V_Jackie

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Autrice: V_Jackie

Londra, 1885

<< Elizabeth Smith, diciotto anni, piuttosto nota nel quartiere >> il mio fedele braccio destro, John , legge sul suo taccuino.

Non lo ascolto neanche , so benissimo chi è Elizabeth Smith.

La mia mente mi riporta al mese scorso, quando mi sono imbattuto per la prima volta in lei: capelli castani, carnagione pallida e due occhi color del cielo straordinariamente espressivi.

Solo una volta in tutta la mia vita ho visto degli occhi di un colore piuttosto simile. Proprio per quello l'ho scelta quella notte, per illudermi di avere ancora Lei tra le braccia..

<< Si prepari, capo. >> John interrompe il filo dei miei pensieri << é una visione piuttosto sconvolgente. >>

Il cadavere , coperto da un lenzuolo ormai impregnato di sangue, giace sul letto tra un groviglio di coperte cremisi.

Probabilmente l'hanno ammazzata mentre esercitava la sua professione.

Scosto delicatamente il lenzuolo,ma sono costretto a bloccarmi e ritiralo su immediatamente: quegli occhi bellissimi sono stati cavati via dal volto con una tale brutalità e precisione da lasciare due profonde buche nere.

Il suo collo è stato scalfito da un profondo taglio facendola morire dissanguata, mentre non vi sono segni di violenza sessuale.

Esamino la stanza accuratamente, ma non trovo nessun indizio, neanche un'impronta o una striscia di sangue. Lascio che i miei uomini scattino alcune fotografie, forse con questa nuova invenzione sarà più facile lavorare al caso.

Attraverso uno dei vicoli bui e malfamati del East End e raggiungo il pub " Drunken Sailor ".

Il locale è famoso per essere frequentato da tipi loschi, prostitute e giocatori di carte. L'aria è viziata e l'ambiente è sporco e chiassoso, ma mi sembra un buon punto di partenza per iniziare le indagini, senza contare che sento troppo la necessità di farmi un goccetto di sherry.

<< Ancora un'altra ragazza! >> esclama una voce.

<< Chi sarà la prossima? >> biascica una donna probabilmente ubriaca.

Già.

Sono settimane che indago senza trovare una soluzione a questi omicidi.

Le vittime sono tutte donne, giovani prostitute tra i diciotto e i ventisei anni. Tutte sono morte sgozzate; un lavoro rapido e pulito, l'assassino non dev'essere un novellino.

Ciascun cadavere ha subito una mostruosa mutilazione:

Jane Crosby, vent'anni, è stata ritrovata senza le labbra;

Charlotte Stirling, ventidue anni, a cui è stato praticato uno scalpo;

Madison Lawrence, ventisei anni, la più seviziata tra tutte: scuoiata;

Elizabeth Smith, diciott'anni, ritrovata senza bulbi oculari.

Lascio vagare il mio sguardo per il locale e sussulto per la sorpresa. Poco lontano da me siede il mio vecchio amico Andrew , il ceraiolo più famoso di Londra dopo Madame Tussauds per le sue sculture umane di cera .

È da un po' di tempo che non lo vedo, esattamente da quando è successa quella disgrazia.

Adesso sembra l'ombra di sé stesso, un pallido riflesso di quel ragazzo avvenente ed energico con cui sono cresciuto assieme. È stato tremendamente doloroso avergli taciuto quel segreto per così lungo tempo e di non aver potuto dare sfogo al dolore della mia perdita .

<<Andrew.>>

Alza lo sguardo, occhi vacui e privi di vita.

<< Tom.>>

<<Come te la passi, amico?>>

L'indagine per stasera può attendere.

<< Bene.>>

Mi siedo di fronte a lui, ma ha riabbassato lo sguardo e ha l'aria assente, gli occhi persi nel vuoto.

<< Sei riuscito a dimenticare Jodie? >> mi domanda all'improvviso facendomi sussultare.

Mi sento come se mi avesse schiaffeggiato.

<<.. No. >> ammetto alla fine. Allora se n'era accordo dell'amore impossibile che provavo per sua moglie.

<< Nemmeno io. >> Appoggia i gomiti sul tavolo e si prende la testa fra le mani<< Ma presto l'avrò di nuovo. Jodie sarà di nuovo mia.>>

Alza lo sguardo e rimango impietrito: i suoi occhi ora brillano di una luce folle, malata.

Rabbrividisco.

Un particolare salta al mio occhio esperto : le sue unghie rosicchiate sono bordate di sangue.

Con una scusa, mi congedo da lui e corro in fretta e furia nel mio studio non lontano da lì.

Prendo le fotografie delle vittime scattate mentre erano ancora in vita; ritaglio da tre di esse le parti mutilate e le sovrappongo sulla quarta, quella della Lawrence.

Un ritratto di Jodie mi fissa.

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