93. Non provarci

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Soohyo's pov

“E io che pensavo che voleste stare con mamma e papà!” mi rivolsi ai bambini, quando ci ritrovammo nella nostra camera d'hotel, con loro due al seguito, oltre che un invadente intruso.

“Stiamo sempre con mamma e papà!” esclamò giustamente Raekyung, e sua sorella non perse tempo per dargli ragione.

“Io pensavo che Jimin venisse con noi...” borbottò però lei, facendomi sgranare gli occhi talmente tanto che per poco non uscirono dalle orbite, mentre stetti per affogarmi con la mia stessa saliva, cercando con lo sguardo gli altri due, per fare in modo che rispondessero al posto mio, perché se avessi aperto bocca avrei iniziato a ridere e non avrei più stesso.

“Uhm,” Jooheon si toccò il retro del collo, anche lui con il mio stesso risolino con le labbra, ma fu più furbo di me, perché mantenne lo sguardo fisso sui bambini, in modo da non far saltare il suo piano di mantenere il segreto, dato che, se ci avesse guardato un'altra volta, avremmo perso miseramente, ed avremmo reso quel giorno il più triste del mondo, per Nineul “Jimin aveva da fare”

“Era con mamma?” chiese di nuovo lei, ed io mi spalmai una mano sul viso, girandomi per non assistere a quel triste spettacolo.

“No, tesoro, non era con mamma” intervenne Hyungwon, che tra i tre fu quello più serio “Era con Wonho quando è andato via”

“Poi magari potremmo andarli a trovare!” disse lei, speranzosa, mentre la mia serietà vacillava sempre di più. I miei occhi, pur di trattenermi, si riempirono di lacrime.

“Magari... sì” tentò di nuovo Jooheon, terribilmente incerto, ma Hyungwon tentò di nuovo di risollevare le sorti di quella serata.

“Oppure troviamo qualcosa di più divertente da fare”

“Tipo?” Nineul inarcò un sopracciglio, scettica, prima di puntare lo sguardo su di me e sorridere teneramente “Hyo, posso sedermi sulle tue gambe?”

“Oh, puoi starci tutto il tempo che vuoi, amore mio!” esclamai allegramente, quasi commossa da quella richiesta innocente, terribilmente carina, e la strinsi contro di me quando venne a sedersi, stampandole un lungo e rumoroso bacio sulla guancia che la fece ridacchiare, e fece sghignazzare me, di conseguenza, a quel suono “Soffri il solletico, Nineul?” domandai con un malefico ghigno sulle labbra. Quella era una scoperta interessante, ed il fatto che avesse sgranato gli occhi, come se avessi appena rivelato il suo segreto più profondo, ma scosse comunque la testa, in  preda al panico.

“Davvero?” domandai infatti, continuando a sorridere nella sua direzione, stringendola con più forza “Quindi, se facessi...”

“No, no, no! Non devi farlo!” si scansò, quando tentai di avvicinare la mano al suo piccolo collo bianco, infossando la testa nelle spalle, come per proteggersi “Non è divertente!”

“Per me lo è tanto...” sussurrai però io, e inaspettatamente le diedi un bacio sul collo che la fece contorcere disperatamente tra le mie braccia, finché io non decisi di smettere e poggiai la guancia contro la sua, esageratamente divertita dal torturare una bambina dal peso di un ramoscello.

“Hey, Nineul, vieni qui!” esclamò Jooheon, abbassandosi per terra, e la più piccola corse disperatamente da lui, rifugiandosi tra le sue braccia, mentre io ridacchiavo soddisfatta per il mio lavoro, e tentavo di non sciogliermi nel vederla poggiata contro il suo petto mentre si faceva consolare dalla sua mano che le accarezzava la schiena. Mi stupii però quando le sussurrò una cosa all'orecchio, che la fece sorridere a trentadue denti, ed annuire.

“Di che parlate?” si avvicinò Raekyung, saltellando verso di loro, con la sua solita espressione innocente, e le manine incrociate dietro la schiena.

 𝘏𝘖𝘛𝘌𝘓 𝘉𝘓𝘈𝘊𝘒 𝘔𝘖𝘛𝘏 // 𝔧𝔢𝔬𝔫 𝔧𝔲𝔫𝔤𝔨𝔬𝔬𝔨 ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora