"Stavo meravigliosamente bene e il mondo intero mi si apriva davanti perché non avevo sogni. Li stavo vivendo con lei"
(Jack Kerouac)
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Nelle isole greche i paesaggi, così come le realtà, erano simili tra loro, a parte Santorini, con le sue stradine panoramiche che davano sulla Caldera, il vulcano visibile dai paesini di Oia, Fira o Imerovigli e, dove si poteva partecipare allo spettacolo teatrale interattivo che simulava un matrimonio greco, nel quale gli spettatori rappresentavano gli invitati al matrimonio. Nello spettacolo si mangiava, si ballava e si cantava insieme agli attori, come nelle antiche rappresentazioni delle tragedie e delle commedie nei teatri dell'antica Grecia, dove il pubblico interagiva con gli artisti, tramite il coro. Mare meraviglioso, bellissime spiagge più o meno attrezzate, coste sabbiose o con scogliere e capolavori di artistiche costruzioni antiche che trasudavano la grande storia greca. I paesini sembravano cartoline illustrate, un insieme di piccole stradine dove perdersi in lunghe passeggiate, in mezzo a case bianche e blu, con le fughe tra le pietre che componevano le strade dipinte di bianco, di una perfezione straordinaria. Talvolta era presente il Meltemi, quel vento secco che accarezza le isole Egee. Si popolavano da maggio ad ottobre di turisti, provenienti da ogni parte del mondo, per ammirare quelle eterne bellezze, baciate dal mare, carezzate dal vento, scaldate dal sole e rinfrescate da verdi pinete. Ma, durante gli altri mesi, vi risiedevano poche persone, per lo più donne, che vedevano sfilare le loro vite, sempre uguali, in attesa di sporadici incontri con mariti, figli, padri, fratelli che, con il passare del tempo diventavano per loro quasi sconosciuti. La maggior parte dei loro uomini, era imbarcata per mesi sui mercantili in giro per il mondo. Natalia e Can si intristirono per la vita di quelle donne, come potevano vivere sempre lontane dai loro cari? Loro non avrebbero resistito. Si guardarono negli occhi e si presero le mani, intrecciando le loro dita. Il toccarsi era il senso del loro stare insieme... Con i sussurri, con una stretta di labbra, col primo pensiero del mattino... Sfiorarsi era la loro vita. Non c'era cosa più bella di quando, in mezzo alla gente, facevano l'amore con gli occhi e si baciavano profondamente con gli sguardi, sempre con un contatto fisico, anche lieve. Avevano deciso d'impiegare insieme il bene più prezioso, il tempo, per realizzare ciò che per loro era importante. Un periodo della loro vita serena, vera, sacra, lontana dai riflettori, perché, particolarmente per Can, la famiglia e la casa erano sacri e dovevano rimanere inviolabili. Rappresentavano quel tempio custode della sua vita di uomo, marito devoto ed innamorato e padre amorevole e attento. Stavano vivendo con pienezza momenti magici e, col sorriso, quello che proviene solo dall'anima, avevano ammirato radiose albe e tramonti infuocati, il volo di stormi di uccelli, respirato a pieni polmoni le onde del mare nelle giornate ventose. Si erano fermati in silenzio per osservare come pian piano si placassero, lasciando quell'acqua uno specchio azzurro con una miriade di piccoli bagliori argentei. Si compiacevano della graduale autonomia acquisita dai loro figli che mostravano di essere cresciuti. Sapevano quanto il tempo fosse un elemento fondamentale e non volevano viverlo passivamente, non volevano farselo scivolare tra le mani come sabbia, ma lo avrebbero tenuto stretto per goderne con pienezza ogni istante, percorrendo strade nuove, momenti intimi e unici, assaporando la vita non pubblica, in ogni suo attimo. In loro traspariva la voglia di perseguire ciò che ritenevano veramente importante.
