Stronzo! (4)

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Tutti a me. Non ce ne era uno che si salvasse. Tutti così stupidi i ragazzi. Mi giravano intorno come se avessi una calamita per attirarli.
Entro nella mia saletta sbattendo la porta, la mia collega mi guarda spaventata dal rumore che ho messo.
“ Emma un po' più piano! Qualche giorno mi prenderà un colpo con sta porta! ”
“ scusa! Ma in ascensore c'era un coglione!”
“ chi scusa?”
“ il medico che ieri mi ha buttato il caffè addosso. Oggi pure la faccia tosta davanti a Luisa di rispondermi male quanto stavo scherzando!” mi metto il camice .
“ come è fatto?”
“ come tutti gli stronzi degli uomini ”
“ intendevo dire chi è costui?”
“ un medico”
“ ma grazie lo avevo capito ”
“ non lo so come si chiama. Non l'ho mai visto!”
“ stai qui da un sacco di tempo e non.." la porta si apre, mi volto di colpo, lo ritrovo qui davanti a me a due passi proprio. Sbarrò gli occhi.
“ sei impegnata?” chiede.
“ perché ?”
“ ma voi donne sapere rispondere solo con altre domande. Ti ho chiesto una cosa potresti rispondere per favore!”
“ sei acido. Comunque no, ho un paziente tra un ora. Che dovrei fare con lei?”
“ dovresti venire con me”
“ addirittura?” in tutto ciò Carlotta la mia collega è dietro che guarda questo siparietto e ride. Luisa entra per prendere dei medicinali.
“ allora? Mi servi per una paziente, altrimenti non sarei qui”
“ ok" rispondo. Prendo la mia penna e ciò che mi serve seguendolo lungo il corridoio, arriviamo davanti alla stanza della paziente.
“ho operato la ragazza poco fa. Voglio che parli con i suoi genitori per la possibilità di riabilitazione”
“ d'accordo. Sappia che non posso fare miracoli”
“ la ragazza ha la sensibilità ovunque non ha perso niente. ”
“ ok vedo cosa posso fare" entro insieme a lui.
“buongiorno" dico. I genitori della ragazza si volta per sorridermi, lei è sveglia sul letto, mi avvicino.
“ salve”
“ io sono la fisioterapista. So dal dottore che oggi le stato fatto l'intervento. Allora come ti senti?”
“ bene a parte i dolori che sono peggio dell'altra prima"
“ normale. L'operazione è fresca. " Passo una mano intorno alla caviglia della ragazza “ senti le mie mani?" Annuisce “ perfetto sto per alzarti la gamba. Farà un po' male. "
“ ma si strapperanno i punti nella schiena!”
“ti devi fidare di me”
“ ok va bene!” prendo la caviglia, la alzo verso l'alto, lentamente piano piano, gliel'ha piego verso il bacino in modo da piegare il ginocchio.
“ reazione giusta. Avrai tempo per la consulenza dopo esserti ripresa. Dovremmo fare un paio di sedute per rimetterti in piedi”
“ è sicura che riuscirò?" Appoggio la gamba sul letto e mi muovo con l'altra. Ha le ossa ancora troppo deboli.
“ sono sicura. Ovvio che non faccio oracoli di Dio, ma posso aiutarti, il medico ha fatto un intervento che sono certa funzionerà quindi abbi pazienza vedrai che andrà bene”
“ grazie mille ” sorrido. Guardo i suoi genitori.
“ è presto per fare la fisioterapia. Credo sia giusto aspettare almeno una o due settimane. Ha le ossa fragili visto che è ferma da un po' e di conseguenza ha fatto oggi un operazione. ”
“ ci affidiamo a lei”
“ il mio lavoro” sorrido ed esco. Sento il medico seguirmi.
“ muscat" mi volto.
“ che vuole? ”
“ grazie per il suo lavoro. Molte persone tornano come nuove grazie a te. Sono certo che la ragazza non si pentirà di sudare un po'”
“ ripeto è il mio lavoro. Grazie comunque” rispondo ancora.
“ di niente!” respiro. Sento un mezzo vuoto nello stomaco come se stesse succedendo qualcosa.
“mi chiamo Simone Baldassaroni ”
“ avevo letto nel cartellino poco fa. Arrivederci!” volevo scappare da quella situazione che stava diventando imbarazzante. Scendo le scale velocemente raggiugendo la mia stanza. Luisa mi guarda.
“ avete litigato di nuovo?”
“ no. Ma resta comunque uno stronzo patentato. Che potrebbe restare dove sta" rispondo riprendendo il mio posto. Controllo delle cartelle successivamente mi muovo verso la nuova saletta che ci avevano aperto da poco per la lezione con la paziente che avevo. Era una signora che aveva rotto il braccio due giorni e dovevamo fare lungo ciclo per riprendersi.

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