Azzardare (74)

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Siamo rientrati a casa dopo che tutti sono stati visitati. Ero molto preoccupato quando Claudia mi ha chiamato. Ho lasciato Sara in studio a prendere solo appuntamenti.
Hanno detto che : è stato tutto premeditato, cercheranno di trovare chi ha combinato questo casino. Le persone del piano staranno senza lavoro per un po' compresa Emma. Se sua madre non l'avesse avvisata per colpa di quell'essere, forse, non c'era nemmeno più. È stato un colpo forte e molto potente. Con una bomba non si scherza.
"amore stai bene?" le chiedo.
" si. Ehi" ero molto agitato ancora.
" scusa. È che non sapevo cosa pensare quando ho ricevuto la chiamata. Ho pensato a te e tua madre la dentro. L'ossigeno è sparito dal mio cervello e non sapevo cosa fare che mano darmi"
" ma io sono qui" mi accarezza il viso con la sua mano. Lascio che mi labbra si appoggino sul suo polso.
" lo so. Ma sono ancora impaurito. Per un attimo ho pensato che ti avrei perso. " istintivamente mi abbraccia per farmi capire che non è un sogno. Che era davanti a me e non era successo niente.
" è stato solo uno spavento. Io sto bene. Mia madre anche. Quel tizio domani avrà un rapporto da me al capo, se pensa di passarla liscia con me si sbaglia"
" perché?"
" è sceso prima di tutti. Lasciando Sandra la dentro. Mia madre è dovuta salire vedendolo al pronto soccorso, pronto a darsela a gambe. Meglio la sua pelle che quella degli altri. In tutto questo pensa pure che sia stata Lorenza. "
" non sono l'unico allora"
" vuole te perché dovrebbe mettere in pericolo milioni di persone che lavorano la Simo. "
"amo tu sei ingenua! - le accarezzo una guancia - tu lavori lì. Le hai messo i bastoni tra le gambe, io per non fare ciò che mi aveva detto mi sono licenziato. Nel frattempo però: lei è stata buttata fuori dal lavoro perché hai detto la verità al capo. Avrebbe molto probabilmente molte cose per mettere una bomba nel reparto. Fare fuori te una volta per tutte facendo soffrire me e fare fuori il capo perché è stato lui ad ascoltarti. Le altre persone ci sarebbero andate di mezzo solamente perché c'eravate voi. "
" sarebbe da pazzi!!" esclama.
" lo è Emma. Dobbiamo sicuramente denunciare la cosa. Per lo meno segnalare questa vicenda a chi sta lavorando al caso. Non può passare in osservato. "
" non abbiamo ricevuto minacce. Magari è solo una coincidenza"
" la stai giustificando di nuovo. Emma quella potrebbe inventarsi la qualunque. "
" che qualcosa che non so?" mi domanda. Non c'era niente che non sapesse. Andavo a sensazione proprio perché dopo ciò che avevamo vissuto, sarebbe stata capace da voler fuori entrambi e fare soffrire me per non essersi messo con lei.
" no. Sono sicuro. Penso che questa vicenda debba finire una volta per tutte"
" sei convinto?"
" Si. E' una mia sensazione ed essa non sbaglia mai" intreccia le braccia intorno a mio collo.
" io, invece, vorrei pensare a te!" mi dice con due occhi, che ragazzi, ma che Ve lo dico a fare. Mi ci perdo ogni volta!
" e sentiamo cosa avresti intenzione di fare"
" mhm vediamo!" si avvicina al mio orecchio scatenando un milione di brividi non appena pronuncia "un bel massaggio. " la guardo attentamente.
" mi fai da fisioterapista a casa"
" beh baldasseroni ne dovrebbe approfittare. Non faccio sconti a nessuno io."
" che dovrei fare allora?"
" innanzitutto tutto accettare, poi andare sul letto che io prendo la crema in borsa"
" fai sul serio allora!"
" mai stata più seria in vita mia" annuisco. Eseguo quello che mi ha detto, mi levo la maglietta che avevo addosso e mi butto sul letto a pancia in sotto. Dopo poco sento il suo pesto sul mio sedere, la crema fredda sulla mia schiena poco dopo le sue mani. La sento muoversi con professionalità. Chiudo gli occhi godendomi del suo contatto. Le mani calde e piccole mi rendevano instabile. Era impossibile non sentire i brividi ad ogni passaggio che faceva la sua mano destra. Toccava con entrambe le mani tutti i punti dove ogni nervo era teso sciogliendolo.
"Emma" la chiamo. Vorrei la sua attenzione.
" mhm" sento dirle come per farmi parlare.
" credo non sia il momento più romantico ma.. " respiro ".. ci hai mai pensato ad un figlio tutto nostro" le sue mani si fermano. Cade il silenzio. È mi rendo conto che avevo azzardato troppo a fare quella domanda.

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