74. Non mi fido

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Jimin's pov

Non sentii mai il tempo scapparmi dalle mani con così tanta fretta da sentire di non essere neppure in grado di raggiungerlo, eppure quei giorni sembrarono volare, diventando settimane, ed infine, un mese.

Settembre era già finito, fin troppo presto a parer mio, e le temperature avevano ripreso ad abbassarsi, il che era positivo solamente in fatto di stile, perché finalmente potei reintrodurre nel mio abbigliamento giornaliero i miei eccentrici cappotti, ma tolto questo, preferivo decisamente l'estate: le lunghe giornate, la pelle bollente, i giorni al lago – che quell'anno, purtroppo, fu solamente uno, ma ero certo del fatto che avremmo recuperato gli anni dopo – e le serate da Jungkook e Ririn oppure in hotel stesso in cui nessuno di noi aveva voglia di dormire, in cui spesso aspettavamo insieme che arrivasse la mattina dopo per rimetterci al lavoro, anche se il mio “rimettermi al lavoro” consisteva nel distendermi nel mio letto e tentare di addormentarmi, entrando così in un loop continuo in cui dormivo di giorno e vagavo di notte, come un anziano sonnambulo, con la mia camicia da notte ed i piedi scalzi, alle volte anche alla ricerca di buon cibo.

Però, l'autunno – oltre che il mio compleanno ed halloween, due eventi importantissimi ai quali nessuno di noi avrebbe mai fatto a meno – preannunciava una festa ancora più importante, e per essere più importante del mio giorno, doveva esserlo davvero tanto.

“Jungkook, tra poco è Natale!” urlecchiai quindi contento, sotto il suo sguardo tra lo sconvolto ed il divertito, probabilmente perché per colpa mia perse un battito, mentre con un piccolo pennellino sistemava con attenzione i particolari di tutti i petali dei papaveri che stava dipingendo per una commissione da un'altra delle clienti dell'hotel.

“Tra poco...” ripeté ironicamente, sghignazzando sotto i baffi, soffiando poi i suoi capelli per spostarseli dalla fronte, ed io dovetti sistemarmi le mani sotto le cosce per non avvicinarmi a lui ed attaccarli con un codino, consapevole del fatto che, probabilmente, avrebbe tentato di rompermele “Mancano più di due mesi, Jimin. Che concezione hai del «tra poco»?”

“Tu che concezione hai della vita?” domandai di rimando, con le labbra piegate in un broncio “Gelido stronzo anaffettivo”

“Vuoi aggiungere qualche altro complimento?” sghignazzò, ma io ignorai la sua domanda, nonostante avrei voluto aggiungere qualche altro chiarimento in più riguardante il suo carattere.

“Mi fai davvero cadere le palle” borbottai soltanto, per chiudere la parentesi, e poi ricominciai a sorridere di punto in bianco, ripensando all'argomento che avevo preso, ma che lui interruppe per distruggere i miei pensieri di pace, gioia e amore che caratterizzavano il Natale “Comunque, stavo pensando ai regali-”

“Ma è troppo presto per-”

“-e vorrei regalare un completo intimo sexy a tua moglie” dissi velocemente, abbastanza da non farmi interrompere un'altra volta, infatti Jungkook sembrò paralizzarsi, ed io esplosi in una grassa risata, in cui mi trovai costretto a tenermi la pancia, mentre mi contorcevo sulla mia sedia “D-dovevo catturare la tua attenzione” dissi tra le lacrime, perché la sua espressione era davvero esilarante.

“Vuoi farlo veramente?” chiese poi, e questa volta quello a sgranare gli occhi fui io.

“Vorresti?” non riuscivo a smettere di ridere, e quel suo tono di voce improvvisamente accondiscendente mi fece ridere fin troppo “Quello sarebbe un regalo per te, Jungkookie” continuai, sistemando le mani incrociate sotto il mento, ed inclinai poi la testa di lato con fare innocente, corrucciando la fronte quando scosse la testa con sicurezza.

“A Ririn piacciono queste cose, apprezzerebbe” mi informò, ed io sghignazzai con il labbro inferiore incastrato tra i denti.

“Non ho capito, mi stai chiedendo di regalarglielo?” chiesi quindi, e pensai che le mie espressioni del viso in quel momento parlassero più che chiaramente: ero un misto tra stupore e compiacimento, perché sarebbe stato davvero divertente vedere l'espressione di Ririn con in mano un completo intimo scelto da me personalmente “Non conosco così bene i suoi gusti riguardanti questo genere di cose, gioia, quindi devi aiutarmi... magari controlli cosa già ha, però non farmi aspettare, perché il Natale è alle-”

 𝘏𝘖𝘛𝘌𝘓 𝘉𝘓𝘈𝘊𝘒 𝘔𝘖𝘛𝘏 // 𝔧𝔢𝔬𝔫 𝔧𝔲𝔫𝔤𝔨𝔬𝔬𝔨 ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora