"Ragazzi svegliatevi, farete tardi a scuola" apro gli occhi, mi scoppia la testa, mi volto dall'altra parte cercando di ignorarla.
"Drew" mi chiama qualcuno, in questo momento voglio solo dormire "mh" rispondo assonnato
"alzati" scosto le coperte con ancora gli occhi chiusi e svogliatamente mi alzo dal letto, apro gli occhi per poi ritrovarmi mag e Micol che mi fissano.
"Ti ho fatto una foto stanotte, è da incorniciare"
"che cosa inquietante"
"sei venuta da dio con la bava alla bocca" Micol scoppia a ridere e mag mi manda a fanculo.
Vado in bagno e mi faccio una doccia lunga un'eternità, per poi vestirmi e uscire con ancora i capelli bagnati.
Vado in cucina dove trovo mia sorella am che mangia insieme a Micol e Mag.
"Giorno drew" "giorno" mia madre mi guarda, ha la faccia di chi vorrebbe farmi la ramanzina ma in questo momento non mi va proprio di sentirla parlare, così le faccio cenno di no con la testa e mi siedo a tavola "in cucina c'è un'aspirina prendila" annuisco continuando a mangiare la brioche, sembra che voglia scordarsi delle parole che ha detto ieri sera, peccato che io non me le sia scordate.
Proprio per un cazzo e ripensare a quello che ha detto mi fa sentire più in colpa più del dovuto.
"Il preside mi ha chiamato, ha detto che dovrai stare in punizione" "si, lo so" rispondo atono, la verità è che sono stato talmente tanto in punizione che so benissimo che se esco prima non se ne accorgerà nessuno.
"Come sta andando l'anno a voi?" dice riferendosi alle ragazze "bene Helen, ho dei buoni risultati quest'anno" "dovresti dare una mano a drew, ha una media molto bassa" stringo la tazza di caffè che ho fra le mani "siamo solo a inizio anno, vedrà che se la caverà" mi difende mag "mamma, Drew è intelligente non ha bisogno che qualcuno lo aiuti" "possibile che finiamo sempre per parlare di scuola? mi sono rotto il cazzo piuttosto parlate di gossip ma cambiate argomento" sbraito, sono già stressato di mio se poi ci si mette anche mia madre non è il massimo.
Lei sospira e abbassa la testa continuando a mangiare, sono davvero stanco di parlare delle solite cose e finire per litigare sempre.
Micol si schiarisce la voce, arrossisce, probabilmente si chiederà cosa ci fa qua, mi alzo da tavola e sparecchio "am vuoi che accompagno anche te a scuola?" annuisce e prende lo zaino "ciao mamma ci vediamo oggi pomeriggio" la saluta "andiamo?" dico a Mag e Micol, in contemporanea si alzano e salutano mia madre per poi aprire la porta e uscire di casa.
Apro la macchina e le faccio salire
" drew tra tre giorni è il nostro compleanno" "ah si, mh che vuoi fare?" "non lo so, la mamma ha detto che la sera possiamo fare quello che vogliamo ma che la mattina e il pomeriggio ci sono i nonni e gli zii a casa, quindi dobbiamo fare qualcosa di sera" sbuffo " devono proprio venire?" "si, la mamma li ha invitati" "ti va bene se facciamo qualcosa al laghetto? inviatiamo un pó di persone, prendiamo da bere"
"si sarebbe bello, non vado al laghetto da un sacco di tempo" annuisco, io e am andavamo sempre al laghetto da piccoli, col tempo abbiamo iniziato a portare anche Liam e Mag e tutto ciò è diventato una tradizione.
Non andiamo al laghetto da anni, non so perché forse per le cose che sono successe abbiamo messo da parte la tradizione, ma mia sorella era felice quando andava lì quindi mi sembrava una buona idea.
Arrivati a scuola faccio scendere le ragazze e ci dirigiamo assieme difianco a Liam
"Che si dice?"
"nulla di che" rispondo io "Liam tra 3 giorni è il nostro compleanno e abbiamo deciso di farlo al lago, vieni?"chiede mia sorella "certo,devo portare qualcosa?" "porta da bere" rispondo, annuisce per poi passarmi la sua sigaretta, la prendo e faccio due tiri, aspettiamo il suono della campanella per poi entrare, sinceramente in questo momento non ho voglia di fare matematica.
Mi giro verso Micol l'unica che ha matematica con me "ti va di saltare?" "ma se ci beccano - " "tu vuoi venire?" annuisce per poi seguirmi verso la mia macchina "dove andiamo?" "dove vorresti andare?" "non ho visitato molto Los Angeles" "mi stai dicendo che non hai ancora visto il mare?" "non ancora" "rimediamo subito" dico partendo verso la spiaggia .Scendiamo dalla macchina e la faccio sedere sulla sabbia, non c'è nessuno se non alcune persone che portano i figli qua, lei li fissa e sorride malinconica "Tutto bene?"
"mio padre mi portava sempre al mare, amavo andarci insieme a lui, passevamo intere giornate a ascoltare le onde e lui nel mentre mi leggeva sempre un libro" la guardo, sorride "cazzo tuo padre deve essere un gran uomo" "lo è" la guardo e capisco che non c'è da dire altro, ho un pó intuito la situazione, ma me ne sto zitto "anche a me piace il mare, soprattutto quando è vuoto" "ti piace stare da solo?" "ha incominciato a piacermi tempo fa, non ero così una volta" "e com'eri? un ragazzo simpatico che sorride sempre e che non era stronzo?" "ti allarghi troppo, ero meno stronzo di ora" lei sorride,mi alzo e mi tolgo la maglia "che fai?" "il bagno, vieni?" tolgo i jeans e mi butto in acqua "è fredda?" "tiepida" si spoglia anche lei.
