Allarmi (73)

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“ quindi adesso si stende e prende un respiro. Appena io le dico di alzare il braccio fa coordinare tutto insieme ok?" Chiedevo al mio paziente sul lettino. Aveva dei problemi al braccio e provavo solamente ad aiutarlo. Lui era molto voglioso è sapeva ascoltare tantissimo.
“ è se non riesco mi aiuta?”
“ non riesco non esiste. Vedremo in ogni caso” lo vedo stendersi meglio. Respiro anche io. Guardo fuori nella vetrata vedo Sandra insieme a mia madre parecchio agitate.
“ Claudia stai tu due minuti torno subito” annuisce “ lei respiri intanto” le raggiungo. “ che vi prende? ” chiedo ad entrambe.
“ dobbiamo evacuare!”
“ scusa? In che senso?”
“ c'è stato un allarme bomba giù. Dobbiamo evacuare Emma!” mi ripete mia madre. Non avevo nemmeno sentito la campanella delle evacuazione.
“ non è uno scherzo vero?”
“ma secondo te scherziamo su queste cose? Avvisa il paziente. L'ortopedico doveva avvisarti lui ma è sceso con il capo. ” stronzo pure in questa situazione. Prendo la giacca che era la vicino. Entro dentro avvisando i due che stanno facendo ancora esercizi di respirazione.b
“Emma che dici?” Claudia era terrorizzata. Aiuta il ragazzo a sedersi sulla sedia rotelle visto che non camminava da quando aveva 8 anni e non c'era niente da fare su questo.
“ non lo so. Mi hanno detto così! Dobbiamo assolutamente andare via qui”
“ma chi è il pazzo che mette una cosa del genere?”
“ non lo so Claudia! Ma dobbiamo uscire!” confesso cercando mantenere la calma, ma l'unica cosa che mi frullava nella testa era la paura che scoppiasse da un momento all'altro.
“Emma dobbiamo chiamare qualcuno. Giulio non può scendere le scale, l'ascensore non possiamo prenderlo può essere pericoloso” afferma. La guardo. Prendo il numero del dottore al piano di sotto, gli chiedo se stava uscendo o era già fuori. Mi risponde che è già fuori che avvisa un vigile del fuoco. In una mezz'ora in cui ho l'ansia sopra lo stomaco è rischio di vomitare arrivano i rinforzi. Ci aiutano ad uscire e succede in un secondo qualcosa esplode mentre l'altra che credo sapessero dove fosse viene dinescata. Mi guardo davanti. Un piano è esploso di tutto persino i vetri. Non so cosa mi passa davanti. Penso a mia madre che era uscita prima di me dopo averci avvisati. La cerco tra la folla e non la vedo, guardo ancora ed è seduta in un ambulanza sposto le persone velocemente. Mi avvicino.
“ mamma”
“ oddio Emma sei viva” mi tocca la faccia il corpo come se fossi surreale.
“ certo che lo sono! Tu stai bene?”
“ si che sto bene. Ero preoccupata per te e mi hanno dato dell'acqua da bere. Pensavo fossi ancora dentro, poi è esploso tutto.. io”
“ ohi guardami! Sono qui non mi è successo nulla. Sto bene. I vigili hanno fatto il prima possibile. Una volta fuori è accaduto. Ma chi è che ha pensato a questa cazzata folle?”
“ Emma, è esploso il piano dove lavori tu secondo te”
“ dai mamma! Non può essere!”
“Emma l'unica è lei. Ha messo due bombe semplicemente una per depistare e una invece con meno tempo così magari...” l'abbraccio. Non ci voglio minimamente pensare. Se è stata lei è una stronza. Perché oltre a me adesso stiamo senza posto altre tante persone!
“ stai tranquilla! Sono qua adesso. Avviso Simone”
“ l'importante che nessuno, è nemmeno te ti sei fatta nulla” le sorrido. Era bello averla qui vicino a me adesso. Tiro su gli occhi. Grazie papà. Sei il mio/nostro angelo. Ci hai protetto. Stringo la mano di mamma, vediamo Simone arrivare non gli avevo nemmeno scritto. Non appena mi vede, corre verso di me, stringe mia madre per qualche secondo e poi me.
“sto bene. Stai tranquillo”
“ Claudia non ti vedeva. Era preoccupata ha detto che ti ha perso di vista dopo essere scesa le scale del terzo piano. Mi ha chiamato piangendo. ”
“ sto bene Simo. Solo uno spavento niente di più”
“Ti amo” lo bacio a stampo e poi lo stringo a me. Un allarme bomba che alla fine si è verificato preoccupante. Se sarei rimasta lì sarebbe finito in tragedia.

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