34. So che non vuoi

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Namjoon's pov

"Entrare qui è sempre una gioia per gli occhi" disse Seokjin con aria fiera, alzando il muso per osservare i particolari della hole dell'hotel, come se non li conoscesse già a memoria.

"Solo perché tua sorella ne è la proprietaria" ghignai, sapendo che non fosse così, ma trovando fin troppo divertente l'idea di infastidire il mio migliore amico quando possibile.

"Ed è qui che ti sbagli" si girò verso di me, con un tono stranamente pacato "Perché l'hotel non è soltanto suo, bensì, lo condivide con l'uomo che ha pensato bene di sposare" puntualizzò, ed io ridacchiai scuotendo la testa.

"Comunque dovrei metterti il guinzaglio" non risposi alla sua affermazione, trovando più importante parlare di quello, essendoci effettivamente dei clienti oltre noi in quel lussuoso posto.

"Non farmi queste proposte allettanti, Namjoon" mi provocò, ed io roteai gli occhi al cielo, non ancora - pur essendo passati talmente tanti anni da averne perso il conto - del tutto abituato a quelle sue stronzate che uscivano fuori da un momento all'altro, anche se infondo le trovavo fin troppo divertenti "Potresti farmi ecc- che cazzo stai facendo, stronzo?"

"Jin" dissi tra i denti, strattonandolo delicatamente, ma abbastanza da ricordargli di mantenere un certo contegno "Ti ricordo che per gli altri stai ringhiando, e sai questo cosa significa?"

"Che un lupo esageratamente sexy sta cercando di far notare il proprio lucido manto corvino a tutte queste sciattone dai finti pellicciotti sintetici?" domandò retoricamente, ed io, di nuovo, non riuscii proprio a trattenere una risatina, seguita da uno scappellotto sulla sua testa che fece sorridere neanche tu.

"Io direi più che un cagnaccio rognoso sta ringhiando nel bel mezzo di un hotel senza una museruola, quindi abbi contegno e fingiti un amorevole cucciolo, okay?" sorrisi mellifluamente, inclinando la testa di lato "E ringrazia che non ti abbia visto tua sorella!"

"Smettila di darmi del cane, blasfemo. Parla per te: la gente penserà che tu sia pazzo vedendoti parlare con me" borbottò, girando la testa con fare altezzoso "E poi Ririn è abituata ad avere a che fare con animali violenti"

"Parli di Rum?"

"No, parlo di suo marito" rispose tranquillamente, facendomi sgranare gli occhi ed esplodere in una grassa risata che catturò l'attenzione di alcune signore.

"Spero che tu non stia parlando del sesso, perché la vita sessuale di tua sorella è ancora un taboo per me, quindi-"

"Non intendevo questo quando ho detto violento, Namjoon!" scattò, e riuscii già ad immaginare la sua forma umana con la mano drammaticamente poggiata al petto e le sopracciglia corrucciate "Dio, che schifo..." continuò con sdegno evidente "E poi cosa avrebbe di violento il sesso tra loro due?"

"Oh avanti, Jin! Non fingerti ingenuo!" esilarante.

"Namjoon!"

"Ti ho detto di non arrabbiarti: ringhi" sussurrai, accarezzandogli la testa, con il puro intento di farlo innervosire ancora di più, ma in risposta alzò la testa con fare regale, facendomi sorridere perché, sicuramente, in quel momento, se fosse stato in forma umana, avrebbe alzato le sopracciglia e scioccato la lingua sul palato.

"È fallimentare il tuo tentativo di farmi cacciare dall'Hotel. Mi ricordavo che il mio migliore amico fosse più intelligente" ghignò, ed io inarcai un sopracciglio "Ma poi mi sono ricordato che sei tu. Adesso sei pregato di farmi grattini finché non arriviamo in cucina e posso finalmente ritornare a camminare su due gambe, cazzo..."

"Ti voglio bene anch'io" sorrisi, affatto infastidito dal suo comportamento oggettivamente indisponente, che a chiunque faceva venire voglia di eliminarlo.

 𝘏𝘖𝘛𝘌𝘓 𝘉𝘓𝘈𝘊𝘒 𝘔𝘖𝘛𝘏 // 𝔧𝔢𝔬𝔫 𝔧𝔲𝔫𝔤𝔨𝔬𝔬𝔨 ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora