Parte 87 SEMPRE DI PIU' SEMPRE PIU' SU.

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"La vita ha 4 sensi: amare, soffrire, lottare e vincere. Chi ama soffre. Chi soffre lotta. Chi lotta vince. Ama molto, soffri poco, lotta tanto, vinci sempre."
(Oriana Fallaci)

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Aveva iniziato duri e pesanti allenamenti per adattare il suo corpo al nuovo personaggio che avrebbe dovuto interpretare

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Aveva iniziato duri e pesanti allenamenti per adattare il suo corpo al nuovo personaggio che avrebbe dovuto interpretare. Uscito dalla palestra, preferì fare due passi a piedi per stemperare il surriscaldamento del suo corpo dopo gli esercizi. Il suo pensiero volò subito a Natalia e sorrise a se stesso. Mentre percorreva il vialetto di un giardino pubblico, rivedeva come in un film, il loro primo incontro. Quando la guardò in tutta la sua bellezza, mentre il suo cervello incominciava ad apprezzarne l'intelligenza, la cultura, la dolcezza, la sensualità, l'armonia che riusciva ad esprimere. E l'aveva riconosciuta come l'altra sua ala, come quel pezzo mancante della sua anima. E da quel momento non riuscì più a togliersela dalla testa e dal cuore. Le era entrata dentro, era diventata una parte di sé...                                                                                                                        La luce del giorno non era del tutto scomparsa. Grosse nuvole azzurrate davano come pennellate di toni cromatici in contrasto al colore del fuoco sfumato del tramonto e, lo spettacolo che si presentava ai suoi occhi, sembrava circondarlo da un alone quasi magico, diventando il posto speciale per partorire i suoi più dolci pensieri. Respirò a pieni polmoni e sorrise ai suoi ricordi. Ma, nello stesso tempo, pensava a quanto doveva essere difficile stare al passo con lui e la sua carriera per sua moglie. L'essere sposati con un uomo di spettacolo e continuare ad esserlo, non era cosa semplice. Queste coppie erano sempre quelle a più alto rischio di divorzio. Vuoi perché l'attore si immedesimava completamente nel personaggio, fino ad innamorarsi della partner sulla scena, vuoi perché ci poteva scappare un flirt con qualcuna di quelle donne bellissime e provocanti, o semplicemente perché ogni volta il pubblico tendeva ad affibbiargli la partner del set come reale compagna anche nella vita privata.  E, queste insinuazioni, si infiltravano come tarli nei pensieri dei veri partner, fino a deteriorare un matrimonio, portandoli al divorzio. Era veramente un ambiente molto insidioso. E lui si compiaceva della fiducia incondizionata supportata dall'amore assoluto, come il loro, che riusciva a farli resistere uniti più che mai. In ogni caso Can, sebbene grandissimo professionista, attore instancabile, capace di seguire la sceneggiatura, sarebbe stato pronto a mollare tutto, pur di salvare il suo amore e la sua famiglia. Lui prima di ogni cosa era marito e padre, solo dopo diventava l'uomo che aveva dato un volto e una barba a personaggi amatissimi dal pubblico in ogni parte del mondo, capace di lasciare scaturire le emozioni dal momento, coinvolgendo partner scenici e cast . Fortunatamente lui e sua moglie avevano molte cose in comune, era questo il loro segreto. Si completavano, si amavano pazzamente e comunicavano, ma nonostante ciò, per fare funzionare sempre il loro matrimonio, tutti i giorni, scherzavano,  cercavano di divertirsi insieme e stavano con i loro figli. Non soltanto si amavano, ogni giorno, in qualche modo, ricreavano la magia di quando si erano appena innamorati.  Era quello il loro matrimonio il rinnovarsi ogni giorno, riscoprirsi e continuare a stupirsi a vicenda. Non aveva certo un'esistenza da avventuriero, non faceva uso di sostanze stupefacenti, amava gli sports e conduceva una vita sana, frequentando centri sportivi e palestre. Aveva una sola moglie, la sua Nat, e tre figli, Guven e Guldem di quasi quattro anni, Eraclea di quasi sette mesi e vivevano tutti insieme nella loro casa. La sua vita era ordinaria fuori dai riflettori, anche se lui la vedeva estremamente affascinante, grazie alla sua famiglia che riteneva composta da elementi straordinari. Appena aprì la porta la chiamò.  -" Nat, baby, ask..." Natalia udì la sua voce,  quella sua voce che aveva un sottofondo roco che le causava sempre una stretta allo stomaco e la emozionava, così gli andò incontro e si fiondò tra le sue braccia aperte pronte ad accoglierla. Un lungo abbraccio, un bacio infinito e iniziò la serata speciale di Natalia e Can che raggiunse l'apice quando il loro letto li accolse in una fusione di passione e di emozioni. Coscienti e fiduciosi dell'amore che li univa, erano convinti che tutto tra loro sarebbe andato sempre bene. Lei sapeva che lo avrebbe seguito ovunque l'avesse portata. Non aveva bisogno del suo permesso, nonostante l'avesse sempre consultata e coinvolta in tutte le sue scelte. Non sapeva cosa il futuro le avesse riservato, ma una sensazione del suo cuore la faceva stare tranquilla, perché, comunque sarebbe andata tra loro, sarebbe rimasta l'eco di un amore esageratamente smisurato e totalizzante. Si susseguirono gli eventi mondani a cui erano obbligati a partecipare e, quello in particolare della presentazione del nuovo film, già interpretato, più di quarant'anni prima, da un'icona mondiale del cinema. C'era un mito con cui concorrere e l'impegno sarebbe stato notevole per mantenere alto il personaggio con la sua interpretazione. Ma Can era all'altezza della situazione, avrebbe saputo cosa fare e come fare, con la sua mania del perfezionismo, col suo senso del dovere e con tutto l'impegno fisico e psichico.                                     Era quella la sostanza di un matrimonio la tenacia, la forza di sopportare la quotidianità e la condivisione della vita. Pronti per recarsi all'importante evento, si fermarono in corridoio per salutare i bambini. Dopo averla guardata dall'alto in basso gli occhi di Can si fermarono in quelli di lei. Aprì appena le labbra prima di commentare, -" Sei mozzafiato". Lei arrossì e lasciò che lui si avvicinasse. Portò il viso al suo e posò le labbra sulle sue. Al termine della cena Natalia lo guardò alzarsi tra gli applausi e recarsi sul palco. Lo osservò avvicinarsi al microfono, senza poter fare a meno di ammirare i suoi eleganti movimenti maschi e il suo aspetto favoloso. Era come se attirasse attenzione e rispetto a ogni passo, il che era un po' strano, visto il suo modo di camminare disinvolto e calmo. Aveva un aspetto impeccabile, contenuto e naturalmente potente.  Can era un oratore magnifico, il suo tono era coinvolgente. Ma furono l'argomento, che  toccava così da vicino la più che nota trama della serie e le profusioni di rispetto e ammirazione verso l'attore che l'aveva preceduto, con il suo modo appassionato e a volte emozionato di parlarne, ad emozionare la maggior parte dei presenti. Il pubblico era rapito. Quando finì, tutti si alzarono e applaudirono, cogliendolo di sorpresa. Ci fu una vera e propria standing ovation e, nel brusio della sala, Natalia colse i complimenti sussurrati a mezza voce, tutti meritati. -"Lei è una donna fortunata." si sentì dire da una bionda piuttosto carina che non riusciva a celare la sua invidia. Doveva avere una quarantina d'anni e sembrava sbavasse ad ogni sorriso del suo uomo. Gli ospiti cominciarono ad alzarsi dai tavoli e ad allontanarsi. Stava per prendere la sua pochette e prepararsi a uscire dalla sala, quando un uomo la raggiunse. Le chiese se volesse ballare, ma Can era già accanto a loro. -"Nat, vieni, balliamo, ask". Non era una domanda. L'uomo si ritirò con un inchino e lo sguardo intenso e stizzito rivolto a suo marito. Lui non riuscì a trattenersi dal ridere e, la sua risata vellutata e profonda fece girare molte teste a portata d'orecchio. Diede un bacio veloce e leggero sulle labbra di sua moglie, come a voler marcare quella donna che apparteneva solo a lui e,  insieme, si avviarono verso la pista da ballo. Allora Can la attirò a sé e si lanciarono nella danza di quel tango nel modo in cui affrontava ogni cosa, con dominante sicurezza. Furono lo spettacolo più bello ed intrigante della serata per tutti i presenti. La cerimonia di presentazione del suo nuovo lavoro si era conclusa alla grande. Tutte le maggiori testate giornalistiche il giorno dopo avrebbero parlato di Can Yaman come nuova icona del cinema mondiale. Si accomiatarono, lasciando dietro di loro sguardi di ammirazione, gelosia e invidia. Ma a loro  non importava, erano abituati a questo genere di reazione, così