Può succedere che un grande attore, cercato e richiesto da tutti rimanga coinvolto da uno sguardo casuale, dalla mano affusolata di una sconosciuta? Dalla percezione delle sensazioni di una semplice ragazza, incontrata per caso? Così ho immaginato l...
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Non era stato facile prendere sonno per Natalia. Dopo aver vissuto quella serata, a dir poco unica ed imprevista e aver ricevuto quel semplice messaggio" Dormi?"a conclusione.... Era molto contenta di aver conosciuto questo posto dove aveva consumato cibo stupefacente in compagnia di una persona speciale. Non avrebbe mai osato immaginare di mettere insieme la praticità del mangiare il panino ed il gusto del pesce migliore. Proprio alcuni giorni prima l'aveva stuzzicata l'idea di un panino "particolare"e, senza volerlo, aveva trovato quello che cercava. Ma, piacere del cibo a parte, non avrebbe mai dimenticato quel tardo pomeriggio e quella "cena". Nonostante si fosse messa a letto quasi subito, continuava a girarsi e rigirarsi, a coprirsi e a scoprirsi, senza rendersene conto, facendo scivolare le coperte ora da un lato, ora dall'altro. Prese il cellulare e riguardò quel messaggio a cui pensò di rispondere "Non ancora, ma ci sto provando. Grazie ancora per la bella serata. Buonanotte." Ricevette in risposta una faccina sorridente e il segno di ok. Spense la piccola lampada che aveva acceso per poter scrivere e provò, per l'ennesima volta, a chiudere gli occhi. Tirò molto tardi prima che il sonno avesse la sua vittoria. Si svegliò e non riuscì subito a capire se aveva sognato o era stato tutto reale. Intontita, guardò l'ora sul display del suo cellulare e, a bocca aperta vide che era mezzogiorno. Saltò giù dal letto e volò in bagno per una doccia. Il getto dell'acqua la svegliò completamente e ripercorse con più lucidità quello che aveva vissuto la sera prima. Il paragone tra Can e suo padre le si piazzò prepotentemente nella mente. Non era nemmeno arrivata in camera sua che lui già si informava, l'aveva contattata, mentre con suo padre, pur vivendo nella stessa casa, praticamente non si vedevano, vuoi per gli orari o per impegni vari.... ma no, non poteva giustificarlo, la verità era una sola, non gliene importava niente di lei. Si rese conto di essere stata avventata nel prendere la decisione di raggiungerlo e ne era pentita. Era sempre sola e il suo disinteresse la feriva ancor più dell'assillo di sua madre, che in un certo senso adesso le mancava un po'. Pensò che se non avesse trovato un lavoro poteva sempre tornare da lei che non aspettava altro, ma non avrebbe voluto farlo, non se la sentiva proprio di subire quei continui controlli, quel suo continuo fiato sul collo e quelle innumerevoli raccomandazioni ogni qualvolta doveva fare qualcosa. Purtroppo aveva due genitori agli eccessi, l'uno completamente all'opposto dell'altro. E come sempre, prese atto di essere comunque sola. Ripensò a quell'incontro casuale della sera precedente e, sorridendo la ripercorse nei suoi pensieri. Si era fatta un'idea di Can, gradevole, garbato, disponibile, sensibile. Semplice e schietto, bellezza e fascino a parte, concluse tra sé, magnifica compagnia. L'aveva assecondata nel voler tornare alla spiaggia, l'aveva ascoltata, le aveva raccontato qualcosa di sé, l'aveva fatta svagare, distogliendola dai sui confusi pensieri e l'aveva fatta ridere. Si sorprese riflessa allo specchio del bagno, mentre si asciugava i capelli, sorridente. Che strano, per la prima volta dopo tanto tempo riusciva a sorridere ai suoi pensieri."Tutto questo é quasi troppo per me" pensò-" Figuriamoci se uno del calibro di Can può stare dietro a me, con le mie fisime e i miei problemi, è stato solo gentile, ma non lo rivedrò facilmente. Lui vivrà la sua vita e io la mia. Incontrarlo, però, é stato bello. In ogni caso è successo tutto veramente, sono sveglia e sicura di non averlo sognato." Uscì dal bagno e andò a vestirsi. Il suono di un messaggio in arrivo la distolse dal suo pensare.
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