Incidente sul lavoro (17)

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Dopo quella conversazione avuta alle macchinette con Emma, l'avevo tenuta lontano perché non riuscivo a non baciarla una seconda volta. L'avrei perdonata subito ma non era così che funzionava. Avrebbe dovuto capire che: bisognava fidarsi delle persone anche dopo aver sofferto.
Sono il primo ad essere stato tradito e ad aver paura dell'amore, perché in tanti casi fa schifo, ma se non si rischia realmente non si può mai sapere.
“dottore... Dottore” Luisa entra di fretta in saletta dove stavo sistemando alcuni documenti.
“ che succede?”
“Emma.. un signore”
“ Luisa calmati! Non ti capisco! Cosa è successo?”
“ Emma stava facendo terapia al signore, quando quest'ultimo si è ribellato urlandole in faccia che non ci riusciva. Emma continuava a dirgli che senza motivazione non si va avanti e quello ha reagito. ”
“ in che senso?”
“ la spinta da seduto sulla carrozzella. Ha sbattuto la testa..." Non la faccio finire che corro in infermeria per vedere come sta. In questo momento non mi importava di ciò che era successo tra noi.

Arrivo in quella stanza, busso e a rispondermi è Ilaria l'infermiera. Entro dentro ed Emma sta bendata in testa.
“ grazie ila. ”
“ mi raccomando disinfetta la ferita ogni giorno, metti bene il bendaggio dopo aver messo il cerotto. Tra una settimana controlliamo i punti. Nulla di grave”
“ grazie davvero” Ilaria esce lasciandoci soli. Mi guarda.
“ sono sana come un pesce non ho nulla!”
“ stai bene sicura?"
“ si ho solo un taglio da quattro punti. Mi ha fatto sbattere sullo spigolo del mobile, ho perso i sensi per due minuti poi mi sono svegliata. ”
“ ma che gli preso a quello?”
“ non lo so. E la prima volta che succede! Non ha mai perso così la testa”
“ prova  a chiamare una psicologa magari potrebbe aiutarti”
“ ha 60 anni credo che ad una certa sia stufo di fare delle ginnastica che poi non lo porterà molto lontano. Se tornerà a camminare il suo peso non reggerà sulle ginocchia, magari farà funzionare le sue gambe per una settimana due ma poi la cartilagine è già consumata non servirà a nulla. Ha anche ragione. ”
“ per quanto possa avere ragione non può perdere la testa in questo modo. Non può mica spingere una persona perché è in questo stato”
“non puoi sapere cosa si innesca nella di testa delle persone. Può succedere di tutto.
Hai fatto tanto per questa vita e ora che fai finito magari di lavorare vuoi goderti la tua anzianità è ti ritrovi in una sedia rotelle. Devi farti aiutare e non puoi essere autonomo.”
“sei sicura di essere una fisioterapista? ”
“ perché? Solo per il fatto che cerco di capire i miei pazienti. Ho studiato psicologia per tre anni, mi servito per non essere cinica con loro. ”
“ sei anche abbastanza dura!”
“ quando devo esserlo si. Ci sono persone che si attendono subito perché non hanno fiducia in loro o non sentono gli stimoli giusti per una nuova vita. ” scende dal lettino. “ grazie comunque per esserti interessato per come stavo”
“ semplice procedura” le dico. Ma non era vero! Mi ero veramente preoccupato per lei.
“ i tuoi occhi dicono altro ma d'accordo”
“ i miei occhi sbagliano molto spesso”
“ se lo dici tu!” confessa alzando le spalle. Apre la porta. “ mi piacerebbe parlare con te fuori da questo ospedale, ma so che tu non vuoi quindi ti rinnovo le mie scuse e ti ringrazio per mio padre. ”
“ tuo padre ha capito da solo. Non c'era bisogno di me, abbiamo chiacchierato della  situazione ma già aveva compreso che non poteva andare avanti, se non avrebbe iniziato le cure. Tu, invece, dovresti iniziare a vivere perché non puoi pensare di appoggiarti solo a tuo padre” affermò guardandola attentamente negli occhi.
“ non altre persone a cui appoggiarmi. Lui è l'unico che c'è sempre stato”
“ c'è sempre stato perché tu gliene dai modo. Alle altre persone, in ogni caso, metti un muro e non ci provi neanche” respiro.
“ sei sordo allora”
“ no. Ci sento benissimo. Io ti ho baciata perché volevo. È anche se tu mi stai dicendo che vuoi parlare con me non ha senso ora, perché hai detto di non aver provato nulla”
“ stamattina ti ho spiegato che era una cazzata!”
“ impara a smetterla di parlare allora e prova a sentire davvero cosa ti dice il cuore. ” sorpasso la sua figura e torno nella mia stanza. Avviso prima Luisa che era tutto apposto. Emma era in ottime condizioni nonostante il taglio in testa.

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