NATALIA:
"Can ha da sempre in sé radici ed ali. Nonostante sia molto rispettoso delle proprie origini e ami profondamente la sua terra, si protende verso il futuro, è aperto a ogni novità e a qualsiasi nuova esperienza. Non si è tirato indietro quando ci siamo ritrovati attratti, provenienti da due mondi e due culture così diversi. E tutto è nato così, naturalmente.... Si è trattato di quella rara alchimia che fonde insieme corpo, cuore e mente. E alla fine ci siamo lasciati andare entrambi nella reciproca meraviglia di esserci trovati. La nostra intimità è cresciuta a un ritmo rapidissimo, perché siamo a conoscenza delle debolezze e dei punti di forza di ognuno. A dire il vero, non parliamo molto delle prime, dedicandoci anzi a esaltare le nostre doti. Trascorriamo le giornate a fare l'amore, ad esplorare isolette deserte e a visitarne altre, mentre, durante la navigazione, io me ne sto a leggere con la testa appoggiata sulle sue gambe, finalmente rilassata. La nostra attrazione fisica continua come i primi giorni, va di pari passo con il nostro amarci profondamente, scaturendo nell'appetito insaziabile dell'uno e dell'altro. Insieme a lui, con la mia famiglia al seguito, sul questo mare magico, ho la sensazione di vivere fuori dal tempo. Non ho bisogno di nulla, se non di noi stessi. Basta solo sfiorarsi, pelle contro pelle e una scarica elettrica nasce da quel contatto, irradiandosi nel corpo e fermandosi sul cuore. Ringrazio sempre Dio per avermi riservato Can. Lui mi ha fatto credere nelle mie idee, mi ha dato la forza di abbattere le opinioni e gli ostacoli presenti nella mia vita, è quell'uomo meraviglioso che mi aiuta a bilanciare il mio mondo, che non è perfetto, ma cerca di esserlo per me, per i nostri figli, che lavora sodo, che ci fa ridere, che ha pianto con me, che è il mio migliore amico. Il mio amore immenso.
CAN:
"Ormai è prassi ordinaria, ad ogni approdo, al mio –" Pronta, ask? Scendiamo, baby?" si avvicina a me e mi bacia lungamente sulla bocca.
Usciamo abbracciati e ogni due o tre passi ci fermiamo e ci baciamo con trasporto. Non fa alcuna obiezione quando le mie mani si infilano sotto i suoi indumenti per avere quel contatto fisico di pelle contro pelle, che mi fonde con lei, che non mi basta mai. Le fa piacere e me lo dimostra. Basta solo sfiorarsi e, quel tocco, scatena turbamenti e sensazioni di desiderio inimmaginabili che mi coinvolgono e scombussolano, accelerando i battiti del mio cuore. Sono pazzo d'amore per la mia donna. Con lei tutto ciò che mi opprime scompare, divento impaziente, anche durante le piccole attese prima di poter trascorrere del tempo insieme, non vedo l'ora di averla vicina. Divento capace di mettermi da parte per lei perché desidero la sua felicità. Io la adoro, l'amo non perché si trucca, perché lei è perfetta... L'amo e basta, mi innamoro sempre più, per come mi fa sentire, ogni mattina quando la vedo addormentata accanto a me e ogni sera quando si accoccola tra le mie braccia per dormire, quando mi bacia e mi sorride o mi fissa con uno sguardo serio, anche quando litighiamo. Il suo odore mi alimenta, non per l'aroma in sé, bensì per la sensazione che mi fa percepire la mia donna, l'altra parte di me, non tanto una fragranza, seppur buonissima che possa cogliere sensorialmente il mio olfatto, è il suo odore che percepisco anche se non è vicino a me, con la mente e che mi fonde con lei ancora e ancora, sempre di più, fino a sentirlo mio, in me, sulla mia pelle. Vivo sempre con la sensazione di lei. Lei è lei e, insieme, ci guardiamo ancora come il primo giorno, sentiamo ancora i brividi, con un tocco, con una carezza, con un bacio. Devo sentirla fisicamente vicina, è come un'esigenza vitale per me, altrimenti non riesco ad essere lucido. Non devo lasciare la sua mano e lei deve tenere la mia. Per lei, amo il fatto che quasi ogni mattina, appena vado a lavorare, sento quell'angoscia al pensiero di dover starle lontano, anche se per alcune ore. E amo anche che il tempo non ha fatto abituare il suo cuore al mio rientro, si emoziona ancora, sempre... e mi riceve con il sorriso più luminoso, preceduta dai bambini che corrono ad abbracciarmi. Questi siamo noi, amanti, complici, innamorati e genitori.°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
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NATALIA E CAN
RomancePuò succedere che un grande attore, cercato e richiesto da tutti rimanga coinvolto da uno sguardo casuale, dalla mano affusolata di una sconosciuta? Dalla percezione delle sensazioni di una semplice ragazza, incontrata per caso? Così ho immaginato l...