Sono passate due settimane, mio padre era tornato a casa - dopo il primo ciclo, il medico ha preferito operarlo di nuovo e riniziare successivamente una cura più forte che uccidesse le cellule che potevano ricrearsi. Ci ha detto anche che potrebbe non servire e che purtroppo a quel punto non ci sarebbe nulla da fare. - lui dice di stare bene e questo cerca di tenermi tranquilla. Ma quella notizia il giorno mi ha sconvolta, non ho lasciato da solo papà per cinque giorni interi quando poi Simone è intervenuto perché avrei potuto rischiare di essere licenziata e ora come ora non potevo permettermelo.
Le cose tra noi vanno migliorando, stiamo vicini quando abbiamo i buchi liberi e io oggi parlerò con il capo. Non voglio più vedere Lorenza in giro. Ogni volta che succede mi ricorda che non ho creduto al mio ragazzo e mi sento in colpa.
“Emma" la voce di mia madre risuona in quella stanza piccolina delle macchinette. Tra di noi le cose vanno e non vanno. Ci vediamo poco essendo che abbiamo turni differenti e lei per paura di fare qualcosa evita ogni cosa.
“ dimmi”
“ c'è un signora che non riesce a muoversi giù al pronto soccorso. ”
“ arrivo" butto il bicchiere e la seguo. Scendendo le scale sento che ogni tanto mi guarda.
“come stai?” domanda
“ sto bene. ”
“Emma davvero?!”
“ non lo so. Sono piena di cose da fare che mi dimentico persino di chi sono. Papà domani ha la radioterapia e se non va bene credo che.. ” mi ferma prima di attraversare la porta che portava al pronto soccorso.
“ non credere a niente ok. Quello che sarà sarà. Lo so che potrebbe fare male qualcosa di negativo ma non sempre le cose vanno come vogliamo”
“ io non voglio che papà se ne vada. È stato l'unico a esserci sempre stato,morirei con lui, non potrei vivere senza”
“ non possiamo mai sapere cosa ci riserva il futuro Emma”
“ mamma ti prego! So benissimo che non posso scegliere io il futuro di papà, è so bene che se quando una cosa è scritta la cosa non si può cambiare. Ma per me non è giusto! ” mi guarda per qualche secondo.
“ aspetta..." Respira “ dopo avermi chiamato mamma non ho capito un granché. È la prima volta che lo fai!”
“ sei questo.. non ci sei stata è vero ed è vero che il nostro rapporto continua ad essere altalenante, ma sei mia madre è l'unico modo che ho di chiamarti. Non riesco più a dire: Rosanna se poi in fin dei conti dentro di me so bene di volerti chiamare cosi” non mi dice nulla. Spinge la porta e si volta.
“ spero di essere in grado di amarti come ho sempre voluto fare” confessa con gli occhi lucidi. La seguo è raggiungo il paziente.
“ che succede?” chiedo. La moglie è nel panico totale, dice cose sconnesse mentre il marito mi guarda soltanto. “ signora si deve calmare altrimenti non posso aiutarla”
“ mi scusi è che... Sono veramente sotto sciock. Ha iniziato a lamentarsi dei soliti dolori alle ossa, poco dopo ha iniziato a dirmi che non sentiva le braccia e nemmeno la mano, poco dopo è caduto e non riusciva più a rialzarsi. Ho chiamato mio figlio che però non riusciva a sollevarlo. Mio cognato con l'aiuto di un vicino lo hanno messo nel letto. ”
“ poi?”
” poi mi hanno aiutato a portarlo qui. Ora non parla nemmeno”
“ ok, Rosanna c'è bisogno di fare subito una risonanza magnetica completa. Chiedi subito alla collega di portarlo. ” annuisce.
“ signora non posso dirle molto al momento. Dobbiamo aspettare tutti gli accertamenti. Credo che potrebbe trattarsi di qualche blocco alla base lombare ma anche spinale. Non vorrei darle informazioni sbagliate parlerò con qualcuno di più competenza”
“ grazie mille” salgo al mio piano bussando dall'ortopedico, parlo con lui gli spiego tutto e crede che può essere la malattia della sla. Come avevo pensato. Scende lui al pronto soccorso.Così io ne approfitto per andare dal capo.
“ noi dobbiamo parlare”
“ perché non bussa prima di entrare?' non mi guarda nemmeno.
“ perché in questo momento non mi sembra il caso di bussare. So che è maleducazione non farlo ma io devo parlarle”
“ sono impegnato”
“ vorrei la sua attenzione”
“ le ho detto che sono impegnato”
“ Quando mi ha detto di lasciare Simone non era giusto?”
“ signorina lei è qui per miracolo lo sa? Il signor baldasseroni ha lasciato il posto per lei ma sapevate benissimo che uno dei due sarebbe saltato. È poi... Visto che ”
“ che cosa sta insinuando? Simone non ha fatto proprio nulla. Ed io oggi voglio che lei licenzi Lorenza per aver inventato un sacco di cazzate. Io e Simone siamo fidanzati, ci amiamo non facciamo niente di male nella vita. E non avremmo mai mischiato lavoro e vita privata perché è sempre stato così. Nessuno ci ha mai visto insieme davanti ai pazienti e nessuno ci ha visto baciarci in mezzo a voi e persone. Simone ha lasciato il posto a me solo perché Lorenza lo ha minacciato di dover andare a letto con lei, altrimenti avrebbe detto a voi che stavamo insieme" dico tutto d'un fiato.
“ ne è sicura?”
“ al cento per cento. La prego voglio che la licenzi, una così non può restare qua. Simone deve tornare al suo posto”
“Emma non posso”
“ ma non lo ha licenziato lei. La prego ci sono persone che amano il suo modo di lavorare.”
“ mi dispiace ma non sono d'accordo sul fatto che voi due stiate insieme. Posso licenziare Lorenza per le falsità ma non chiedermi altro”
“ allora licenzi anche me perché senza la mia metà io non lavoro. ” esclamò uscendo dalla porta. Simone era tutto per me e non potevo passare altre ore lontane da lui senza poterlo vedere proprio come adesso.
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I Colori Dell'Amore 🌈💕
Fanfiction𝚄𝚗 𝚒𝚗𝚌𝚘𝚗𝚝𝚛𝚘 𝚌𝚑𝚎 𝚏𝚊𝚛𝚊̀ 𝚌𝚊𝚖𝚋𝚒𝚎𝚛𝚊̀ 𝚖𝚘𝚕𝚝𝚎 𝚌𝚘𝚜𝚎. 𝚂𝚎𝚗𝚝𝚒𝚖𝚎𝚗𝚝𝚒 𝚎 𝚙𝚎𝚗𝚜𝚒𝚎𝚛𝚒. 𝙻'𝚊𝚖𝚘𝚛𝚎 𝚒𝚗 𝚝𝚊𝚗𝚝𝚒 𝚌𝚘𝚕𝚘𝚛𝚒🩺 Niente spoiler stavolta. Se vi va di leggere sarei felice ☀️❤️