Può succedere che un grande attore, cercato e richiesto da tutti rimanga coinvolto da uno sguardo casuale, dalla mano affusolata di una sconosciuta? Dalla percezione delle sensazioni di una semplice ragazza, incontrata per caso? Così ho immaginato l...
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Quella tempesta mediatica che si era abbattuta su Can, piano piano si andava placando, lasciando anche, tutto sommato, delle note positive. Quel gossip su di lui che si era allargato fino all'inverosimile, aveva lasciato una considerevole eco con il suo nome, così gli piovvero offerte e ospitate da tutte le emittenti, tv di stato, ditte varie per averlo come testimonial, proposte di scritture per film e sceneggiati. Insomma si ritrovò più noto, famoso e richiesto di quanto già non fosse. E, anche se questo era un fatto da cui poteva trarre vantaggi ai fini lavorativi, doveva cercare di mantenere sempre alta la guardia, affinché non gli venisse mai a mancare la stima del pubblico come persona, cosa che aveva compromesso e rischiato di perdere con la divulgazione di quelle foto e delle relative notizie pubblicate. La sua serietà e la sua correttezza non dovevano essere intaccate, ci teneva più che alla sua stessa carriera. Doveva salvaguardare la sua immagine di uomo perbene, di marito e di padre. Tornato da Istanbul dove aveva rivisto i suoi genitori e i suoi amici di sempre, Burak e Nazli, che lo avevano tanto supportato e aiutato a far luce sulla sua vita, resa buia e confusa da quell'esperienza improvvisa ed esasperante, si sentì più sollevato. Per prima cosa aveva aperto completamente la sua anima a Natalia, aveva chiarito con lei la sua posizione in tutta quella vicenda, ma solo dopo che si era guardato dentro e aveva trovato quelle risposte che gli confermavano ciò che realmente era, ciò che voleva e ciò che amava. Le ribadì che era lei la donna di cui lui aveva bisogno, quella che lui voleva davvero e che il suo amore era così grande e profondo, da renderlo capace di sacrificare tutto di sé. Natalia aveva veramente avuto paura di poterlo perdere questa volta, per la poca forza di lottare e reagire di Can. Lui aveva manifestato stanchezza, proprio quella che uccide i rapporti, non rabbia che, anche se in modo diverso, ti tiene al centro dei suoi pensieri e che, quando è sbollita, tutto torna come prima. Sapevano tutti e due che non dovevano perdere la sintonia che dal primo momento c'era stata tra loro e ridursi a parlare solo dei bambini o del lavoro, perché se fossero arrivati a questo, avrebbero potuto prendere atto ed affermare che la loro meravigliosa storia, era veramente finita. Non potevano ignorare nella loro vita insieme di avere illuminato le prospettive l'uno dell'atro. Ma c'era sempre più un problema ricorrente, la ragazza coinvolta nel gossip con Can, non aveva mai smentito nulla e, ogni qualvolta che lui era invitato a qualche ospitata o a rilasciare qualche intervista, citavano e invitavano anche lei. Pubblicamente li facevano apparire come una coppia e tutto ciò gli rendeva più difficile la sua esistenza reale. Con tutta la sua buona volontà, stavolta, Natalia non riusciva a mandare giù questo ingombrante e disgustoso boccone. E un giorno, dopo che in un programma televisivo li vide insieme e la donna parlava del loro primo incontro, sbottò con suo marito.- "Kral, vedi di risolvere questa questione, parlane col tuo manager, tutto questo non ti fa bene alla reputazione, né come attore né come uomo che vive con la sua famiglia. Prima o poi anch'io finirò col convincermi che il tuo posto è accanto a lei e che il suo è accanto a te. E' evidente da come ti guarda, come ti tiene la mano, come ammicca quando parla di te, quanto sia presa da te." -" Ma io non la incoraggio, non l'ho mai fatto! Il mio manager dice che in questo periodo e, particolarmente in questo momento, con tutti i progetti lavorativi in cui sarò coinvolto, è meglio continuare così. Lei può essersi fatta i suoi films mentali, ma a me non interessa. Questo aumenta la sua visibilità, sarà invitata in programmi, acquisterà più notorietà....Ma io non voglio lei, non l'ho mai voluta. Io voglio solo te, Nat, ti è chiaro? Lascia che vedano e che sentano tutto quello che fa e che dice. A breve inizierò la registrazione della mia nuova serie dove lei non entrerà, così come nei lavori successivi in cui sarò impegnato. Andrà per la sua strada e non se ne parlerà più. Avrà avuto solo questi momenti di gloria in più, associata al mio nome. Perché se di botto si vedesse lasciata da parte, potrebbe rilasciare dichiarazioni incontrollate che alimenterebbero ulteriori gossip e scandali e che potrebbero travolgermi ancora. Purtroppo sono caduto in questa trappola e ne devo subire le conseguenze. Intanto comincerò col rifiutare inviti per evitare di farci vedere insieme, una volta che la associano sempre a me." le rispose. Dovevano lavorare su di loro non solo come coppia, ma anche individualmente in modo da poter continuare ad essere serenamente e come sempre due corpi in un'anima. Non aggiunse altro e a Natalia bastò guardare i suoi sguardi e ascoltare i suoi silenzi per capire. In realtà non aveva potuto sopportare la vista del suo uomo tra le braccia di un'altra donna. Questo avrebbe significato accettare una situazione inconcepibile per lei. Quella ragazza aveva sempre cercato di dimostrare che sarebbe stata perfetta accanto a Can e, sorpresa dal tono serio e preoccupato di suo marito, lei alzò il viso e lo guardò. -"Voglio solo aiutarti" insistette lui. -"Ti conosco troppo bene, Nat. Sei preoccupata, in tensione... e ti capisco." Un brivido la attraversò tutta, quando gli rispose -" Incredibile! Sembra che non riesca a liberarsi di te, gli devi essere rimasto nella mente. Ti guarda sempre così intensamente..." Can non insistette. Capiva le sue reticenze. Non erano ancora usciti dal vortice di quel maledetto gossip e, con finta nonchalance, si mise a parlare d'altro e cominciò a coccolarla. Le accarezzò i soffici capelli corvini e avvicinò la testa alla sua guancia. -"Io sono felicemente sposato con la donna più bella del mondo, con colei che riassume e possiede tutto il mio amore, con l'unica senza la quale non vivo." La mise seduta a cavalcioni sulle sue gambe, poi si appoggiò allo schienale del divano e se la attirò di più a sé. La circondò con le braccia e poggiò le labbra sulla sua fronte. Solo allora la sentì più serena e rilassata. Lei gli fece scivolare una mano sul petto e il sangue gli bruciò nelle vene. Quel contatto gli fece scorrere calore in corpo, gli mise il fuoco addosso come nient'altro. Le infilò una mano fra i capelli, afferrando le morbide ciocche corvine, avvolgendole attorno alle sue dita e osservò i suoi occhi di velluto nero, socchiudersi alla sensazione di quella tenera carezza. Era prigioniera e alla sua mercé, e a Natalia questa posizione e il calore che la stava avvolgendo faceva piacere. Ne aveva bisogno, proprio come ne aveva bisogno lui. Le prese la bocca con le sue morbide e calde labbra. Poi prese lei fra le braccia e la portò nella loro camera. Lei lo sentì sospirare tra i suoi capelli. Le sue mani si posarono sui suoi fianchi, massaggiandoglieli delicatamente. Non bastava solo amarsi, necessitavano sempre quelle conferme con piccoli gesti spontanei per ravvivare sempre più la fiamma della loro unicità. Lo osservò mentre guardava al suo dito l'anello che le aveva regalato e poi sollevava la sua mano alla bocca e la baciava. Così premette le labbra sulla sua tempia e i suoi occhi diventarono incendiari, traboccanti di sensualità. Il respiro diventò veloce, il battito cardiaco quasi impazzito. La desiderava come un forsennato. Lei aprì e chiuse gli occhi più volte per combattere il fiume di lacrime che si sentiva salire. Inchiodò gli occhi a quelli di lui, in preda ad emozioni potenti e violentissime. - "Come ti senti, Nat ? Stai bene, ask?" le sussurrò. -" Dimmi come ti senti in questo momento, amore mio." -"Desiderata e amata, kral" gli rispose in un soffio. Lo amò con molto più trasporto di quanto lo avesse mai amato, si sentì finalmente più serena. Giurò a se stessa che non si sarebbe mai più preoccupata, anche