Seokjin's pov
Mi mancava l'hotel, mi mancava mia sorella, ed inaspettatamente mi mancavano anche gli altri ragazzi. Era un'abitudine, ormai, passare da lì quando meno se lo sarebbero aspettato, ed adoravo coglierli di sorpresa, sparendo alle volte anche per mesi, per poi rispuntare con la solita faccia ed il solito atteggiamento di sempre, che avrebbe fatto ritornare tutto come prima, ma non era di certo quello il caso.
Quella volta non avevo smesso di passare da lì per una mia scelta: io e Namjoon non eravamo andati in un'altra città, non avevo scoperto una nuova passione da sviluppare, non avevo voglia di farmi attendere per ricordargli quanto essenziale fossi nella loro vita. Quella volta il motivo era tutt'altro, e nonostante sapessi che non fosse affatto coraggioso da fare, io preferivo tenermi lontano dai miei genitori e dalla loro tossica presenza, perché ero stato troppo male a causa loro, e non avevo nessuna intenzione di farlo di nuovo.
Decisi, però, un giorno particolarmente soleggiato in cui mi alzai di buon umore – stampando anche un rumoroso bacio sulla guancia del mio migliore amico che per poco non lo fece piangere dall'emozione – di andare a fare visita in hotel, ma nelle vesti di Seokjin, con una stretta camicia nera del medesimo colore dei miei pantaloni e dei miei capelli, che tirai appositamente indietro.
Stavo bene, quel giorno, e credevo che nulla avrebbe potuto rovinarmelo.
Salutai tutti con scioltezza quel giorno, sin dal primo passo che feci nell'atrio, ma naturalmente la cosa che feci dopo fu correre in cucina, mentre Namjoon rimase a parlare con i suoi fratelli.
“Jin!” esclamò mia sorella quando aprii la porta senza bussare, fiondandosi tra le mie braccia e travolgendomi completamente “Non pensavo che saresti venuto! Pensa, questa mattina io e Jungkook avevamo pensato di venire a trovare te e Nam nel weekend!” mi stampò un bacio sulla guancia ed io sorrisi a trentadue denti, continuando a passare la mano sulla sua schiena.
“Non devi mai attendermi, Ririnie” dissi con più dolcezza di quanto avessi immaginato, perché la frase doveva risultare un po' più provocatoria di così “Lo sai che mi faccio desiderare”
“Lo so” ridacchiò, dandomi un altro bacio “Però questa volta volevo essere io a coglierti di sorpresa”
“Mh, bel modo per dire che sentivi la mia mancanza e il fatto che io non sia passato ti abbia fatta sentire orfana e sola” la presi in giro scherzosamente, perché come lo usò come sotterfugio lei, per ammetterlo, lo feci anch'io.
“Magari fossi orfana” disse invece, spiazzandomi, ed entrambi ridemmo esageratamente per quella battuta, infondo, alquanto triste.
“Non c'è Yoongi? Minhyuk?” le domandai quando ci separammo da quello stretto abbraccio, andando entrambi a sederci intorno al grande tavolo da lavoro, con una sola bottiglia di cognac a dividerci, e due calici ai lati.
“No... stanno male oggi, perché a quanto pare ieri sera hanno bevuto come due spugne” scosse la testa tra il divertito e lo sconfortato “Quindi oggi sono da sola, infatti tra poco Soohyo e Jimin dovrebbero venire ad aiu-”
“Ti aiuto io” la interruppi, sorridendo fiero “Sono bravo, lo sai”
“Sicuro?”
“Per te va bene?” le risposi con un'altra domanda, perché non avevo di certo intenzione di importunarla con la mia presenza, quando magari per qualche motivo avrebbe preferito lavorare con i suoi dipendenti, caso in cui io mi sarei limitato a guardarli e giudicarli da lontano, con una gamba sull'altra, mentre sorseggiavo il mio cognac.
“Certo che va bene!” esclamò con sicurezza, sorridendomi, ed io non me lo feci ripetere due volte.
“Quindi ho il permesso di cacciarli?” chiesi speranzoso, perché avevo davvero voglia di pararmi davanti la porta con le mani sui fianchi, mentre agitavo un dito da destra e sinistra in una chiara presa di potere conferitami da mia sorella.
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𝘏𝘖𝘛𝘌𝘓 𝘉𝘓𝘈𝘊𝘒 𝘔𝘖𝘛𝘏 // 𝔧𝔢𝔬𝔫 𝔧𝔲𝔫𝔤𝔨𝔬𝔬𝔨 ✔️
FanficSeoul, 1962 {STORIA COMPLETA} "Correva l'anno millenovecentocinquantotto, quando un piccolo gruppo di anime decise di rendere il proprio presente un po' meno incerto, rifugiandosi tra le braccia di coloro che inconsapevolmente crearono un covo per...