Sogno premonitore. (parte uno | 91)

343 25 7
                                    

Flashback

«Ma dove mi trovo!» ero un una stanza completamente bianca. Sola. Mi guardavo intorno.
« ciao Emma» mi volto.
« papà» sento gli occhi pizzicarmi.
«ehi non piangere. Non c'è ne bisogno!»
« mi manchi tanto!»
«anche tu a me. Vedo tutto da qui. Simone ti rende felice ed io sono contento di questo»
«avrei voluto che tu fossi con me. Non dovevi lasciarmi»
« dovevo Emma. Non c'era più niente che i medici potessero fare. Io lo sapevo! Me lo sentivo, ogni giorno che passava era un dolore troppo grande capire di dovervi lasciare. » respira « tua madre è stata brava infermiera. Anche se tenevo banco lei era sempre lì e sono felice»
« mi dispiace non essere ancora venuta in cimitero. Io non ci riesco. Non posso stare là davanti, mi viene solo in mente l'ultima scena a casa nostra. Non ho potuto fare nulla per aiutarti»
«Emma devi stare tranquilla. Io ci sono sempre con te. » mi indica la pancia e sorride.
« aspetto due bambini. Ancora non so cosa siano. Loro si muovono quando gli parlo di te. È il più grande dono che potessero farmi. »
« menomale che hai cambiato idea. Te ne saresti pentita»
« grazie»
« non ho fatto niente io. »
« invece, hai fatto molto per me quando eri in vita. Penso che nessuno potesse fare quello che hai fatto tu con me. Non tutti si prendono la responsabilità di credere una figlia da sola. Sono fortunata ad avere Simone al mio fianco, lo amo tanto, il nostro incontro è stato un disastro ma da ciò che ho apprezzato lui come ragazzo. »
« lui ti ha voluto bene fin dal primo giorno, anche quando vi scontravate, ti ama tanto e lo vedo che non vede l'ora di essere papà.»
« lo desiderava così tanto esserlo. Non lo fa vedere che sta male quando mi vede giù. Ma io lo so che prima o poi esploderà»
« sai - di siede in una sedia anche essa bianca - credo che dovresti parlare più con lui. Di come si sente, di come vive le giornate, di come percepisce le situazioni. »
« ho paura di essere troppo invasiva. Di invadere degli spazi che ancora dopo un anno che stiamo insieme non mi competono.»
« invece devi evadere quegli spazi perché lui ha bisogno proprio di questo. Di sentirti vicino a lui e ascoltato. Emma, a volte noi uomini pensiamo di doverci vergognare se piangiamo un po'. Eppure non è così: non ci si deve vergognare se ci apriamo con la persona che si ama»
« ti senti in colpa per via della mamma?" gli chiedo mentre lascio scendere le lacrime. Iniziavo a sentirmi sempre più lontana da lui quando avrei voluto che quel momento durasse di più.
« credo di non aver fatto abbastanza per il nostro rapporto, non è stato facile per me vedere che se ne era andata ma penso anche che se è successo: è soprattutto perché io stesso non mi sono aperto non le ho detto le mie paure e allo stesso tempo non sono stato in grado di ascoltare le sue. Pensavo sempre che essere presente fosse la cosa più giusta,ma, mi sbagliavo Emma. Ero troppo eccessivo questo comportamento ha portato tua madre ad amarmi in un diverso modo. Io lo so, che nonostante tutto, il nostro è stato un amore vero; tu sei l'esempio vivente se non lo fosse stato tu non saresti esistita. Però non è bastato guardarci abbastanza negli occhi per rimediare a delle voragini che avevamo nel cuore.
La prima volta che è passata a casa sono stato un militare nei suoi confronti, ascoltavo quello che diceva ma non rispondevo. Sono stato crudo. Quando mi diceva che mi amava ancora oggi, che se avesse avuto modo negli anni avrebbe cercato di risolvere i suoi problemi prima di andare lontano da noi. Ho creduto ad ogni singola cosa che mi ha confessato. Non ha più avuto uomini come io nessuna donna. Per lei esistevo io anche senza che ci fossi ma accettare l'amore che provava era diverso non è stato facile per lei. Era innamorata ma non serviva più quell'amore ci voleva molto di più che non c'è stato. " mi aveva detto tutto quello che forse avrebbe voluto dirmi prima. " abbatti i muri che ti sei creata, parla con Simone perché poi tutto ciò che ti porti dentro come lo stesso lui fa in modo di distruggere il vostro rapporto. Lui c'è come c'ero io ma deve esserci molto di più. - mi sorride - è comunque credo proprio che saranno un maschio e una femmina» afferma prima che svanisca via definitivamente.
«papà» lo chiamo « sappi che ti amo tanto e che ti porterò per sempre con me. » mi muovo verso la luce infondo che mi fa tornare alla vita reale.
Fine flashback .

I Colori Dell'Amore 🌈💕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora