Parte 82 NASCE ERACLEA

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"C'è un potere che entra nelle donne quando partoriscono. Le donne non lo chiedono, ne vengono semplicemente invase. Si accumula come nuvole all'orizzonte e passa attraverso di loro, portando il bambino con sé."

(Sheryl Feldman)

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L'impatto di Can attore, sul pubblico, era davvero molto più profondo di quanto si pensasse e, di certo, non limitato ad un solo personaggio. Recitava, destreggiandosi tra ruoli molto diversi tra loro, con una maestria rara. In ogni suo lavoro traspariva un filo conduttore che legava tutte le sue interpretazioni, attraverso la sua capacità di incarnare un modello di riferimento ideale a cui aspirare in termini di fascino, carisma, intelligenza e sensualità. L'impatto nell'immaginario collettivo era incredibile, perché Can Yaman, alto, fisico atletico, sguardo ironico, ammaliante, ma che diventava al momento giusto tenebroso, era qualcosa di nuovo nel panorama della recitazione di quelle serie turche, molto limitate nelle effusioni amorose a causa della censura. Praticamente, dovevano trasmettere sensualità, voglia di amarsi e far cogliere grande passione solo con gli sguardi. E veniva apprezzato anche in quei Paesi che avevano acquistato le serie con lui protagonista, dove il pubblico era abituato a scene ben diverse, con baci profondi e manifestazioni passionali e sensuali, cogliendone le sensazioni per intero, seppur col solo linguaggio degli sguardi.  La passione che aveva Can per la sua terra era spirituale e contagiosa, tra lui e la sua Istanbul c'era un legame ed un senso d'appartenenza che rivendicava con orgoglio e questo si rifletteva anche nelle sue interpretazioni. Lui viveva per la recitazione, ma prima di tutto amava i suoi fan. Alla fine di ogni evento pubblico, nonostante i ritmi particolarmente serrati dei suoi impegni, aveva sempre il piacere di fermarsi a parlare con i suoi ammiratori, per una foto, un autografo o semplicemente un abbraccio, senza risparmiarsi mai.   Era riuscito a creare un modello a cui ispirarsi, un uomo che aveva tutto ciò che una donna potesse desiderare, ma che esprimeva anche un qualcosa di accessibile, di raggiungibile per gli altri. Tutti impazzivano per lui. Per il suo rapporto con i fans, per il suo modo simpatico e garbato di approcciarsi, per la sua sensibilità, la sua gentilezza e la sua disponibilità. Tutte queste sue peculiarità evidenti, non lasciavano spazio alle chissà quali immaginazioni su come realmente fosse. Non era difficile pensare come vivesse la sua vita privata. In ogni caso si manifestava un uomo di sani valori, credente nella giustizia, sensibile, col rispetto assoluto per le donne, per gli affetti e per la famiglia. Una persona semplice e molto alla mano, nonostante fosse un grande attore, colto, ironico e affascinante. Ogni giorno sul set con lui era una lezione di recitazione, proponeva adeguamenti e, senza difficoltà, ci metteva sempre del suo. Ma il suo carisma e il suo potere erano solamente suoi. Nessun altro era come lui. Sapeva amare in maniera esagerata e unica. E così amava sua moglie, in modo smisurato, ritenendola, sul serio, la sua linfa vitale. Adorava anche semplicemente guardarla e, quando si rivolgeva a lei, i loro sguardi si fondevano. Gli occhi negli occhi e, ogni volta, riaffiorava quell'intesa unica e coinvolgente che li aveva travolti sin dal primo momento. Riuscivano ad arrivare l'uno al cuore dell'altro, prima con gli sguardi e poi con le parole. Lei, dal canto suo, sapeva sempre ascoltarlo comprensiva e attenta, qualunque cosa dicesse. Lo faceva sentire un re, un kral, come amava chiamarlo. E la sua Nat, per lui era più di una dea. Guardava ogni giorno il suo ventre crescere, si concentrava ad osservare quei movimenti di una vita interna che si manifestava all'esterno, spingendo con la testa o con i piedini, creando bozzi visibili sulla rotondità della pancia. Il destino era stato davvero generoso con loro, li aveva fatti incontrare per caso, conoscere e follemente innamorare, vivendo ognuno la consapevolezza di essere la necessità dell'altro, come il cielo delle sue stelle e come il mare delle sue onde. Si ritenevano eternamente illuminati dal sole da quando le loro vite erano diventate una sola, condividendo  il grande amore, il matrimonio, i figli. Con Natalia al suo fianco, la sua meravigliosa donna, la sua dolcissima compagna di vita, Can era pronto a tutto. Sapeva che era sua, la padrona assoluta del suo cuore, colei che lo faceva impazzire di gioia, di passione, di amore. E, tutta la sua anima gridava silenziosamente al mondo intero che era sua, solo sua, eternamente sua. E lui per lei sarebbe sempre stato un marito perfetto, presente, tenero. Un amante attento e appassionato. Un padre presente, affettuoso ed esemplare.                                                                                                                                                                              

NATALIA E CANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora