Jungkook's pov
Il battito del mio cuore era talmente rapido da sentirlo rimbombare nelle orecchie, tutto il mio corpo, dalle spalle alle mani e in tutto il resto del busto, che sentii quasi paralizzato a causa di tutte le emozioni che stavo provando.
E' la scelta giusta, continuai a ripetermi, mentre prima di apparecchiare la tavola, con un paio di spesso guanti, lasciai cadere la polvere dentro il calice in vetro, che successivamente riempii con del pregiato vino rosso, che ne coprì ogni traccia. Lo guardai per minuti interi, domandandomi se quella fosse la scelta giusta, se fosse il modo migliore di agire, ma poi mi dissi che non potevo mollare giusto ora in cui ero ad un passo dalla vendetta, perché Choonhee se lo meritava.
Sistemai tutti e quattro i bicchieri a tavola, e da quel momento non mi mossi più da lì, stando attento al fatto che non pensasse anche solo di spostarlo o di scambiarlo, ma non parve averne alcuna intenzione, quando si sedette in silenzio al posto assegnatogli, perlustrando le abbondanti portate al tavolo, che Ririn preparò di proposito, concludendo poi con un caldo stufato di patate, che solitamente mi avrebbe messo l'acquolina in bocca, ma a causa dell'ansia che qualcosa potesse andare storto la fame mi si chiuse del tutto.
Ero perennemente in allerta, ormai, perciò quando Ririn poggiò una mano sulla mia coscia, scattai come una molla, prima di sistemare la mano sulla sua in cenno di scuse, per farle capire che non fosse stato il suo gesto a spaventarmi, e lei in risposta strinse un po' di più.
Tentai davvero di non essere troppo palese, mentre guardavo l'uomo davanti a me che sorseggiava il liquido cremisi, che scivolava tranquillamente giù per la sua gola. Fece roteare il liquido sul fondo del bicchiere, prima di riportarlo alle labbra, bevendo con gusto nel più totale silenzio, in cui il tempo venne scandito ritmicamente dalle lancette del pendolo in corridoio e dalle posate che sbattevano sui piatti.
Mi sembrò che il tempo non passasse più, e fu una tortura attendere che la taxus baccata facesse il suo corso, cominciando come previsto con nausea e tachicardia, andando avanti poi con vertigini e dolore addominale, mentre sua moglie sembrava davvero preoccuparsi per lui, ed io e Ririn non ostentammo legami che mai si crearono, limitandoci semplicemente a lasciarli da soli, perché infondo se io fossi stato male, non avrei di certo voluto lui tra i piedi.
Decidemmo pertanto di separarci nelle nostre rispettive camere da letto, informando Minhee che se avesse avuto bisogno di noi, sarebbe bastato venirci a cercare, e lo sguardo di puro odio che ci rivolse, fu una risposta più che esaustiva.
A domani, signori Kim.
3 giorni prima
“Voglio ucciderli, cazzo!” per poco non urlai, esasperato, costringendo Ririn a premere la mano contro la mia bocca, che non scostai con rabbia solamente perché l'istante prima ci pensai per bene “Li devo uccidere” ringhiai, quando lei stessa si spostò “Voglio vedere il loro sangue sulle mie mani, Ririn”
“Frena” mi bloccò con fermezza, guardandomi dritta negli occhi, costringendomi a fermarmi per davvero, d'istinto “Non avrai il sangue di nessuno sulle mani. Vuoi farti arrestare? O vuoi che ci sequestrino l'hotel?”
“Voglio che soffrano quanto hanno fatto soffrire lei prima di morire” strinsi i denti, nel tentativo di non piangere, ma fallii quando iniziai a vedere appannato, ed una goccia scivolò contro la mia guancia, quando mi permisi di chiudere gli occhi “Non possono restare qua, non possono non pagare per quello che hanno fatto”
“Purtroppo non puoi sfogarti,” sistemò i gomiti sulle sue gambe, sfregando le sue mani tra di loro “perché la differenza tra noi e loro, sta nel fatto che se tu denunciassi loro per l'omicidio di Choonhee, nessuno ti crederebbe, ma se qualcuno denunciasse la loro scomparsa – o morte – noi saremmo la pietra dello scandalo” spiegò, ed io mi presi la testa tra le mani con disperazione, perché pensavo davvero che dovessero pagare per ciò che avevano fatto, ma non potevo andare contro di noi, per farlo, facendo rischiare tutti per un mio stupido tentativo di vendetta, che non mi avrebbe di certo riportato Choonhee.
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𝘏𝘖𝘛𝘌𝘓 𝘉𝘓𝘈𝘊𝘒 𝘔𝘖𝘛𝘏 // 𝔧𝔢𝔬𝔫 𝔧𝔲𝔫𝔤𝔨𝔬𝔬𝔨 ✔️
FanfictionSeoul, 1962 {STORIA COMPLETA} "Correva l'anno millenovecentocinquantotto, quando un piccolo gruppo di anime decise di rendere il proprio presente un po' meno incerto, rifugiandosi tra le braccia di coloro che inconsapevolmente crearono un covo per...