Yoongi's pov
La fatidica sera tanto acclamata era arrivata: ci preparavamo per quell'evento ormai da settimane, e riuscì impeccabile come sempre, così come ogni cosa accuratamente organizzata da Ririn, che in quel momento era al centro della sala insieme a me, mentre ballavamo sulle note di Put Your Head On My Shoulder tra le risate, mentre lei continuava ad insistere dicendo di voler fare lei l'uomo nella coppia di ballo, poggiando così le mani sui miei fianchi, riservandomi anche una pacca sul culo ed un molesto occhiolino.
Eravamo felici, ci stavamo divertendo, e tutto questo ci mancava come non mai.
Mi faceva sorridere l'idea di star ballando sul mio posto di lavoro, con il mio capo, nel bel mezzo della pista. Noi dipendenti spiccavamo più degli invitati, che tentavano quasi di nascondersi in mezzo alla folla, al contrario nostro, che sfruttavamo ogni occasione possibile per farci notare anche se non di proposito, catturando su di noi gli sguardi della folla che puntualmente ignoravamo.
“Comunque stai benissimo, Rin” le dissi in imbarazzo, per rompere il silenzio creatosi mentre la guardavo, forse con troppa insistenza, e ringraziai il fatto che ci fosse poca luce, in modo da rendere meno evidenti le mie guance imporporate.
“Dirmelo mentre balliamo è la cosa meno adatta da fare” rise sinceramente, prendendomi in giro “Penso di doverti toccare il culo un'altra volta”
“Mamma, mamma!” la voce di Nineul fortunatamente interruppe quell'imbarazzante discorso, correndo verso di noi con la mano stretta in quella di Soohyo, che con le sopracciglia aggrottate ed una mano sul petto le corse dietro “Guarda! Soohyo mi ha messo il rossetto!”
Soohyo e Ririn si lanciarono uno sguardo rapido, e poi la prima ridacchiò in imbarazzo, dando un lieve scappellotto dietro la testa della bambina. “Te l'avevo detto di non dire niente alla mamma”
“Che insegnamenti di merda che dai” Ririn ridacchiò con rassegnazione, prima di accovacciarsi davanti la bambina, abbassandosi sui tacchi come se fosse una cosa da nulla, e sistemarle i capelli dietro l'orecchio
“Posso tenerlo?” domandò Nineul, e Ririn annuì con un risolino sulle labbra.
“Solo per stasera” la accordò “Ma stai attenta a papà, perché potrebbe essere geloso” sussurrò giocosamente, e la bambina si mise un dito davanti le labbra.
“Grazie!”
“Comunque hai davvero un pessimo gusto” quando ritornò in piedi, Ririn, prese in giro l'altra “Se mai dovessi essere madre, spero che non faccia conciare tua figlia così”
Soohyo sgranò gli occhi e si affogò con la sua stessa saliva nel sentire quella frase. “Sai, non penso di poter- insomma, ecco, non penso che il mio vecchio datore di lavoro mi abbia dato modi per- come dire... Ma anche se fosse, no, che schifo! Non voglio degli animaletti domestici strillanti che mi fanno afflosciare le tette!”
Ridemmo tutti e tre. “Beh, in ogni caso, spero che tu abbia buon gusto” continuò ad infastidirla, Ririn, mettendo un braccio intorno alle mie spalle.
“Se mai dovesse succedere mi assicurerò di far vestire i miei pargoli da te, Coco Chanel” schioccò la lingua sul palato, prima di prendere la bambina in braccio, che sussultò “Cazzo, pesi quanto tua madre!” le disse con il fiatone, facendola esplodere in una grassa risata “Divertitevi! Ah, Ririn-” socchiuse lievemente gli occhi, sogghignando “il prossimo passo è truccare il bel visetto di tuo figlio”
“A proposito, dov'è? E' ancora con Jungkook?”
“Credo che stia infliggendo le sue torture sul mio fidanzato, in questo momento” fece spallucce “Constaterò. A dopo!”

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𝘏𝘖𝘛𝘌𝘓 𝘉𝘓𝘈𝘊𝘒 𝘔𝘖𝘛𝘏 // 𝔧𝔢𝔬𝔫 𝔧𝔲𝔫𝔤𝔨𝔬𝔬𝔨 ✔️
FanficSeoul, 1962 {STORIA COMPLETA} "Correva l'anno millenovecentocinquantotto, quando un piccolo gruppo di anime decise di rendere il proprio presente un po' meno incerto, rifugiandosi tra le braccia di coloro che inconsapevolmente crearono un covo per...