A parte te ❤️(49)

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Sono ancora seduta sul divano di casa di Simone. Tiene la mano sul mio fianco ma oltre a ciò non fa. È rimasto ferito da come mi sono comportata, l'ho visto dai suoi occhi che era anche deluso.
“ hai parlato con tua madre?”
“ per tutto questo tempo l'ho evitata”
“Emma”
“ non ci riuscivo a guardarla negli occhi. ”
“ come pensi di avere delle spiegazioni se poi la eviti?”
“ oggi mattina: mi ha chiesto di ascoltarla, ero accecata dall'orgoglio che la stavo respingendo. Con prepotenza però mi ha parlato, non ha parlato molto di lei anche perché crede che io non possa mai perdonarla, ma ha parlato di te.”
“ di me? Perché mai lo avrebbe fatto?”
“ perché quando Lorenza ti ha minacciato lei era la e vi ha separati. Mi ha detto che: hai respinto ogni sua richiesta e mi hai persino difesa”
“ sei qui perché tua madre è riuscita a farti capire che in realtà ti stava dicendo la verità?”
“ ho collegato le cose. Ho pensato che per quanto io non mi fidi di lei, ti vede innamorato di me e che non mi faresti del male quindi se lo pensava lei voleva dire che ciò che mi stavate dicendo era solo vero. Lorenza ha costruito tutto questo per farci lasciare e per un istante c'è riuscita. ”
“ hai intenzione di ascoltarla parlare ancora? O deciderai di mettere un muro?”
“ appena mi sentirò pronta del tutto credo che sia io a chiedere di parlarmi di lei. Dopotutto mi ha detto che dopo il parto lei si era accorta di non amare mio padre e allontanarsi da me era la cosa più giusta da fare in quel momento. Non la giustifico avrebbe potuto lasciare papà e prendersi cura di me”
“ a volte è difficile gestire il rapporto marito e moglie è si rischia di fare degli enormi casino con il rapporto genitore figli. ”
“ ma avrebbe potuto pensarci. Io non c'entravo nulla con questo fatto”.
“ non lo metto in dubbio Emma. In una piccola parte capisco anche lei però, che può essersi trovata in confusione nel scegliere e per non farti male ha deciso così.  È lo so, che te ne ha fatto comunque, ma in quel momento si prendono decisioni giuste ma sbagliate. ” mi stringo a lui cercando trovare un po' di conforto. Avevo compreso il suo discorso, però non giustificavo la sua scelta. Il tempo che era passato poteva farle capire che era stato un errore abbandonarmi invece non era stato così. Aveva lasciato che continuassimo a stare lontane. “ io non ti ho chiesto di perdonarla, anche perché mettendomi nei tuoi panni non saprei se io lo avessi fatto, ma avrei ascoltato ciò che mi avrebbe potuto dire.”
“grazie" gli dico. Avrebbe potuto non ascoltarmi nemmeno lui. Avrebbe potuto tenermi lontano, invece eravamo qui abbracciati anche senza fare delle effusioni, dal suo punto di vista lo apprezzavo perché per quel poco che lo conoscevo mi avrebbe chiuso la porta in faccia. Questo mi faceva capire che lui era realmente innamorato di me.
“ ceni con me?”
“ hai detto a piccoli passi prima?”
“ nessuno mi vieta però di cenare con te. Dopotutto anche se ti ho detto di aver bisogno di tempo, io voglio stare anche un po' con te. Ci siamo stati troppo tempo lontano”
“ non potrei rifiutare” sorrido. Mi abbraccia, ma quando mi avvicino per baciarlo mi dà la guancia. Mi resto un po' male.
“ avremmo un bacio quando il tempo starà finito nel capire certe cose, ora non me la sento” mi dice, lasciandomi però un bacio sulla fronte e poi sulla guancia.
“ va bene” avrei aspettato tutto ciò che voleva. Sarebbe stata l'attesa ad aumentare il desiderio. “Simo c'è mai stata qualcuna...” scuote la testa prima che finisca la frase.
“ non c'è nessuna nel mio cuore a parte te❤️”

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