La guardo per troppo tempo "la mia faccia è qua" è arrossita "so benissimo dov'è la tua faccia" gnigno, lei si butta in acqua e risale difronte a me, mi sorride "il tuo ragazzo non sarà contento che sei come me" lei mi fissa perplessa "quale ragazzo?" ora sono io quello che la guarda perplesso, come fa una ragazza come lei a essere libera?
"perché hai pensato che avessi il ragazzo?"
"perché una ragazza come te non può essere libera" la guardo, i capelli appiccicati al viso.
lei come da routine arrossisce "dai vieni ti faccio fare un giro per i negozi" le dó la mia maglia quando mi rendo conto che è praticamente nuda, mi infilo i jeans e a petto nudo mi dirigo verso il piccolo bar.
Mi volto per vedere se mi sta seguendo e noto che mi sta guardando "la mia faccia è qua" mi prendo beffa di lei, mi piace pigliarla per il culo, arrossisce per la millesima volta oggi e poi mi segue al bar.
"Cosa vuoi?"
"un frappè alla fragola" annuisce e chiamo il barista "un frappè alla fragola e una birra" chiedo, lei mi fissa con lo sguardo corrucciato "bevi di prima mattina?" "ormai è mezzogiorno mic" accenna un sorriso e poi guarda l'orologio sulla parete in legno del bar, la fisso con aria divertita mentre è impanicata per aver saltato praticamente un giorno di scuola.
"Non c'è niente da ridere, probabilmente mia zia mi ucciderà" inizia a gesticolare "tranquilla, ti porto a casa in tempo così sembrerà che sei andata a scuola" si calma un'attimo e inizia a bere quel frappè.
"Sembra schifoso, probabilmente sa di antibiotico alla fragola" lei mi guarda interrogativa "è buonissimo, senti" dice passandomi il bicchiere, porto la cannuccia alle labbra e ne bevo un sorso, strizzo gli occhi e faccio una faccia schifata "fa schifo come pensavo" "ma cosa dici, è buonissimo" "preferisco la mia birra" alza gli occhi al cielo e continua a bere quella cosa schifosa.Verso l'una del pomeriggio ci avviamo verso la macchina per portarla a casa.
"Devi dirmi la via, sennò non so dove andare" le rispondo ovvio, lei annuisce per poi dirmi l'indirizzo.Arriviamo a casa sua, cazzo è una villa enorme "tieni pure la maglia, me la ridai poi" annuisce per poi dire "mi sono divertita oggi" "in mia compagnia è impossibile annoiarsi" le faccio l'occhiolino, lei alza gli occhi al cielo.
"Vuoi entrare? ti presto qualcosa"
annuisco, mi fa entrare per poi urlare "zia, sono a casa" dalla cucina esce una donna sulla quarantina con i capelli castani, ci fissa stranita "che hai combinato?" "nulla dopo scuola sono andata al mare con Andrew, è un'amico di Maggie " lei mi squadra per poi sorridere "sono Meredith la zia di Micol" dice porgendomi la mano "Andrew" "vabene gli presto qualcosa" sua zia annuisce per poi tornare in cucina, mi fa salire le scale e entra in una stanza, che presumo sia la sua, è azzurra e ha i mobili bianchi, cerca nell'armadio una maglia che mi entri per poi passarmene una nera con delle scritte "non avevo notato che avevi un tatuaggio" mi giro, infilo la maglia "non ne ho solo uno" "ho notato che ne hai molti" " cosa significano?" "sei troppo curiosa per essere una ragazzina timida" mi giro apro la porta e scendo le scale insieme a lei "risponderai mai a una mia domanda?" alzo le spalle e lei sbuffa, sulla porta saluto sua zia e lei "vuoi rimanere a cena?" "no stia tranquilla devo andare a casa, ci si vede domani" dico uscendo e entrando in macchina.
Chiamo mag
"Mag ho bisogno di una mano, devo fare il regalo di compleanno a am ma non so che regalargli"
"arriviamo in tuo soccorso" urla "Liam è con te?"
"si, ti aspettiamo a casa mia muoviti"Stiamo girando per tutto il centro commerciale ma non abbiamo ancora trovato nulla, a un certo punto Mag ci trascina verso un negozio di intimo
"non comprerò un completo intimo a mia sorella"
"no infatti questo è il mio regalo" la guardo male
"cosa dovrebbe significare?" "dovrebbe significare un dacci dentro" "che schifo, usciamo da qua" "a me piace quello" dice Liam, mi giro verso di lui "Liam se non vuoi che ti spacco la faccia ti conviene stare zitto" lui alza le mani in segno di resa.
"Eddai drew, prima o poi tua sorella avrà il ragazzo " mi sale la nausea solo a pensarci.
Sospiro esasperato" preferirei regalargli un cane che un completo intimo" cazzo, ci guardiamo tutti e tre in contemporanea "tua sorella ama i cani e ne ha sempre voluto uno" dice Liam "mia madre mi ammazzerà" sono convinto che a mia sorella piacerebbe come regalo ma sono anche convinto che mia madre non apprezzerà, e forse proprio per questo me ne sbatto il cazzo.
Questo è il regalo per am e al momento mi sembra migliore di un completino intimo.
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nel modo in cui brillano le stelle
ChickLitCi si sofferma sempre a pensare al futuro, al domani e a cosa accadrà. A pensare a quando e a come conosceremo l'anima gemella. Cosa sarà di noi fra anni, mesi, giorni. Ci soffermiamo talmente tanto su tutto questo che non pensiamo al momento che...