I Colori Dell'Amore 🌈💕

Scelte (42)

“ Lorenza” lei si volta contenta. Si avvicina. Anche oggi Emma non mi aveva voluto sentire e nemmeno era venuta a lavoro. Tutto sulle spalle dei suoi due colleghi che erano sfiniti dai mille esercizi, anche con la paura di fare delle correzioni sbagliate.
“ hai deciso? Verrai con me? L'hai lasciata vero?” ogni sua domanda era un mio no con la testa.
“ Emma non sta bene ed io non posso lasciarla. Io sono innamorato di lei e non verrò a letto con te. ”
“ stai facendo rischiare il posto alla tua ragazza. Perché ti ostini così tanto?”
“ perché sono già stato male quando la mia ex mi ha tradito, non voglio che lei stia nello stesso modo mio. Non voglio che peggiori una situazione che già di suo è grave. Qualunque cosa tu decida: Emma deve restare qui. Io mi licenzio”
“ sei serio? Vuoi andartene tu?”
“ si. ”
“ non puoi uscirtene così. Tu meriti di stare qui”
“ io merito di stare dove voglio. L'unico posto in cui vorrei essere ora è stare con Emma. ”
“ non può averti folgorato così tanto. ”
“ non è semplicemente qualcosa da niente ”
“ non vincerai tu” mi dice velocemente. “ troverò un modo”
“ in tutti modi che tu pensi: la mia risposta è sempre no per scoparti. Non mi va. Non mi piaci e non voglio vedere la mia Ragazza soffrire. ”
“ se lei ti amava era qui con te. Invece...”
“ non ti permettere di parlare su cose che non ti riguardano. Lasciala in pace”
“ non posso. Ti ha portato via da me”
“io non sono mai stato tuo”
“Lorenza: finiscila. Puoi tornare dove eri. Grazie” Rosanna interviene salvandomi da quella situazione.
“ ma lei che vuole? Soprattutto che le importa”
“ mi importa è basta! Non ti deve interessare. Potrei essere tua madre. Torna a lavoro. È smettila di girare intorno a questo ragazzo”
“ lui è mio”
“ tu ti devi fare curare!” esclamò infastidito. Basta! Questa situazione doveva finire. Io non ne potevo più.
“ non è vero!"
“ Lorenza ti ho chiesto una cosa: vai via” le ordina Rosanna.
“ è lui che mi ha fermato. ”
“ si per dirti di lasciare in pace Emma!” affermò . Mi allontano da quel siparietto arrivando in ufficio da Emma, ma trovo Luisa. Rosanna mi segue.
“ non è venuta neanche oggi vero?” sapevo già la risposta ma chiedevo per sicurezza.
“ no. Ha detto di non sentirsi bene”
“ è colpa mia” dice la madre
“ non posso darti torto ovviamente ” rispondo. “ ho provato anche ieri ad avvicinarmi ma mi ha respinto. Vuole stare da sola. ”
“ devo parlare con lei. Contatterò cornad per farmela vedere”
“ oh beh cosi facciamo ancora peggio. ”
“ Simone puoi calmarti?” mi chiede Luisa. Scuoto la testa, dopo ciò che era successo con Lorenza adesso c'era il fatto di sua madre nessuna delle due cose aveva aiutato Emma a pensare a se stessa.
“ calmarmi? Abbiamo una pazza per l'ospedale che ormai è partita con le minaccie e lasciamo stare e infine, c'è lei che anziché dire la verità è stata tutto questo tempo in pronto soccorso ignorando sua figlia”
“ non potevo fare altrimenti”
“ si che potevi fare qualcosa. Senti,a me dispiace comportarmi in questo modo sei una persona più grande di me favolosa. Potresti essere mia madre. Ma hai fatto del male ad Emma e io non riesco a pensare ad altro. I suoi mostri ad oggi sono i miei. ” Luisa mi guarda con uno sguardo dolce accarezzandomi una guancia.
“ il nostro ortopedico sta crescendo e si è proprio innamorato”
“voglio che sia felice per una volta nella sua vita”
“ sono felice che abbia trovato te nella sua vita” confessa sua madre con l'occhio lucido.
“ hai provato a chiamarla?” mi chiede Luisa prendendo lei il suo telefono. Annuisco.
“ non mi risponde per nessun motivo. È mio suocero dice: che non è uscita di casa nemmeno dalla sua stanza. Non voglio che stia cosi” affermò. Senza che nessuno dica niente, esco da lì e raggiugo fuori dal reparto la stanza del caposala busso. Una volta che Lorenza risponde, entro. Li vedo entrambi.
“ da domani cercatevi un nuovo ortopedico. Io mi licenzio. Per il mio bene e per il bene di Emma”
“Simone”
“Tu stai zitta!' le dico arrabbiato. Questa scelta mi costava caro ma volevo farlo per lei. Tanto prima o poi Lorenza avrebbe detto a tutti della nostra storia.