Primi calci.💫 (90)

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“Amore che guardiamo?” stava sul divano mentre io stavo finendo di fare i piatti.
“ non lo so. Che vuoi vedere?” mi avvicino a lei. La pancia cresceva ogni giorno, stava entrando nel quinto mese. Non sapevamo il sesso di nessuno dei due ancora perché nelle ecografia del mese scorso hanno deciso entrambi non farsi vedere.
“ sinceramente - la guardo - vorrei un po' delle tue coccole. Non c'è niente di interessante in TV” sorrido. Lascio lo strofinaccio vicino al frigorifero e la raggiungo.
“ se me le chiedi così però... Non posso resistere nel dirti di Si” ridacchia. Si solleva leggermente con il capo facendomi sedere e lo appoggia sulle mie gambe. Le accarezzo il viso.
“ sono stanca.”
“ non hai riposato oggi pomeriggio” era rimasta a casa perché non si sentiva bene.
“ si ma non troppo bene. Sentivo un acidità di stomaco e ogni due minuti ero in bagno perché uno dei due si appoggiava sulla vescica. ”
“ allora dobbiamo andare di sopra. Così dormi,è domani sei bella che riposata!” sposto i suoi capelli dal viso. Mi abbasso per poterla baciare.
“ io voglio stare un po' qui con te” afferma con gli occhi chiusi. Le mie labbra sono attaccate alle sue anche se non ci stiamo proprio baciando.
“ ma sono insieme a te anche se vado in camera da letto”
“ non devi vedere quei fogli per il lavoro?”
Mi avevano chiesto di passare all'ospedale dove lavoravamo prima, per un intervento di un ragazzo di vent'anni molto complicato. È prima di accettare volevo riflettere.
“ al momento sei più importante tu. Quindi no, non devo leggere nessun foglio che riguardi il lavoro”
“amore ma è importante. Quel ragazzo potrebbe rincomiciare a vivere se tu accettassi. Io lo so, che sei il migliore in quel campo nessuno meglio di te potrebbe fare questo lavoro e soprattutto quell'intervento alle vertebre.”
“ ma è molto complicato. Quindi bisogna rifletterci su. E io ho bisogno di tempo. Lui è ricoverato tanto e non può fare questo intervento prima di due settimane. È infiammato nei muscoli”
“ che brutto fare gli incidenti stradali! Soprattutto quando poi ti tolgono la possibilità di vivere come prima"
“ quanto hai ragione amore!” la sollevò per alzarmi, vedo che non capisce, poco dopo mi avvicino e la prendo in braccio a modo di principessa. Mi sorride.
“ guarda che se ti uccidi un ernia poi non piangere”
“smettila che sei leggera! ”
“ si sì. Peso piuma sicuramente!!” rido cercando però non farlo troppo forte perché altrimenti cadrebbe. Arriviamo in camera, è l'appoggio sul letto, vedo che apre le braccia come per prendere un respiro. Mi abbasso verso di lei tracciando ogni bacio sul collo poi scendo giù e bacio anche la pancia coperta dalla maglietta leggera. Sento dei movimenti non appena tocco la stoffa.
“ehi hai sentito?” mi domanda la mia Ragazza. Sono troppo incantato da quel movimento che non riesco nemmeno a dire una parola. Appoggio la mano, è li sento muoversi tutti e due.
“ ciao amori miei” dico.
“ ah allora ci sei papà? Pensavo di averti perso!”
“ mi hai perso davvero. Non posso credere di averli sentiti anche io questi calcetti. ”
“ te lo avevo detto che: prima o poi si sarebbero fatti sentire. Sanno che sei il loro papà.” sorrido. Bacio di nuovo la pancia e stringo poi la mano di Emma.
“ è un emozione unica. Notn so come ti possa sentire tu, ma io sento il cuore a mille senza poter dire molto”
“ sono nella tua stessa situazione. Anche se io li tengo dentro di me, vivo ogni giorno un emozione diversa”
“ grazie” mi guarda. Penso non abbia Capito perché glielo stia chiedendo. “ mi stai rendendo l'uomo più felice della terra. Questo è solo l'inizio. ”
“Ti amo. Questa è la nostra rivincita”
“anche io ti amo” restiamo cosi vicini a coccolarci e a coccolare i piccoli dentro la sua pancia. 

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