Cena con gli amici (72)

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Stasera Ada e Daniele ci hanno invitato a cena. Siamo seduti a tavola che mangiamo il primo. Emma, quando sono rientrato, era parecchio strana. Forse stanca o come se mi nascondesse qualcosa. Ho lasciato perdere perché potrebbe essere solo una mia impressione. Ha legato un sacco con la fidanzata del mio amico, non pensavo che saremo finiti in questo modo. In realtà, non avevo nemmeno previsto di innamorarmi. È accaduto quando meno me lo aspettassi. Credevo di aver chiuso con le ragazze. Che mai avrei trovato quella giusta. Invece, Emma con i suoi modi di fare ha sconvolto tutto. Mi sono innamorata fin dal primo momento del suo sguardo. Li c'è tutto. I suoi occhi parlano prima di lei.
“ quindi Simo lo studio come va?”
“ alla grande Dani. Tutte le vecchie pazienti hanno abbandonato l'ospedale per essere da me. Peccato che per alcune che devo mandarle da fisioterapista.” Emma mi guarda “ io te consiglio sempre ma poi fanno come vogliono. Non essendo in ospedale non posso fare come prima”
“ l'importante che non consigli altro” dice con una punta di gelosia.
“ beh da ortopedico non posso mica segnalare una ginecologa per la schiena” ridiamo.
“ non intendevo quello scemo! Dicevo che puoi solo consigliare me, gli altri fisioterapisti lasciali dove stanno.”
“ simpaticona e gelosa! Stai tranquilla. Chi ti conosce poi viene da te. Ovviamente non sei in uno studio privato per farli andare lì tutti. Altrimenti al pronto soccorso ci uccidono” affermò. Lavorando li, avevano la precedenza chi spesso veniva dal pronto soccorso mentre chi prenotava doveva aspettare spesso lunghe attese. Ed era difficile gestire tutto.
“ prima o poi me ne vado da li” la guardiamo tutti. “ non guardatemi così! È vero io sto bene dove lavoro, le persone sono fantastiche e Sandra con la mia infermiera sono due donne eccezionali. La prima il nuovo ortopedico non lo sopporto più. Tant'è che...”
“ Emma che hai fatto?”
“ le ho detto che avevi uno studio tutto tuo e mi ha chiesto se potevi prenderla. Simo, è disperata non ne può più!”
“ non lo so Emma. Dovrebbe licenziarsi e dovrei assurmela. C'è già Sara che fa da segretaria. ”
“ ma Sandra potrebbe darti una mano” afferma Ada dopo aver ingoiato la pennetta alla panna e salmone.
“ lo so. È che avendo aperto ora dovrei cercare di capire come funziona. ”
“ ti posso aiutare io Simo. Andiamo al mio commercialista è chiediamo come funziona con la partita Iva. Infondo quella donna ti ha sempre aiutato. Sarebbe meglio se tu la prendessi con te”
“ ci penserò. Ma non cambiare comunque discorso. Sono andato via per non farti perdere il posto, alla fine vuoi andare via. ”
“ tutti mi guardano come se fossi un extraterrestre per aver fatto licenziare Lorenza, oltretutto il nuovo ortopedico non fa altro che sbraitare e i pazienti che riescono a raggiungermi fanno un sacco di lamentele. Io te lo avevo detto che : dovevi tornare. ”
“ sai bene che non ci avrebbero mai preso insieme”
“ ma non ammazzate nessuno. ”
“ Dani lo so. Ma il capo non era d'accordo! Con il fatto cornad non stava bene io non me la sono sentita di lasciare Emma in balia di un licenziamento. Ho preferisco scegliere così. È non mi pento di questo. ”
“ però capisci anche me che in certi casi non si può lavorare. I ragazzi che mi aiutano sono fantastici. Ma ho bisogno anche di serenità che nell'ultimo periodo mi è mancata” le prendo la mano da sotto il tavolo stringendola tra le mie.
“ dove vorresti andare poi? Dove lo trovi un altro posto come l'ospedale. Al giorno d'oggi i lavori come i nostri se non fai da te non riesci nemmeno a vivere. ”
“ posso sempre sistemarmi da te. C'è una stanza ancora vuota. ”
“ certo che hai pensato proprio a tutto!" Esclama la nostra amica ridendo. Si alza per prendere il secondo.
“ le cose o si fanno bene o non si fanno per niente”
“ ci mancherebbe altro Emma!” le dice Daniele sorridendo.
“ comunque devi decidere tu - risponde a me guardandomi - perché se non vuoi avermi tra i piedi basterebbe dirlo ”
“ ma che io? Non ho detto che non ti voglio tra i piedi - stava travisando ciò che le stavo spiegando - ti ho solamente detto che: mi dispiacerebbe che lasciassi il posto che ti ho lasciato. Ma se tu non ti senti più di stare lì non posso obbligarti. ” le bacio una guancia. “ devi fare quello che ti senti tu. Io ci sono lo stesso” le dico dimenticandomi dei nostri amici a tavola con noi. Fingono un colpo di tosse è ridiamo.
“ no ma tranquilli continuare pure"
“ scusate” continuiamo la cena con tutta la tranquillità di questo mondo.

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