70. Niente è come sembra

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Yoongi's pov

“Sembra che lo stiamo facendo di proposito, comunque” ridacchiò Ririn “Più diciamo di non andare nel bosco, più ci andiamo, per ragioni di vario tipo”

“Hai ragione, non avrei dovuto coinvolgerti ma sei stata la prim-”

“Yoon” mi interruppe, poggiando una mano sul mio braccio, prima di mettersi a braccetto “Non te l'ho detto per questo. Pensi che avrei preferito saperti nel bosco da solo?” chiese retoricamente, guardandomi con un adorabile cipiglio sul volto “Era una constatazione, visto che anche ieri abbiamo deciso di venire qui”

“Ma ieri eravamo in gruppo” precisai, poggiando una mano sulla sua, ancora comodamente stretta intorno al mio giubbotto a jeans “Jungkook sa che siamo qui?” chiesi poi, senza un motivo ben preciso, ma per qualche motivo a me apparentemente sconosciuto ne ero estremamente curioso.

“Jungkook? Sapeva che fossi con te, ma non credo che sapesse dove. E' in hotel, abbiamo deciso che, quando è possibile, se non ci sono io deve esserci lui – almeno di giorno – perché quando non c'è nessuno dei due succedono sempre casini” ridacchiò “Non penso che sarebbe contento di saperci qui...”

“Di saperti” la corressi quasi con stizza, pentendomene un istante dopo. Sapevo di non rientrare tra le grazie di Jungkook, e per quanto la cosa non riuscisse a non infastidirmi, sapevo che ne avesse tutte le ragioni del mondo, e che anch'io, al suo posto, avrei avuto un forte astio nei confronti di una persona, se questa si fosse relazionata con mia moglie come se non avesse effettivamente avuto un marito.

“Nah, non penso proprio...” controbatté invece lei “Non gli piacerebbe saperti morto in un angolino della foresta, fidati di me. Non piacerebbe neanche a me, però, quindi prendiamo il tuo costumino-”

“E' un asciugamano, Ririn”

“-e andiamo via da qui” continuò, ignorando la mia precisazione e facendomi ridacchiare di conseguenza.

“Come potrei aver dimenticato un costume se il mio unico costume lo avevo addosso?” chiesi retoricamente, inarcando un sopracciglio, e lei trattenne a stento una risata.

“Magari mentre eri via con Hyungwon...”

“Dio, Ririn” feci una smorfia schifata “Con Hyungwon?”

“Con Minhyuk?” ghignò, e per quanto avrei voluto fingermi indignato dalle sue parole, un'altra stupida risatina si librò dalla mia bocca.

“Oh, sì, lui muore sicuramente dalla voglia di togliermi il costume” scherzai, ripensando al fatto che l'unico motivo per il quale avrebbe potuto fare una cosa del genere, sarebbe stato per lasciarmi congelare per scontare i miei peccati carnali.

“Immagino” sghignazzò, esplodendo in una grassa risata quando inciampò da qualche parte nei suoi stessi piedi, stringendosi di più al mio braccio, gesto che mi fece venire le palpitazioni pur nella sua innocenza evidente.

“C'era- c'era una pietra di merda!” esclamò tra le risate, contagiandomi.

“Perché la colpa è della pietra di merda, non dei tuoi piedi, naturalmente” la presi in giro, stringendo con più forza la mano nella sua, come per reggerla maggiormente “Se non ci fossi stato io avresti lasciato un calco della tua bella faccia esattamente-” mi bloccai, indicando un punto del terreno, calcolando circa la lunghezza del suo corpo rispetto a quella in cui inciampo “lì”

“Sarebbe meraviglioso: la gente si farebbe scattare le foto e poi infilerebbe lì la propria faccia, solamente perché c'è stata la mia” schioccò la lingua sul palato, risultando talmente tanto seria da farmi ridere esageratamente.

 𝘏𝘖𝘛𝘌𝘓 𝘉𝘓𝘈𝘊𝘒 𝘔𝘖𝘛𝘏 // 𝔧𝔢𝔬𝔫 𝔧𝔲𝔫𝔤𝔨𝔬𝔬𝔨 ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora