66. Solo se vi baciate

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Minhyuk's pov

“Sapevo che la boccetta di acqua santa non avrebbe funzionato, cazzo...” borbottai con le sopracciglia ancora corrucciate, sconvolto da tutto ciò che stavo ascoltando “E' un caso perso”

“Forse perché non era veramente acqua santa ma acqua benedetta da un demone?” domandò ironicamente Doyoung, prendendomi in giro, mentre Hyungwon si girò di scatto come se lo avesse appena insultato personalmente.

“Perché, tu credi che l'acqua santa sia davvero benedetta e possa fare i miracoli?” chiese stizzito, facendomi ridacchiare con la mano davanti la bocca per l'astio che sputava fuori ogni volta in cui si prendeva un argomento simile.

“Non mi sono mai posto il problema...” mormorò l'altro, che sembrava avvicinarsi esageratamente ad una crisi esistenziale “Dovrei?”

“Doyoungie, pensi che una preghiera ad un vasetto d'acqua possa cambiare qualcosa?” inclinai la testa,quasi intenerito dall'innocenza che alle volte – molto rare – caratterizzava questi stupidi umani, che evidentemente ancora non conoscevo abbastanza “Sai chi è l'unica a poter modificare lo stato dell'acqua? Quella puttanella lì-” indicai Ririn, facendo ridere esageratamente tutti coloro che erano intorno a me, ma non lei, ma solamente perché non mi sentì, altrimenti probabilmente sarebbe stata la prima a ridere e darmi ragione “che purtroppo, però, ancora non è in grado di fare miracoli”

“Quindi i miracoli non esistono?” chiese curioso, ed io sgranai gli occhi guardando Hyungwon, che si grattò il retro della testa confuso, perché quello era un argomento abbastanza vasto da affrontare.

“Beh, in realtà sì...” esitò, girandosi verso di me come per avere supporto “Non lo so, chiamiamoli come cazzo ci pare, ma la funzione che hanno è effettivamente quella. Quella stronza che abita lì sopra decide cosa succede, e alle volte ha fatto succedere  anche cose belle, ma è solamente uno dei suoi subdoli modi per farsi acclamare da voi mortali e poi pugnalarvi alle spalle quando meno ve lo aspettate”

“La odi proprio...” mormorò giustamente Doyoung al ringhio dell'altro “Comunque io ho smesso di pregare quando mi sono reso conto del fatto che- che non funzionasse, perciò parli con il mortale sbagliato... evidentemente con le mie preghiere non ho soddisfatto abbastanza il suo narcisismo”

“Lei la chiamava una roulette russa” continuò l'angelo, premendo le labbra tra loro e passandoci poi la lingua in mezzo “«se esaudissi tutti i loro desideri, il mondo gli apparterrebbe, e non è così che funziona»” ripeté, e quella frase fu talmente da lei da mettermi i brividi.

“Non è andata male!” sentii urlare poi da Kihyun, che attirò la mia attenzione ancor prima che potessi dire qualcosa per far continuare quel discorso.

“Quindi lo ammettete?” rispose Jooheon con un enorme ghigno sulle labbra, ed i tre si guardarono complici, senza dare però nessuna risposta, nonostante fosse anche abbastanza palese.

“Cazzo, ditemi che è solo l'effetto dell'alcol...” mormorò Hoseok, sconvolto quasi quanto me, che mi sarei aspettato davvero di tutto da quella coppia, ma non questo, non con suo fratello, per giunta.

“E' stato l'effetto dell'alcol” lo corresse Jungkook, ghignando “Senza, non sarebbe mai successo nulla”

“Che cazzata!” rispose suo fratello, ed inaspettatamente Ririn gli diede ragione, e per poco i miei occhi non uscirono fuori dalle orbite “Diciamo che l'alcol ci ha dato il coraggio per farlo, ma la voglia c'era già da un po'”

“Volevi scoparti tuo fratello?”

“Non mi sono scopato mio fratello!” urlò indignato, alla domanda di Soohyo, che al contrario mio sembrava esageratamente eccitata da quella notizia, come se la riguardasse personalmente, ed io non potei domandarmi se anche loro due avessero mai fatto una cosa del genere, ma poi mi risposi autonomamente, dicendomi che non mi interessava realmente.

 𝘏𝘖𝘛𝘌𝘓 𝘉𝘓𝘈𝘊𝘒 𝘔𝘖𝘛𝘏 // 𝔧𝔢𝔬𝔫 𝔧𝔲𝔫𝔤𝔨𝔬𝔬𝔨 ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora