Soohyo's pov
Quello di cui ci parlò Ririn lasciò tutti a bocca aperta, quando, a distanza di tre giorni, ancora Yoongi non aveva fatto ritorno. Aveva detto di non volerne parlare perché sapeva che lo avremmo odiato, perché quel discorso riguardava solo lui, e già era tanto se lo sapessero Jungkook ed i suoi fratelli, che si imbestialirono letteralmente.
Trovavo quasi sconvolgente il modo in cui sembrava volerlo proteggere, quando io al posto suo – non tanto per il bacio, ma per il modo in cui la tradì senza pensarci due volte – avrei preferito saperlo al rogo piuttosto che al mio fianco, protetto addirittura da qualcosa che avrebbe potuto ferirlo. Ririn aveva dato tutta se stessa, per lui, lo sapevamo tutti, e lo sapeva anche Yoongi stesso, che non capii davvero per quale motivo avesse fatto un passo del genere, mandando a monte tutto ciò che costruirono insieme, il loro rapporto, l'affetto quasi morboso che li legava, specialmente adesso, dopo la scoperta che avevano fatto.
Volevo bene a Yoongi, forse anche più di quanto meritasse, ma in quel momento non ebbi nessuna pietà nei suoi confronti, non nel vedere Ririn palesemente distrutta dal suo gesto e dalla sua assenza.
“Che stia via più tempo possibile” ringhiò gelidamente Minhyuk, che mai mi sarei aspettata potesse dire una frase del genere, non rivolta a Yoongi, ma forse era proprio ciò che li legava a farlo cambiare radicalmente nei suoi confronti, proprio come lui cambiò nei propri “Spero che aggiusti la sua testa di merda, visto che quello che gli dicevo non funzionava” continuò, prima di dare un calcio ad una sedia, facendoci sussultare, ed allontanarsi verso la finestra, che aprì per sistemare le mani sul cornicione ed inspirare una boccata d'aria.
Anche lui, proprio come Ririn, per lui avrebbe dato la sua stessa vita, anche se tentava di non darlo a vedere, ed io stessa fui spesso spettatrice delle volte in cui gli disse come comportarsi nei suoi confronti, per giustizia nei confronti di Ririn, Jungkook, i bambini, ma soprattutto sé stesso. Io sapevo che non lo ascoltasse, lo sapevo perché solitamente dopo quei discorsi mi guardava con uno stupido sorriso sulle labbra che io perennemente ricambiavo, credendolo innocuo, credendo che infondo l'affetto superasse la lussuria nel loro rapporto, ma non mi sbagliai mai così tanto.
“Non sentirti in colpa, Ririn” Wonho poggiò una mano sul suo ginocchio e poi andò per ritrarla immediatamente, quasi scottato, mentre lei gli sorrise e la rimise giù, sistemandovi sopra la propria, mentre lui deglutì e continuò a parlare “Hai fatto bene”
“E poi non gli hai detto di andarsene per sempre” aggiunse Doyoung, con un tono di voce calmo e rassicurante come al solito “E' stata una sua scelta...”
“Sapete cos'è che mi fa girare le palle?” chiese retoricamente Jooheon, che fino a quel momento si limitò a rimanere in silenzio, con la mascella serrata e le braccia incrociate al petto “E' il fatto che sa che cazzo ha passato Ririn, quindi perché si è avvicinato senza il suo consenso? Wonho- Wonho per una mano sul ginocchio si è spostato per non darle fastidio, e lui che dovrebbe conoscerla mille volte di più si l'ha toccata un'altra volta senza il suo fottuto consenso! Spero che gli si rompano, quelle mani di merda!”
“Semplice e conciso” Changkyun si sfregò le mani tra di loro, perché quando anche Jooheon si alzò in preda alla rabbia, in quella stanza scese un silenzio tombale, scandito dalla mano di Jungkook che sbatteva ritmicamente contro la sedia.
Non tutti fummo in grado di dire la nostra, infatti ci fu chi come me, Jimin, Hyungwon e Jungkook stesso, preferì astenersi, chi semplicemente perché senza parole, chi probabilmente perché ne aveva fin troppe, e quello era evidentemente il caso di suo marito, che a detta loro, aveva quella stessa espressione da giorni da quando Ririn pochi minuti dopo glielo disse.

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𝘏𝘖𝘛𝘌𝘓 𝘉𝘓𝘈𝘊𝘒 𝘔𝘖𝘛𝘏 // 𝔧𝔢𝔬𝔫 𝔧𝔲𝔫𝔤𝔨𝔬𝔬𝔨 ✔️
Fiksi PenggemarSeoul, 1962 {STORIA COMPLETA} "Correva l'anno millenovecentocinquantotto, quando un piccolo gruppo di anime decise di rendere il proprio presente un po' meno incerto, rifugiandosi tra le braccia di coloro che inconsapevolmente crearono un covo per...