Simone mi ha portato in ospedale, avendo troppi dolori al basso ventre. Mi hanno fatto un tracciato e le contrazioni non c'erano. Ho la data per il parto tra tre settimane, e mi ritrovo qua oggi con il rischio che devo essere operata subito. Avrei dovuto stare sotto i ferri comunque, ma in questo caso mi mette un po' paura.
Sono sdraiata sul lettino dell'ospedale in attesa di notizie. Non smettono un attimo di moritorarmi.
“ sei in ansia?” mi chiede Simone in disparte, non stavo nemmeno capendo perché stava lì.
“ si. Potresti venire più vicino?”
“ non volevo metterti più pressione”
“ ma non scherzare! Vieni qui che ho bisogno di te” non se lo fa ripetere due volte e si avvicina subito. Mi tiene la mano mentre sentiamo i battiti dei nostri cuccioli suonare nell'aria.
“ ho tanta paura” gli confesso. La sua mano libera passa sopra i miei capelli.
“ qualunque cosa succeda oggi: io sono sempre qui con te. Non lasciare che la paura ti mangi. I bambini sono forti come te. Se dovessero voler venire al mondo va bene”
“ se fossero un po' troppo piccoli? ”
“ questo bisogna stabirlo solo una volta che li peseranno. Sei di otto mesi inoltrati Emma. Al termine mancano solo tre settimane!”
“ lo so, ma io ho sempre paura che possa cambiare qualcosa. Che loro possano non stare bene. ” mi bacia una guancia cercando di trasmettermi solamente calma.
“ sei la loro mamma non farai mai del male a nessuno dei due. Entrambi staranno bene quando verranno al mondo. ” confessa. Sentiamo l'infermiera entrare.
“Emma ciao, Camilla mi ha detto di dirti che sta per arrivare. ”
“ c'è qualcosa che non va?”
“ lei ti dirà tutto. ”
“ mi devo preoccupare vero? Stanno male?”
“Emma calmati!” mi dice Simone ma riceve il mio discontento.
“ non dirmi di calmarmi quando potrebbe succedere la qualunque adesso. ”
“Emma” eccola la mia ginecologa. Sentivo un vuoto nello stomaco, sarebbe andata male me lo sentivo. “ uno stai tranquilla. Adesso ti preparano per andare in sala operatoria, dobbiamo fare il Cesario oggi, la placenta si è staccata di troppo e rischiamo che succeda qualcosa hai bambini. Lasciarli dentro di te sarebbe fargli del Male. Magari uno dei due sopravvivrebbe pure ma l'altro no. ”
“ Sono così piccini”
“ ma sono forti Emma! Stai tranquilla. Adesso respira, ti portano in sala operatoria per farli nascere poi penseremo al resto. ”
“Simone può venire con me?”
“ certo” ci lascia da soli. Mi volto verso il mio ragazzo che tiene la testa un po' bassa.
“scusa, sono piena di ansia e non riesco a regolarmi. Ti prego non abbandonarmi adesso” mi stringe la mano.
“ non lo farò. Non ti lascerò andare lì da sola. Ma promettimi che dopo questa situazione non ti sentirai in colpa di nulla. ”
“ non puoi chiedermi questo!”
“ si che posso Emma! Sono cose che possono succedere, è vero avresti dovuto stare a riposo, ma non me la sento di darti delle colpe così estreme. I nostri bambini vogliono conoscerci e non c'è cosa più bella secondo me” afferma baciandomi successivamente sulle labbra.
“Ti amo, se non ci fossi tu sarei già morta” gli dico rubandogli un altro bacio, non fa in tempo a rispondermi che entrano per sistemarmi. Mi portano in sala parto, ma in realtà dove fanno i Cesario, Simone mi tiene per mano. Davanti a me mettono un separé per non farmi vedere nulla, anestesia locale e poi sento solo Camilla parlare insieme ad altre persone credo infermiere addette a queste cose.
“ sei pronta a scegliere il nome?” mi chiede guardandomi.
“ si. Non vedo l'ora” mi lascia dei baci sulla fronte sentiamo un pianto poco dopo.
“Eccolo il maschione di casa. ” Alex era nato, strillava con un pazzo ed era meglio così. Passano neanche due minuti e il secondo pianto si sente, più leggero ma c'è.
“ ed ecco la femminuccia. ”
“ Evelin è venuta al mondo” affermò guardando Simone. Ce li mostrano velocemente, il tempo di guardare i loro occhi e poi spariscono. Camilla si affaccia per guardarci.
“sono in ottime condizioni. Ora li pesiamo i soliti controlli se c'è bisogno li metto incubatrice oggi e vediamo come reagiscono. Emma tu devi assolutamente riposare”
“ io voglio stare con loro” mi sorride.
“ non ti preoccupare avrai sicuramente momento. Simone ora ti chiedo di uscire magari avvisi le vostre famiglie io sistemo Emma e la porto in camera. Se non c'è bisogno dell'incubatrice, i bambini staranno con lei”
“grazie Cami”
“amore ti aspetto fuori eh!” gli sorrido.
“Ti amo”
“anche io” mi guarda “ un giorno sarai mia moglie” esce dalla stanza lasciandomi con quella frase in testa, era strano sentirselo dire perché in realtà un po' già mi ci sentivo. Sua per sempre.
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I Colori Dell'Amore 🌈💕
Fanfiction𝚄𝚗 𝚒𝚗𝚌𝚘𝚗𝚝𝚛𝚘 𝚌𝚑𝚎 𝚏𝚊𝚛𝚊̀ 𝚌𝚊𝚖𝚋𝚒𝚎𝚛𝚊̀ 𝚖𝚘𝚕𝚝𝚎 𝚌𝚘𝚜𝚎. 𝚂𝚎𝚗𝚝𝚒𝚖𝚎𝚗𝚝𝚒 𝚎 𝚙𝚎𝚗𝚜𝚒𝚎𝚛𝚒. 𝙻'𝚊𝚖𝚘𝚛𝚎 𝚒𝚗 𝚝𝚊𝚗𝚝𝚒 𝚌𝚘𝚕𝚘𝚛𝚒🩺 Niente spoiler stavolta. Se vi va di leggere sarei felice ☀️❤️