Padre e figlio (101)

333 26 3
                                    

Ho deciso di ascoltare la mia fidanzata, è di parlare con mio padre, dopo aver lavorato salutato i bambini lo raggiungo in giardino dove stava sistemando i suoi fiori. Ci teneva tanto ad averlo sistemato. Ogni rosa doveva essere curata,ogni pianta doveva essere potata e data a bere.
“ ciao, possiamo parlare?” gli dico una volta vicino a lui.
“ non credo che dobbiamo dirci molto ”
“ papà ti prego! Perché non la smettiamo di farci la guerra”
“ mi hai negato di vedere i bambini solo perché io e te non ci parliamo. Cosa devo dire ancora di più!”
“ io non ti ho negato niente. Hai fatto da solo questa scelta, non venivi mai a casa, non mi guardi più. Cosa devo pensare scusa? ”
“ l'altra volta lo hai detto a tua sorella: che non dovevo mettermi in mezzo tra te ed Emma che i bambini stavano bene così. Mi hai messo fa parte come se non fossi in grado di vedere i miei errori e non potessi più essere il loro nonno” mi volta le spalle. Queste parole mi stavano ferendo, io non avevo assolutamente detto questo a Sara, parlavamo di altre cose quel giorno. Non voglio che nessuno si intrometta nel decidere cosa è meglio fare per i nostri figli,in questa discussione c'entrava mia suocera che per un po' di mal di pancia ha iniziato ad andare nel panico. Normale cosa non avendo mai avuto a che fare con una crescita di un bambino. Ma non si riferiva a lui era una cosa generalizzata. Mi siedo sul dondolo che fin da piccolo di piace, ci passavo intere ore a guardare anche il cielo di notte.
“ non so esattamente da quando tu sia arrivato a sentire la conversazione con Sara,  da questo comprendo che stavi venendo a casa mia, in ogni caso voglio dirti che tu non c'entravi niente nel discorso. C'è stato un episodio con Rosanna - il giorno prima - perché Alex aveva un po' di mal di pancia, Emma aveva già chiamato la pediatra che le ha consigliato di metterlo a pancia in giù e cercare di coccolarlo, lei sì è messa in mezzo dicendo che non era possibile che era stato detto così e che poteva essere pericoloso. Visto quello che era successo a me e a te per una stupida camera da letto, che ad oggi è la stanza dei giochi dei bambini, ho detto a tua figlia che non volevo che nessuno si mettesse in mezzo perché i bambini non sarebbero cresciuti bene non che stavano bene così.
Io non ti ho mai detto di stare lontano dai miei figli, sarebbe solo una cattiveria, e non sono in grado di arrivare a tanto.
Sono i tuoi nipoti. È non c'entrano nulla sul mio litigio con te. ” gli dico cercando di trattenere anche le lacrime.
“ sono arrivato nel momento in cui eravate seduti nel retro,mettevo l'immondizia al posto giusto. ”
“ mi dispiace che tu abbia capito male. Soprattutto che tu abbia pensato che volessi tenerti lontano dai tuoi nipoti. Alex e Evelin ancora non comprendono molto, ma vedono la mamma e anche Sarà molto di più di te quindi per favore cerca di farti vivo pure tu. Non voglio mai dei rimpianti e soprattutto non voglio che loro quando crescano pensino che io ti ho tenuto a casa tua e loro a due passi. ”
“ a me dispiace aver messo bocca su quella stanza. È casa tua non mia”
“ il tuo discorso ci stava perché hai costruito tu la casa, i soldi li hai messi tu perché io ancora non lavoravo bene come adesso, ma capisci anche che una stanza come quella mi è d'aiuto per farci stare loro in un posto più tranquillo e non in salone che magari c'è solo del chiasso. ” mi guarda negli occhi. Era da un sacco di tempo che non ci trovavamo così, praticamente da quando ero in fase di adolescenza che litigavo con lui e la mamma tutti santi giorni perché volevo fare di testa mia.
“ ti chiedo scusa”
“anche io papà” ci abbracciamo perché non eravamo poi così lontani. “ Conrad mi ha dato modo di vedere le cose con una luce diversa. Non potrei mai restare ancora per tempo lontano da voi,potrebbe succedere sempre qualunque cosa, io voglio esserci sempre. Come voglio che voi ci siate per me, Emma e i bambini.”
“Ti voglio bene Simo”
“anche io papà”

I Colori Dell'Amore 🌈💕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora