Rientro a casa (parte 1 | 97)

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Emma dopo cinque giorni in ospedale finalmente rientra a casa, con l'aiuto dei miei amici e mia sorella ho sistemato casa per il suo rientro e per il benvenuto ai piccoli. Non vedo l'ora di stare a casa con loro. Di godermeli a pieno.
Sto aspettando che esca dalla porta dell'ospedale, l'infermiera mi ha detto di aspettare fuori perché le stavano facendo l'ultima visita. Ho con me la carrozzina gemellare che abbiamo scelto insieme.

Interamente blu che va un po' al nero

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Interamente blu che va un po' al nero. Avremmo potuto usarlo per ogni evenienza e ci era stato detto che era buono come passeggino poi, leggero e per niente pesante. Ci hanno persino dato il sensore per la macchina, per ricordarci di averli con noi senza dimenticarcene. In macchina sarà complicato metterli tutti e due che avevamo già pensato di mettere entrambi in un unico posto e poi spostare una volta casa. Successivamente usare gli ovetti quando ci spostavamo.
“amore” la vedo uscire con Evelin tra le mani. Dietro vedo Rosanna. Non sapevo che fosse qui.
“ sei pronta?”
“ si. Mamma è passata per salutarmi. Stasera ha il turno di notte in pronto soccorso” Rosanna aveva accettato di stare anche al pronto soccorso ora che Emma sarebbe stata in maternità. Ha bisogno di soldi e io non riuscirei a gestire ogni cliente che ha Emma. Per questo ci sarà Claudia che se la cava benissimo con tutti. I clienti impegnativi ha detto che riuscirà a sistemarli, caso contrario li spedirà in un altro centro consigliato ovviamente da Emma.
“ non ti preoccupare. Se per caso hai capito male dalla mia faccia era solo perché non sapevo che passasse.”
“ no ti ho visto solamente con l'espressione di uno che non comprendeva. Niente di più” accarezzo la guancia della piccolina che mi guarda.
“ la prendi?” annuisco senza pensarci due volte, mi mette tra le braccia la principessa mentre il cucciolino continua a tenersi le coccole della nonna. Mi avvicino a Rosanna che mi sorride.
“ tutto bene?”
“ si. Adesso tutto bene” le sorrido anche io in questo momento. Aveva passato un po' di giorni turbolenti per via del passato, ma la mia ragazza era riuscita a farle superare tutto. Io ero orgoglioso e fiero di ciò che era.
“ Rosanna” le dico sotto voce
“ dimmi” continua anche lei. Emma era in bagno a due passi da noi.
ho deciso di sposare Emma” confesso con la voce fine e più sottile del solito.
“ dici davvero?” annuisco. Si avvicina è mi abbraccia non stringendo troppo per via dei nostri cuccioli.
“sono contenta di questo. Sono felice di averti come genero. Emma non poteva trovare di meglio. Diglielo il prima possibile perché sono sicura che ti dirà di sì. ”
“ voglio aspettare che si rimetta bene. I punti sono freschi ancora. Appena sarà possibile.. ecco comprerò un bel anello e glielo chiederò”
“ non puoi farle richiesta migliore di questa. So che glielo hai persino detto ; dopo il parto che la vuoi come tua moglie”
“ si. Perché è ciò che sento”
“ beh! Che fate di nascosto voi due?” chiede ridendo.
“ noi parlavamo dei bambini. Sono proprio uguali a te” affermò cercando di non farle realmente capire niente. Volevo fosse tutto perfetto quel giorno.
“ non è che tramite qualcosa su di me alle mie spalle?”
“ no piccola. Figurati mai potremmo” le dice la madre. Emma prende Alex e si lascia andare a un bacio con la mamma. Le guardo contento del loro rapporto.
“ ora possiamo andare a casa. " Mi dice baciando me. Finalmente avrebbe visto quello che avevo pensato per lei e per i nostri piccoli. Ci aspettavamo i nostri amici e la mia famiglia.

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