Terzo mese 🍼❤️ (85)

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Oggi abbiamo il terzo incontro con la ginecologa. Simone è più agitato di me. La pancia inizia a vedersi non troppo e ogni tanto resto incantata a guardarla. Lui ci passa ore intere ad accarezzarla e parlarci. Mi piace questa cosa. Vorrei che vivesse di più questa gravidanza con me. Loro non possono avere l'onore di provare quello che sentiamo noi mamme, ma sono certa che il ruolo del papà è fondamentale prima e dopo nella nascita.
“ muscat” la solita infermiera ci chiama per entrare dentro. Seguiamo. Camilla ci saluta calorosamente con un abbraccio e un sorriso.
“ diventi sempre più bella Emma. "
“ grazie.”
“allora sdraiati nel lettino così guardiamo come sta il piccolino” annuisco. Mi sdraio e alzo la maglietta, schiaccia un po' di gel che cade sulla mia pancia ed inizia a muovere l'ecografo. Simone mi prende la mano non appena si accende lo schermo.
“ragazzi, lui o lei cresce abbastanza bene, siamo nell'inizio della nona settimana, questa è la testa che si intravede e iniziamo a formare manine e piedini. ” ci mostra con le dita nello schermo le diverse cose. Si muove ancora verso destra nella mia pancia e si ferma per qualche secondo.
“ come ho fatto a non accorgermi prima?” si domanda da sola. La vediamo cliccare un bottone sulla tastiera davanti e il cuore si espande ma è veramente forte. “ ragazzi ho una notizia da darvi. ”
“ in che senso Cami?” dice Simone spaventato.
“ niente di preoccupante. Solo che mi fa strano non essermene accorta il mese scorso quando vi ho fatto vedere il piccolino. ” respira “ qui abbiamo un nuovo elemento o meglio sono due i bambini”
“ che cosa?” ero scioccata dalla notizia. Non pensavo che avrei mai potuto avere due bambini in un solo colpo. Era lontano questo pensiero. Già averne uno era una cosa grande per me.
“quello che sentire ora sono i due battiti insieme, ma adesso vi li faccio sentire separati. ” Simone mi guardava felice, negli occhi leggevo incredulità, sapevo quello che pensava. Sarebbero stati i doni di mio padre.
“io non ci posso credere!” esclamò.
“ e non dirlo a me Emma. Tu come ti sei sentita in questi giorni?”
“ un po' affaticata. Le nausee non mi lasciano in pace e per ogni minimo odore mi viene da correre al bagno per vomitare. Mangio tutto, anche quello che non dovrei. - ridacchia - e.. questa notte ho avvertito dei movimenti dentro di me. Ma sembravano abbastanza accelerati, infatti volevo chiedere se era normale” mi sorride.
“ ora che so: che sono due sicuramente è normalissimo. Entrambi si muovevano in contemporanea facendo in modo che tu avvertissi questa sensazione. ”
“ è stato veramente strano. ”
“ posso immaginare. ” vedo che prende le misure. “ tutto nella norma. Dovrebbero pesare intorno ai 1-2kg quindi stai tranquilla. E un altra cosa Emma: sarebbe buona abitudine, iniziare a  camminare per una mezz'ora ogni giorno e non smettere di tenere sotto controllo il tuo regime alimentare.”

“ farò il possibile” “ stai ancora lavorando?” annuisco

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“ farò il possibile”
“ stai ancora lavorando?” annuisco. Simone mi pulisce la pancia e mi abbasso la maglietta. Ci sediamo di fronte a lei, che guarda tutti gli ultimi esami che ho fatto.
“ è importante che tu ti riguardi ancora una volta. No pesi. No scariche elettriche, so che è il tuo lavoro ma stanne lontana. No troppo lavoro e non stressarti. Fai tante camminate. Se dovessi accorgerti di urinare molto è normale, inizia questa la fase perché i bambini stanno prendendo il loro spazio. ”
“ va bene Cami. Devo fare altri esami?”
“ si. Ti rifaccio fare quelli del ferro: sono nella norma ma può accadere di averne una carenza durante i prossimi mesi”
“ d'accordo!”
“ ti do delle vitamine da prendere a pranzo così magari blocchi anche la fame in più. Non eccedere con le schifezze. ” annuisco. “ se vorrai puoi fare anche la amiocentesi”
“ non vorrei ci fossero problemi, se non sono obbligata non vorrei farla ! ”
“ è una tua scelta infatti. ” sorride “ ci vediamo il mese prossimo. Riposa ok?”
“ si. Grazie di tutto”
“ grazie a te. Ciao Simone, saluta tua sorella”
“ senz'altro! ” risponde. La salutiamo ed usciamo dall'ospedale. Simone continua a tenermi la mano stretta.
“ che pensi?” gli domandò.
“ che pensavo di avere un figlio e mi trovo ad averne due. Sono un po' scioccato: ma non vedo l'ora.” gli sorrido. Lo blocco vicino alla macchina baciandolo. Non ero solita a queste cose ma ne avevo bisogno adesso. Lui mi stringe per i fianchi.
“ Ti amo”
“anche io piccola ”

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