" RECISA DI NETTO OGNI MEMORIA IN ME DELLA VITA PRECEDENTE, FERMATO L'ANIMO ALLA DELIBERAZIONE DI RICOMINCIARE DA QUEL PUNTO UNA NUOVA VITA, IO ERA INVASO E SOLLEVATO COME DA UNA FRESCA LETIZIA INFANTILE"
(LUIGI PIRANDELLO)
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Forse sarebbe stato giusto per Natalia e Can che si dessero la possibilità di rinascere dalle loro ceneri e fare tesoro di tutta questa storia. Ma erano tutti e due certi che sarebbe stata un'impresa alquanto ardua. Ambedue soffocavano nei loro pensieri, dettati dal cuore, per la continua ricerca di qualcosa a cui aggrapparsi e per dare ad ognuno di loro quella forza d'animo necessaria per cercarsi e ritrovarsi. Il cuore spesso si trovava di fronte la ragione e la rabbia accumulata con cui lottare e l'incertezza continuava a prendere il sopravvento, continuando a mantenerli fermi in quella posizione di statica sofferenza. Natalia si rendeva conto di essersi trovata in quelle condizioni a causa di un miscuglio di sentimenti di cui faceva ancora fatica a capirne la natura. Forse la sua mente era bloccata ad un'idea di loro insieme che non corrispondeva alla realtà e, mentre era persa in quell'illusione, aveva lasciato che quegli eventi le facessero del male, ormai convinta che fosse normale per la moglie di un uomo di spettacolo e che tutto facesse parte del gioco. L'unica certezza che aveva adesso era che non avrebbe più permesso a nessuno di farla soffrire in questo modo. Si rendeva conto di aver buttato al vento troppa energia, troppo tempo, troppe emozioni. Can, dal suo canto, aveva lasciato che i suoi sentimenti, così importanti e preziosi, fossero calpestati come polvere. Aveva sprecato fin troppo della sua vita, dando priorità alle sciocchezze effimere e non alla persona che amava più di se stesso. Aveva lasciato che la sua Nat fosse offesa, ferita e mortificata e non se lo perdonava. Era convinto che si fosse allontanata da lui per amore, ma aspettava una sua conferma. Ora era inutile avvelenarsi l'esistenza con pensieri così cupi, doveva agire. Aveva deciso, voleva una vita nuova da vivere, una vita normale fuori dai riflettori. Non gliene importava più niente. Meritava la felicità con la sua donna e avrebbe lottato a costo della vita per ottenerla. Non avrebbe assolutamente voluto avere dei rimpianti quando il suo tempo sarebbe giunto al termine. Voleva vivere una vita degna di essere vissuta, motivo per il quale da quel giorno cominciò a rifiutare tutte le offerte di lavoro che gli pervennero. Libero lui e libera tutta la sua famiglia di vivere con la naturale serenità a cui avevano diritto.
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NATALIA E CAN
Roman d'amourPuò succedere che un grande attore, cercato e richiesto da tutti rimanga coinvolto da uno sguardo casuale, dalla mano affusolata di una sconosciuta? Dalla percezione delle sensazioni di una semplice ragazza, incontrata per caso? Così ho immaginato l...