Mi fai stare bene (30)

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Un mese dopo.

“Emma” Simone mi chiama mentre sono dentro con un paziente. È sconvolto in faccia.
“Carlotta puoi continuare tu. Torno subito?”
“ certo dottoressa” appoggio l'asciugamano che ci davano in dotazione quando facevano i massaggi per le articolazioni, e mi avvicino a lui. Chiudo la porta.
“ che succede? Perché questa faccia?”
“ non so che cosa mi è successo”
“Simone oh! Respira per favore”
“ ero in sala operatoria poco fa. Mi sì è annebbiata la vista mentre cucivo la schiena alla ragazza. Non so...”
“ sei agitato per qualcosa. Vieni andiamo a prendere un tè. ” lo trascino nel nostro posto ormai. Gli prendo il tè con un po' di zucchero. Si appoggia alla sedia vicino a muro. Glielho passo quando è pronto.
“ mi spieghi esattamente che cosa ti è preso?” gli domandò tranquilla.
“ ero in sala operatoria, la visita si è abbassata e stavo per fare un errore. ”
“ hai mangiato?”
“ si certo. ”
“ può essere un piccolo calo di pressione. Magari non sei al top oggi" mi guarda intensamente. Sento che sto per scoppiare, non posso abbracciarlo e nemmeno baciarlo. Ci possono beccare anche se siamo in un posto dove passa poca gente. Beve il suo te tranquillamente. Mi avvicina a lui.
“ solo tu mi fai stare bene” mi sussurra all'orecchio facendomi rabbrividire. Non riesco più a controllare le emozioni. Il cuore batte forte.
“ Simo" gli accarezzo il ciuffo con la mano.
“ Emma, davvero non so cosa mi prende. So che questo non è il luogo adatto per parlare di queste cose. Ma non ci riesco più a fingere che non siamo nessuno. Stamattina all'entrata ci siamo ignorati. ”
“ lo so. Non mi piace neanche a me starti lontano. Non voglio però perdere questo lavoro dopo tanta fatica. ”
“ lo so. Ma io non posso più fare finta di non provare qualcosa per te. Non posso passare davanti alla vetrata è ignorarti. Non posso evitare il tuo sguardo. ” mi prende le mani. “ non riesco più a trovare un solo motivo per non baciarti o abbracciarti anche per due minuti. Ho bisogno di sentirvi vicino. Di sentire che ci sei con me” le sue parole mi arrivano dentro. Lo vedo che è sincero, i suoi occhi sono puntati dentro i miei senza muoversi minimamente. Lo percepivo che era una cosa sentita. Non parole buttate al vento.
“ io ci sono Simo. Ci sono tutte le volte che vuoi. Non ho detto che non voglio più essere quello che siamo” gli confesso.
“ ma io non voglio essere quello che siamo ” lo guardo confusa. “ io voglio essere molto di più!”
“mi stai chiedendo di essere la tua ragazza?” gli domandò sorpresa. Questa cosa non me l'aspettavo proprio. È un mese che ci frequentiamo, pensavo gli servisse del tempo per metabolizzare qualcosa. Di solito gli uomini per capire di fare un passo ci mettono di più. Lui, invece, no.
“ Si, ti sto chiedendo di essere la mia fidanzata. Di essere noi reali. Di essere esclusivamente mia. ”
“ io...” mi stoppa per dirmi qualcosa di più importante.
“ sei importante davvero. Mi fai stare bene. Riesco finalmente a dormire anche tranquillo dopo il lavoro. Io... credo di essermi innamorato di te” respiro profondamente. Sento gli occhi pizzicare.
“ sei.. serio?” domandò con la voce un po' rotta dall'emozione.
“ sono serissimo” gli sorrido. Buttandomi tra le tue braccia. Lo stringo forte. Lui ricambia la stretta.
“ non posso credere che...”
“ che sia successo?”
“ no che tu lo abbia capito prima di dirtelo io. ” mi sorride baciandomi.
“ non riuscivo a più a sentire questo peso dentro di me” sorrido adesso come se avessi una paralisi. Ero finalmente felice con lui. Avevo trovato il mio posto del cuore . Stiamo per baciarci quando un infermiera che non avevo mai visto da quando ero qui, chiama Simone per un urgenza.
“ arrivo Rosanna” gli dice. L'infermiera esce di corsa, lui mi bacia a stampo.
“ci vediamo dopo ok?” annuisco. Sta per uscire ma lo richiamo
“Simo” si volta.
anche io credo di essermi innamorata di te”  le sue labbra si curvano in un mega sorriso, corre per baciarmi più volte. “ ora vai che hanno bisogno di te”
“ a dopo piccola”
“ a dopo pulcino” esce dalla stanza delle macchinette. Mi siedo sulla sedia prendendo prima un caffè.
Da dove esce fuori questa infermiera? Sandra dove è finita oggi?

| La persona che occupa la tua testa finirà per arrivare come un uragano. Spazzando via certezze e incertezze. Facendo diventare le domande in risposte|

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