"Ho lottato invano. Non c'è rimedio. Non sono in grado di reprimere i miei sentimenti. Lasciate che vi dica con quanto ardore io vi ammiri e vi ami." da "Orgoglio e pregiudizio" (Jane Austen)
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lker e Cuneyt, i suoi menager gli avevano organizzato una videoconferenza con dei giornalisti che volevano intervistarlo con la collega coprotagonista del lavoro che avrebbero a breve, iniziato a girare. Mancavano ancora poche settimane e, con le dovute precauzioni e cautele, si sarebbe cercato di ritornare alla normalità, con l'inizio delle riprese, in previsione di un calo del picco pandemico e del rischio contagi. Erano trascorsi più di due mesi dal suo ritorno da Milano e, in Italia, la situazione era decisamente migliorata. Non vedeva l'ora, non fosse altro che per poter rivedere Natalia. Già nella videochiamata aveva avvertito un po' di tensione nella sua voce, ma non riuscì a comprenderne il motivo. Questo lo infastidì non poco. Cosa mai era potuto succedere per renderla così diversa da come era abituato a vederla? Aveva parlato poco e non gli chiese nulla, tranne il convenevole "come stai". Non era da lei. C'era qualcosa che la disturbava. La richiamò. Non appena rispose e gli apparve sullo schermo, Can sfoderò il suo miglior sorriso per incoraggiarla a parlare. Le chiese subito come stava, notizie su sua madre e se c'era qualche novità. Alle sue domande Natalia rispose laconicamente, quasi a monosillabi, chiedendo a lui se c'erano novità. Questa domanda lo lasciò sorpreso. Si chiese quale novità poteva destare la sua curiosità di cui non l'avesse messa a conoscenza. Ribadì che non aveva nulla di nuovo da raccontarle e che se fosse stata più esplicita nel chiedere, le avrebbe volentieri risposto. " Non ho proprio nulla da chiederti" si sentì dire con un tono alquanto freddo. Si sentì raggelare dal tono algido e preferì chiudere la conversazione, già stentata. Non riusciva a darsi pace, perché non capiva. Per lui era già una sofferenza starle lontano, ma questo dubbio lo faceva sprofondare ancora di più. Amava quella ragazza così preziosa per lui e vederla triste, suo malgrado, probabilmente a causa sua, lo faceva stare male. Ricevette subito dopo una telefonata da Burak che l'informava sull'esito positivo delle pratiche che Natalia aveva portato a termine. Gli disse che si augurava che tornasse al più presto, perché si era rivelata un grande supporto per lo studio legale. Can fece un sorriso di soddisfazione, gli rispose che lo sapeva già e che mai aveva nutrito dei dubbi sulla competenza di lei. Poi, a bruciapelo gli chiese se gli avesse detto qualcosa. -" Effettivamente mi ha chiesto chi era l'attrice con cui avresti lavorato nel tuo prossimo progetto e se avevi avuto una storia con lei. A quanto pare sono usciti degli articoli su di te e la tua collega, su un vostro presunto flirt, che va avanti da circa tre anni, tra alti e bassi, già da quando avete girato le riprese dell'altra serie precedente. Io ho cercato di rassicurarla, le ho detto che è tutta opera dei giornalisti che, per prassi ordinaria, sono soliti associare le relazioni delle fiction anche alla vita privata degli attori. Ma dimmi, è forse successo qualcosa tra voi due?" E Can gli rispose. -" Per ben due volte mi ha risposto freddamente e a monosillabi. Adesso ho capito. Non è abituata a tutto questo e c'è rimasta male. Ne dovrò parlare con lei al più presto e spiegarle come vanno questo genere di cose. Grazie, Burak. Ci sentiamo presto." La richiamò. Appena rispose e apparve sullo schermo le disse - "Amore mio, tu mi farai uscire di testa prima o poi, ti amo così tanto che sono quasi impazzito a sentirti così fredda. Non capivo, non sapevo di quegli articoli, ne sono venuto a conoscenza adesso. Tra me e le mie partner sulle scene, a parte un buon feeling lavorativo e una buona intesa sul set, che ci permettono di rendere più veritiere possibili le storie che rappresentiamo, rendendoci credibili al pubblico, non c'é mai stato nulla nella sfera personale. Nat, baby, io non sono mai stato innamorato prima di adesso. Per me è la prima volta e colei che amo e aggiungo di cui sono perso, sei solo tu. Sei sempre tu nei miei pensieri, in qualsiasi ora del giorno e ella notte. Sei tu la mia anima, il mio respiro, il mio tutto. Non rendermi più pesante di quanto già non lo sia la lontananza forzata da te, te ne prego. Hai capito, Nat? Chiudi gli occhi, amore mio, chiudiamoli insieme, ti sto baciando, ti sto accarezzando, sto sistemando la solita ciocca ribelle dei tuoi capelli, ti sto amando. Nessun dubbio dovrà mai assalirti, mai. Non reprimere i tuoi sentimenti per paura, non ne devi avere. Mai. Amami, amami come tu sai amare e fammi sentire amato. Io ti amo più di qualsiasi cosa al mondo." Lei respirò, gli sorrise e gli rispose-" Oh, Can, amore mio.....Ti amo così tanto, che mi ci perdo dentro". I loro sguardi s'incontrarono, anche se attraverso lo schermo. Il cuore di Natalia fece un balzo nel suo petto, togliendole il respiro per un attimo, come se stesse precipitando nel vuoto. Ogni singola cellula del suo corpo s'incendiò di puro desiderio. Splendido, fu tutto ciò che riuscì a pensare lei. E Can era completamente pronto ad amarla fisicamente, a farla sua.
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NATALIA E CAN
RomancePuò succedere che un grande attore, cercato e richiesto da tutti rimanga coinvolto da uno sguardo casuale, dalla mano affusolata di una sconosciuta? Dalla percezione delle sensazioni di una semplice ragazza, incontrata per caso? Così ho immaginato l...