I Colori Dell'Amore 🌈💕

Tutto cambia (59)

“Amore" Simone mi chiama per attirare la mia attenzione. Sono nel bagno di casa sua che mi sciacquo la faccia. Mi sono svegliata con un gran male alla testa. “ a che ora hai il turno?”
“ sono libera oggi" gli dico. Pensavo di averglielo detto ieri sera. È passato un mese dalla notizia di mio padre, sembra stare meglio e il tumore è stabile non è cresciuto e nemmeno andato via. Come se fosse rilassato al momento.
“ ci vieni a vedere il mobile per la segretaria” alzo lo sguardo compreso il sopracciglio. Stava dicendo che c'era una segretaria e io non ne sapevo nulla.
“ in che senso scusa?”
“ nel senso che ieri è arrivata la scrivania per me e il lettino da mettere nella stanzetta, ma fuori ci sarà una persona che prenderà gli appuntamenti. ”
“ è deve essere per forza femmina? Non puoi prendere un maschio?” mi tira per i fianchi facendomi avvicinare tantissimo al suo corpo.
“ sei gelosa per caso?”
“ non è gelosia, puoi fare come vuoi, ma se la segretaria è una pazza come Lorenza io devo tenermi pronta per ammazzarla” lui ridacchia. Poi mi bacia.
“la segretaria la conosci, per il momento sarà mia sorella. Vuole darmi una mano ”
“ ma come fa? Deve anche studiare!”
“ le mancano tre esami per poi preparare la tesi”
“ davvero?”
“ si. Poi quando non si sentirà più di fare questa cosa perché, ovviamente, vuole fare l'avvocato cercherò qualcuno che non ci faccia separare”
“ bravo. " Lascia un altro bacio a stampo.
“ mi accompagni allora?”
“ certo. Mi finisco di lavare e andiamo ok? "Annuisce baciandomi il collo. “ non giocare sporco Simone ”
“ mi piace farlo” parla con una voce che manderebbe in tilt milioni di ragazze. Mi guarda malizioso, mi tira su mi tiene per le cosce portandomi dentro la doccia.
“ fai sul serio?” gli domandò quando ha la mano sulla manovella per aprire l'acqua. Respiro. Non risponde è apre. Il getto ci bagna completamente. Lui è in mutande io invece ho la vestaglia che trasparente e si vede tutto. Il suo sguardo indulgente mi fa imbarazzare e mi butto direttamente sulle sue labbra tenendolo stretto. Facciamo l'amore la dentro. Era troppo tempo che non vivevo delle emozioni così forti. Lui ogni giorno mi regala sensazioni nuove e il mio amore si rigenera.

...

Abbiamo scelto la scrivania con alcuni cassetti per la segretaria. A Simone non piaceva quasi nulla, così ho preso in mano la situazione altrimenti saremo stati lì fino a domani mattina. Siamo poi andati a mangiare qualcosa in un ristorante lì vicino. E ora stiamo andando a casa da mio padre, non lo vedo da ieri, stamattina non mi ha nemmeno chiamato.
Mia madre sarà sicuramente in ospedale. I rapporti si stanno saldando ma io ho ancora paura che possa fare qualcosa che mi farà pentire di averla fatta entrare nella mia vita. Simone dice che: sono troppo cinica e troppo cruda. Che devo vivermi di più le cose. Respiro.
Una volta sotto casa, spingo il portone, Simone mi stringe da dietro saliamo le scale e poi apro la porta di casa.
“ papà” lo chiamo ma non risponde. “ papà. Ma dove sarà?”
“ magari non è a casa amo.”
“ ma non mi ha detto nulla”
“ sapeva che eri da me e magari non voleva disturbare ”
“ lui non disturba. È poi anche se sono con te non mi pare che gli avessi detto che non contava nulla”
“ ehi, tuo padre non pensa questo. Ma ricordati che ti ha detto: di pensare anche a te stessa non solo a lui ” mi lascio abbracciare un po' da lui. Passo poi in camera sua per vedere se stesse dormendo.
“Simoneeeeee. - urlo - papà oddio. " Corro verso di lui. È steso in terra. Mi tremano le gambe.
“ che..." Simone si blocca. Lo vedo prendere il telefono e chiamare l'ambulanza immediatamente.
“ papà. Papà” lo chiamo ancora. Lo muovo un po' ma non si muove. C'è un pezzo di carta con un po' di sangue dentro. Sbarrò gli occhi. L'infermiera dell'ultimo ciclo ci aveva detto che se avrebbe perso sangue voleva dire che il tumore aveva iniziato ad espandersi. Ma come era possibile?
Così velocemente?
Arrivano i medici, Simone mi prende via per lasciare spazio verso di loro. Respiro. Inizio a piangere. Stava per cambiare tutto.