senza avere idea di dove Can fosse o con chi potesse essere. Non aveva importanza. Sapeva di esserci lei nei suoi pensieri, nel suo cuore, nella sua anima. Sapeva che come lei, era stato ferito e aveva sofferto. Quel loro magnetismo causato dall'unione delle rispettive anime gemelle, tra Can e Natalia, era stato così fin dalla prima volta che si erano visti, attratti inesorabilmente l'uno dall'altra. Occhi estranei avrebbero potuto scambiare per attrazione fisica la potentissima corrente elettrica tra loro due, perché nessuno poteva immaginare che in realtà non potevano respirare l'uno senza l'altra. Ma loro lo sapevano bene e poco importava di ciò che potessero pensare gli altri. Quel rapporto unico e profondo apparteneva solo a loro. Can le sfiorò una guancia con le dita e le disse -" Sappi che quando non sei con me, stai sempre con me, per tutto il tempo, perché non c'è un solo istante in cui io non ti pensi. Mi possiedi, Nat, Ask ,ovunque io sia, qualunque cosa stia facendo, ti appartengo." Si abbandonò completamente alle sue carezze e lasciò che la scaldasse dentro e fuori. Aveva fiducia in Can, non riusciva ad immaginare che altre maldicenze e altri pettegolezzi potessero attentare alla loro vita di coppia, alla famiglia e a tutto ciò che, col suo uomo, avevano costruito. Tornarono ad amarsi e si fusero in un amplesso quasi disperato, ma sublime. Erano giunti alla giusta conclusione che se due persone erano legate da vero amore e riuscivano a comunicare in tutti i modi, non ci sarebbero stati motivi di rottura. Ma il disagio e la sofferenza di sua moglie non lo lasciava indifferente, gli faceva male fino all'inverosimile, non poteva aspettare passivamente, doveva fare qualcosa. Un flash lo illuminò immediatamente e pensò alla soluzione ottimale. Sarebbero tornati in Turchia e ci sarebbero rimasti fino a quando non si fossero completamente spente le fiamme di quel pettegolezzo che stava facendo così male alla sua vita. Lui, avendo molti contratti firmati e per rispettare gli impegni già presi, sarebbe venuto in Italia ogni qualvolta fosse stata necessaria la sua presenza, sempre in maniera molto discreta e riservata, per non essere come al solito bersaglio di foto e di assedi di fans. In questo modo, con la scusa della distanza, non avrebbe più accettato inviti e preso parte a nessuna ospitata e trasmissione in cui avrebbero continuato ad associare quella ragazza a lui. Lei da sola non sarebbe più stata invitata e il gran polverone sollevato si sarebbe placato, riportando tutto alla normalità. Fece questa proposta a Natalia che la trovò eccellente e risolutiva per l'increscioso strascico, già durato abbastanza, di quel maledetto gossip. -"Tutto ciò che ti riguarda, che ti ti tocca nel profondo, che ti può far stare male tocca il mio cuore, Ask, lo sai vero? " le disse. L'incoercibile unione e attrazione tra loro, da sempre esistita, era ancora intatta. Natalia chiuse gli occhi e si rivide precipitare ogni volta in quel mondo incantato dove non esisteva il tempo, ma solo il piacere dei sensi accesi dalla passione per il suo uomo, solo accanto al suo uomo. Nel giro di una settimana sarebbero partiti per Istanbul. Dovevano aspettare e speravano che le loro anime provate, insieme, riprendessero a farli volteggiare in quella loro unica danza tra eternità ed infinito. Natalia, ogni qualvolta chiudeva gli occhi, si rivedeva precipitare in quel mondo incantato dove non esisteva il tempo, ma solo il piacere di tutti i suoi sensi e le profonde sensazioni che le procuravano la passione e l'amore per il suo uomo. Era innegabile. Sia l'incoercibile unione tra loro che l'attrazione, da sempre esistite, erano ancora intatte. Soltanto lontani da tutti, chiusi nel loro Universo, riuscivano a sentirsi liberi, a vivere e a viversi. Continuavano ad amarsi dolcemente, anche con piccoli e spontanei gesti e appassionatamente, a dispetto di tutti quegli attentati mediatici, finché raggiungevano quell'estasi che li lasciava smarriti, spossati e senza fiato per parlare.
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