Primo appuntamento ❤️(23)

494 38 6
                                    

Sono agitata. Non so proprio cosa aspettarmi da questa cena. Non ho nemmeno un amica a cui chiedere aiuto per vestirmi. Sono nel panico totale.
Mio padre sta bene, per il momento il tumore sta nello stesso posto in cui lo hanno trovato non si è ingrandito ed è un ottima notizia. Da domani inizierà i primi cicli di chemioterapia, successivamente la radioterapia. Spero che vada tutto bene.
“ devi uscire?” mio padre mi risveglia dai pensieri facendomi spostare gli occhi su di lui.
“ si. Ma non so proprio cosa mettere”
“ tutte così voi donne. Avete una marea di cose dentro questi armadi, è poi quando dovete vestirvi non sapete che fare. ”
“ non mi piace nulla. È poi - sospiro - Simone mi ha invitato a mangiare il sushi con lui stasera. E non voglio sfigurare. ” mio padre sorride.
“ quindi ha accettato le tue scuse?”
“ si. Abbiamo parlato. Ci stiamo frequentando.” l'unica cosa che ad oggi posso dire. Non stavamo insieme ma non eravamo neppure amici.
“ sono contento” si avvicina al mio armadio “ metti quei jeans stretti e quella maglietta di seta che ti ho comprato due mesi fa. Almeno, non prende polvere qua dentro. Per quanto mi è costata, è arrivato il momento che tu la metta”
“ dici che non è troppo?”
“ no Emma. Gli piacerai. Metti un paio di tacchi ed evita ste scarpe da tennis per una volta” mi urla una volta esce. Io e i tacchi non andavamo d'accordo. Dopo due ore che li mettevo fino sempre scalza perché mi facevano male i piedi.
“ ok grazie” gli rispondo chiudendo la porta e cambiandomi con la roba che aveva scelto. Mi trucco leggermente. Mi faccio una coda alta. Esco dal bagno che ho in camera, prendo la giacca per via del freddo e raggiungo mio padre in salotto.
“ come ti sembro?” gli chiedo proprio nello stesso momento, un messaggio arriva al mio telefono. Lo guardo.

Simone: «sono sotto. Ti aspetto»

“ stai bene amore”
“ grazie papà. Senti io vado, penso di non fare tardi, allo stesso tempo, non aspettarmi sveglia”
“ non ti preoccupare. Sono abbastanza stanco. State attenti!” annuisco. Prendo la borsa e scendo da Simone.
Quando aveva staccato da lavoro, mi aveva scritto che si sarebbe fatto una doccia e poi sarebbe venuto a prendermi. Così gli ho inviato la via del mio condominio. Spingo il portone ed esco definitivamente, mettendo i piedi sul marciapiede. È appoggiato alla macchina con un jeans normale e una maglietta classica. Le scarpe da tennis. Mi avvicino piano piano. Ancora non mi ha vista. Butta poco dopo la sigaretta e gira la testa. Sono vicina a lui.
“ ehi”
“ sei... Uno schianto!”
“ anche tu non sei male”
“ stai bene?” annuisco. Si era preoccupato di sapere di mio padre, mi piaceva l'idea di lui che nonostante lo avesse visto una volta chiedesse costantemente di come stesse.
“ i tuoi sono tornati dalla vacanza?”
“ e da un po'. C'è mia sorella a casa che rompe” mi apre lo sportello. Lo guardo.
“ in che senso?”
“ entra ti spiego mentre andiamo” mi siedo nel sedile e lui chiude lo sportello, facendo il giro e sedendosi al posto del guidatore. Mi bacia a stampo. “ ecco, iniziamo ragionare! ” ridacchiò.
“ se volevi baciarmi potevi farlo anche prima eh!’ gli dico.
“ si ma ero preso troppo dal guardarti” sorrido.
“ perché tua sorella ti rompe? Poi perché casa? Non vivete insieme?” mette in moto è parte.
“ no. Tempo fa ho preso casa accanto a quella dei miei. Condividiamo lo stesso giardino con entrata ma con case diverse. Pensavo di riuscire ad aprire uno studio ortopedico tutto per me, ma non ho avuto abbastanza soldi per farlo di conseguenza, lavoro ancora in ospedale e però ho una  casa tutta mia” mi confessa continuando a guidare.
“ caspita! Non pensavo vivessi da solo”
“ sto bene in quella casa. Il rapporto con miei non è poi così stretto, da quando mi sono lasciato ho iniziato a vivere in maniera totalmente scontrosa. Poi ho cercato di cambiare carattere vedendo il mondo esclusivamente per me. Ho sempre pensato a me. Lavoro per me. Mentre loro, vorrebbero che mi sposassi e mettessi famiglia. ”
“ bisogna trovarla la persona giusta!”
“ esatto. ” parcheggia. “ mia sorella, comunque, scoccia perché vuole conoscerti. ” sbarrò gli occhi prima di scendere. Ha parlato di me a sua sorella. Non ci posso credere!
“ sul serio? Tu le hai detto di me?”
“ certo. - mi guarda negli occhi - Emma se tu non lo avessi capito, tu a me piaci. Mi piaci da morire” ecco che le farfalle si fanno di nuovo sentire nello stomaco. Mi butto tra le sue braccia che mi stringe.
“ anche tu. Mi piaci. ”
“ allora questo è il nostro primo appuntamento?” mi chiede lasciandomi un bacio sulla guancia dolcemente.
“ si. ” affermò. Usciamo dalla macchina andando a mangiare questo buonissimo sushi. Mi prende per mano è intreccia le nostre dita. Mi sembra di toccare il cielo con un dito! Starò sognando?

I Colori Dell'Amore 🌈💕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora