Ho qualcosa da dirti! (80)

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Ore 23:00

La porta di casa si apre facendo apparire Emma mentre ride con Ada. Io e Daniele ci giriamo verso di loro. Mi alzo per avvicinarmi a lei.
“ciao amore”
“ ehi ciao" mi bacia a stampo. La nostra amica saluta il suo fidanzato chiacchieriamo un po' e poi vanno via.
Trovo Emma un po' distante, mi avvicino a lei, trovo anche che sembri stia in ansia per qualcosa.
“ che hai? Eri felice quando sei tornata? ” chiedo. Speravo di non essere io il problema di questo malessere.
“ devo dirti una cosa”
“ dimmi, ti ascolto amo”
“ non so come trovare le parole. Ne ho parlato a cena con Ada, è ti chiedo scusa per non avertelo detto prima - non stavo proprio capendo che discorso stava facendo. - mi sono presa tanta paura per questa cosa. ”
“Emma che sta succedendo?  Mi stai per lasciare?” non avrei sopportato dopo un anno che cercavamo di costruire il nostro rapporto essere lasciato. Soprattutto non sarei riuscito a stare senza di lei.
“ no! Io non voglio lasciarti ”
“ non ti sto seguendo amò”
“ ti ricordi il discorso che mi avevi fatto tempo fa. Quello su un probabile figlio. Tu ci sei rimasto male perché non ti avevo risposto in quel momento, mi hai dato del tempo. Però abbiamo passato un anno pieno di impegni, pieno di lavoro e tante cose.
“ si, ma non ti ho messo fretta. Te lo detto: siamo giovani e abbiamo tempo per avere dei figli”
credo che questo tempo sia arrivato”  confessa a brucia pelo guardandomi negli occhi attentamente.
“ aspetta... In che senso? ”
“ nel senso che ho un ritardo. Ieri ero con mamma, aspettavo che finisse le cose per oggi ho guardato il calendario e non mi vengono da esatto cinque giorni. ”
“ non sei certa quindi?”
“ no. Però non sapevo se parlartene. Mamma mi ha detto subito che era giusto dirtelo perché tu stesso me lo avevi proposto. E poi sarebbe felice di essere nonna. Invece, Ada mi ha detto praticamente che dirtelo era un tuo diritto e soprattutto dovevi vivere questo momento magico. Le mie paure sono lecite ma non devo tenerti lontano da me ”
“  certo che lo sono. Se me lo avessi detto ieri: oggi ti avrei accompagnato a fare magari una visita. Conosco Camilla la ginecologa di mia sorella che è molto brava” mi guarda scettico.
“ Sara tre anni fa ha avuto un intervento per via delle cisti e i miei stavano fuori per lavoro. Ho dovuto pensare io a lei dopo l'uscita dell'ospedale e ho conosciuto così Camilla. Non pensare che tra noi ci sia stato qualcosa. ”
“ pensavo fosse una tua amica” scuoto la testa.
“ per niente. Solo che mi fido visto che mia sorella è ancora qui tra noi. ”
“ possiamo andarci domani! Dici che ci può accogliere?”
“ domani mattina la chiamo, non penso però ci siano problemi”
“ non sei arrabbiato o deluso da me vero?”
“ no Emma. Perché dovrei? Forse, avrei voluto saperlo prima della tua amica ma dopotutto non hai fatto il test con lei mettendomi fuori da questa cosa. Quindi, ti capisco, avendo delle paure che già mi hai espresso, non sono arrabbiato assolutamente con te.” si butta tra le mie braccia.
“ ti prego se fosse negativo tutto questo non starci male non voglio” sorrido stringendola. Continua a pensare a me quando avrebbe dovuto pensare a lei,a questo probabile momento delicato.
“ non ci sarò male perché ho tempo poi per mettermi all'opera. ” la sento ridere. È così che volevo vederla. Felice.
“ ho paura che se fosse  tutto negativo tu possa non essere più sereno con me e io allo stesso tempo penso di avere il terrore che io sia come mia madre. Che se fosse positivo, io inizi a non amarti più e abbandonare te e nostro figlio. Non voglio assolutamente questo. ”
“ehi" le sposto i capelli per permetterle di guardarmi attentamente. “ non accadrà questo perché noi ci amiamo ok! Tua madre ha avuto già prima di rimanere incinta di te dei dubbi su tuo padre che poi era solamente un po' di terrore. ”
“ lo so. Ma dagli errori poi si sente sempre in colpa, con i macigni dentro il cuore. Io non voglio sentirmi così. Io gliel'ho leggo negli occhi che ci soffre adesso. Anche se non vuole dirmelo” vedo i suoi occhi diventare lucidi.
“amore è normale. Ci vorrà ancora tempo per rimarginare certe ferite!”  Le bacia la fronte. “ adesso andiamo a letto che sei stanca. ” annuisce e mi bacia. La tengo stretto mentre saliamo in camera insieme. Ero innamorato di lei, pazzamente, speravo che quel piccolo fagiolino ci fosse e ci avrebbe reso la vita meravigliosa.

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