I nomi🐢 (93)

371 22 1
                                    

Erano passati tre mesi esatti da quando sapevamo il sesso. I bambini crescevano abbastanza bene, Emma aveva prenotato il Cesareo perché la ginecologa le aveva detto che era troppo stretta di giù per poter partorire due bambini. All'inizio non aveva accettato questa cosa, si sentiva meno mamma, troppo impotente. Come se essere madre dipendesse dal fare un parto naturale o in Cesareo.
Poi parlando con Rosanna ha capito che non sarebbe cambiato realmente nulla, anzi, avrebbe amato ancora di più i suoi figli.
“Simo” sento che mi chiama, mi alzo dal divano raggiungendola su. L'avevo lasciata in camera dei piccoli. L'avevamo sistemata a dovere, avevamo deciso che per adesso sarebbero cresciuti insieme poi ci avremmo pensato a dividere le stanze. La camera di Sara insieme a l'altra degli ospiti saranno la loro camera.
“amo che succede?” le chiedo. La vedo appoggiata ad una culla.
“ credo di aver esagerato sistemando qui. Ho dei dolori sotto” si tiene la pancia.
“ dobbiamo andare a sdraiarci” le dico “ riesci a muoverti?”
“si. Solo che fa un po' male”
“ faremo piano allora. Appoggiati a me” si mette dritta, non appena fa un movimento però torna a piegarsi per il dolore. Decido di non fare pressioni. Le lascio la mano.
“ non lasciarmi da sola!”
“ amore respira per favore. Sto andando a prendere la poltrona - gliela indico, l'avevamo messa per l'allattamento - non ti lascio da sola” annuisce. Avvicino con un po' di fatica visto che pesava la poltrona al centro. Torno da lei facendola accomodare.
“ rilassati adesso. Se continuano chiamiamo Camilla ok?”
“ sono molto forti. Non dovevo mettermi a piegare la roba per metterla nel fasciatoio” le avevano detto di non fare cose che avrebbero stressato le sue condizioni. Da giorni aveva i piedi gonfi insieme alle caviglie, poche le volte che poteva inchinarsi, la pancia era veramente grande.
“ non darti colpe! Adesso devi provare solamente a respirare e lasciare che i dolori passino”
“ manca un mese Simo. Non posso lasciare che nascano proprio adesso”
“amore senti: di solito i gemelli nascono prima, te lo ha detto anche Camilla, devi pensare che siamo quasi alla fine e sei molto fortunata a non averli avuti al sesto mese. ”
“ ma sono ancora piccoli”
“ non lo sono amore. Siamo per entrare al nono mese!” appoggia la testa sulla poltrona e cerca di trovare un respiro regolare. Passo la mano sulla pancia, i bambini si muovono perché li sento, noto un piedino. Non posso smettere di sorridere a questo momento. Quando nasceranno mi mancherà poterli sentire nella pancia della mamma, ma potrò accarezzarli, baciarli, vederli e coccolarli.
“ come ti senti amo?”
“ le fitte si stanno abbassando. Ci sono ancora però”
“ come ti senti meglio, ti porto in camera così almeno riposi un po'. ”
“ scusa dovevi finire quella cosa per tua madre”
“sei più importante tu amore. ”
“ si ma...”
“Emmi, la cosa di mia madre può aspettare! Non c'è nessuna cosa prima di te e dei nostri figli neanche il mio lavoro”
“ Ti amo”
“anche io Pulcina” mi alzo leggermente per poterla baciare. La mia mano resta comunque vicino alla pancia di Emma.
“ non abbiamo ancora scelto i nomi comunque" le dico sorridendo. Non ci avevamo ancora pensato, qualche volta ci veniva da dire qualche nome con le nostre famiglie ma mai avevamo deciso.
“ hai delle idee?” mi chiede.
“ la femminuccia mi piacerebbe chiamarla: Evelin ”
“ è un bellissimo nome. A me piace anche Ginevra”
“ per il maschietto invece?”
“alex. È un nome che mi è sempre piaciuto”
“ wow! Mi piace!” sorride. “ siamo indecisi sul nome della nostra piccolina”
“ sai, possiamo sempre decidere quando la vedremo. Sono sicura che con il suo visino potremmo decidere definitivamente il suo nome”
“questa è una buona idea. Adesso stai tranquilla che poi ti porto a riposare!” mi accarezza la testa mentre la appoggio nella pancia per sentire i cuori dei nostri bambini.

I Colori Dell'Amore 🌈💕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora