Celeste 🍼 ❤️ (82)

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•Arriverai con la luna di settembre
Che verserà il suo latte dentro me
E ti amerò
Come accade nelle favole, per sempre

Ti aspetterò
Senza andar via
Come fanno già le rondini nell'aria
Nella terra mia
Che invecchia, ma
Sulla scia di un'altra età ballando sogna
Mentre la tenera luce dell'est
All'alba illumina speranze e ginestre
E il cielo è così celeste
Celeste•

Accarezzavo quel puntino bianco dentro l'ecografia completamente nera. Ero incredulo! Non potevo credere che stava succedendo davvero. Sarei diventato padre. Mi sarei impegnato fin infondo per far in modo che fosse amata tanto. Che Emma svanisse la paura di non essere brava ad essere una mamma.
“amore” mi volto a guardarla. “ dobbiamo chiamare gli altri per dare la notizia” appoggia la testa sullo stipite della porta guardandomi. Stavo seduto nel letto. Metto l'ecografia dentro la sua busta arancione e la raggiungo. Prendendola per i fianchi.
“ quando?”
“ anche stasera! Ho chiamato mia madre per invitarla a cena”
“ mi sa che apparecchiamo fuori!”
“ siii” mi dice baciandomi. In questo anno abbiamo sistemato il giardino che non usavo mai. Ho fatto mettere un ammacca che usiamo la notte abbracciati a guardare le stelle. Abbiamo messo il divanetti da giardini, volevo sistemare una piscina ma ancora non ci sono i soldi per farlo e l'abbiamo comprata montabile.
“ puoi chiamare tua madre visto che oggi non lavori, è lo sistemate insieme”
“ ma così capisce”
“ ma già l'avrà capito” ridacchiò. Era stata la prima a saperlo del ritardo, quindi avrà collegato con la notizia.
“ ok! Allora, la chiamerò. Tu però non devi fare tardi!”
“ ho solo tre persone. Non credo di fare tardi” mi appoggia la mano sulle mie spalle.
“ non ti ho chiesto come è andato quell'intervento in ospedale”
“ è andato tutto bene!” le sorrido. Quando stavo impegnato con gli interventi mi stava sempre vicino. Mi spronava a stare meglio, a non abbattermi. Perché succedeva spesso che mi trovassi davanti a dei fogli con la paura di poter sbagliare.
“ sei un ottimo ortopedico!”
“ mica lo pensavi prima eh!” le pizzico il fianco, ridacchia, le lascio un bacio sul naso.
“ beh sì cambia sempre idea amore”
“ sei bellissima”
“anche tu lo sei. ” mi abbraccia “ sai cosa stavo pensando?” scuoto la testa. “ perché quando inizia a credere la pancia non ci facciamo delle foto insieme? Anche solo fatte da noi. Mi piacerebbe metterle per casa e anche in piccolo album. Mi sono sempre piaciute queste cose!”
“ dico che un ottima idea! Mi piace. Ci potremmo fare una gigantesca foto per salone con il pancione in bella vista”
Ci scattavamo poche foto: ma erano le più significative. Mi piaceva pensare che quello che non scattavamo era la cosa più bella che noi avessimo vissuto. Perché non aveva assolutamente bisogno di essere messo in mostra. Per casa avevamo si no due foto insieme fate da mia sorella di nascosto.
“ ci sto. Però, niente foto a petto nudo perché sono gelosa” rido forte.
“ ok capo!” Schiudo le labbra per far diventare più passionale questo meraviglioso bacio. Le nostre lingue si incontrano. Sento le farfalle nello stomaco ogni volta che succede. Ogni volta che ci baciamo. Ogni volta che mi bacia. Ogni volta che mi guarda. Era sempre così. Non trovavo mai le parole per spiegare quello che provavo per Emma. Era difficile. Sapevo che amore ma non c'erano altre definizioni. Veniva tutto dal cuore, dal sentimento che scorreva nelle mie vene, da ciò che sentivo dentro le mie ossa. La mia anima era completamente legata a lei.
Come la leggenda del filo rosso, anche se ci fossi separati un giorno avrei trovato il modo di tornare con lei.
La mia metà. La mia mela. La mia donna.

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