tornarono a casa. Appena varcata la soglia della loro abitazione, lui la abbracciò e la strinse al petto. Camminarono così, senza guardare. L'istinto li aveva guidati dentro la loro camera e dritti sopra il letto. Lui continuava a tenerla tra le braccia, poi la girò, fino ad averla di fronte e i suoi occhi assunsero un'ombra più profonda, evidenziando quella familiare misteriosa luce che aveva contribuito a farla innamorare. Le sfiorò con le dita il labbro inferiore, i suoi polpastrelli ruvidi e morbidi, ebbero un tocco gentile. Si chinò più vicino a lei, il suo fiato si scontrò con il viso di sua moglie e ogni respiro fu come un bacio, soave, dolce e anche pericoloso. Dopo quello che avevano passato erano ancora lì, più innamorati e più uniti che mai. Can inclinò leggermente la testa di lato, affondò le dita tra i capelli di Natalia e le loro labbra si toccarono, mentre nei loro occhi chiusi per l'abbandono, passavano immagini paradisiache, circondate da lampi di luce. Ogni parte del loro corpo emetteva scintille. Dopo si sedette sul bordo del letto e le spostò i capelli dalla fronte. La sua espressione era dolce, il suo sorriso pieno di calore e tenerezza.              Il giorno successivo Can doveva recarsi in palestra per i consueti allenamenti e Natalia espresse il desiderio di andare con lui. Felice di quella proposta, la incoraggiò tanto e le suggerì di fare acquisti in un negozio di abbigliamento e di accessori sportivi moto ben assortito, dove lui solitamente si serviva. Prima di andare in palestra con suo marito, seguì il suo consiglio, fece i suoi acquisti e  li mise nella sua sportsac. Entrarono insieme e si avviarono verso gli spogliatoi, maschile e femminile, separati da un corridoio. Can finì prima di cambiarsi e Natalia, dopo aver indossato la sua mise sportiva, lo trovò ad aspettarla nel corridoio. Indossava un paio di pantaloncini al ginocchio e una canotta, ma la fissava con un'espressione seria. Staccandosi dalla parete alla quale era appoggiato, le si avvicinò e le girò intorno, col passo quasi felino di quelle sue gambe toniche e muscolose, perfettamente proporzionate ai fianchi e alla vita snella. Aprì le braccia, con i suoi bicipiti scolpiti e gli avambracci solcati dalle grosse vene e, scuotendo la testa, le fece cadere fino a toccarsi con le mani le cosce. Si era legato con un elastico i capelli sulla nuca, mettendo in mostra il collo, i muscoli del trapezio e i lineamenti del volto. -"Nat, ask, cosa ti sei messa?" le chiese, -"Vestiti. Sei praticamente nuda." - "Pensavo ti piacesse...questo completino fitness", rispose lei, sorridendo. Il piccolo top e i bermuda rosa cipria e attillati fasciavano perfettamente le forme di Natalia e poi, il colore così simile alla sua pelle, dava a Can l'impressione che non fosse coperta da nessun indumento. -"Mi piaci nuda in privato, baby, solo per me, ask" borbottò lui. -" Verrò io con te ogni volta che vorrai andare in palestra. E sai che ti dico? Cambiati almeno quel top e facciamola finita." E con dolcezza, ma con un sorriso tirato, la riaccompagnò nello spogliatoio. La abbracciò prima che entrasse, per rassicurarla, perché...no, non era arrabbiato, solo un po'....infastidito, forse. Ma subito era passato. La sua espressione era dolce, il suo sguardo pieno di calore e tenerezza. Tra le sue braccia. Era lì che voleva che stesse, più che in qualsiasi altro posto. Le diede un bacio sulla testa e la lasciò per cambiarsi il top. Ognuno, poi, fece i propri esercizi, ma senza mai perdersi di vista e scambiarsi qualche sorriso. Quando finirono decisero di fare la doccia a casa. L'avrebbero fatta insieme. Sotto il getto dell'acqua le loro bocche schiuse scivolarono l'una sull'altra, in un movimento via via sempre più frenetico, mentre i loro corpi e  le loro anime vorticavano in una danza unica, bellissima e sensuale. Natalia appoggiò le braccia sulle spalle di Can, nascondendo la sua faccia contro il suo collo, mentre sentiva le ginocchia cedere. I suoi sensi furono travolti dal calore del suo kral, dalla durezza dei suoi muscoli e dalla sensazione delle sue carezze. Era circondata da lui, completa con lui, deliziosamente posseduta, in ogni modo, da lui.  

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NATALIA E CANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora