Guardo la ragazzina che si è seduta affianco a me
"ciao bellissima" arrossisce "sei chiaramente fatto" alzo le spalle "chiaramente" sorride, il suo sorriso mi piace troppo e non so se questo è positivo "penso che sia ora di scendere tua madre ci chiama da tempo" "se Andrew e Daniel scendono in questo stato mia madre li scoprirà" sbuffo "Daniel" strilla mia sorella, comincio a ridere quando le scompiglio i capelli "ho del collirio, mettetelo e magari cercate di cambiare il vostro odore sapete di erba" mi alzo e vado in bagno, tolgo la maglia perché so che puzza di fumo, mi guardo allo specchio, mi volto guardando la ragazzina "emh" si schiarisce la voce "siediti ti metto il collirio" "lo metto da solo" "probabilmente la tua lucidità in questo momento è andata a quel paese perciò a meno che non vuoi cavarti un occhio faccio io" "si ma tu attenta a non sbavarci sopra" sbuffo e io ghigno "sai hai ragione" dico mentre cerca di mettere quel coso nel mio occhio "la mia lucidità è andata a puttane" "non ho detto proprio così" "è uguale" sbuffa ma so che è divertita dalla situazione, la faccio mettere a cavalcioni su di me, sono seduto sul cesso e lui sopra di me, la cosa mi piace molto "dicevo, la mia lucidità è andata a puttane quindi se io faccio una cosa è perché non sono lucido" mi guarda confusa "che intenzioni hai?" "sai ho sempre preferito andare ai fatti o come si dice" "andare al sodo?" "si quello" "questo dimostra il tuo essere lucido" sorrido per poi avvicinarla a me, le sue labbra sono a un centrimetro dalle mie "non credo sia una buona idea" "e perché no?" "sei fatto" "e quindi?" "tu mi baceresti se fossi ubriaca?" alzo le spalle "dipende" "io non ti bacio da fatto" "e perché no? che io sia fatto o no limonare con te mi piace perciò non mi fai un torto e poi, lo voglio fare io" "e se io non volessi?" "se tu non volessi ti saresti spostata da sopra di me, se tu non volessi non ti sfiorerei nemmeno" la guardo seria, sorride "si forse non è il mio caso" "quindi che fai? approfitti o no della situazione?" "approfitto" si butta sulle mie labbra e io ricambio, le metto le mani sui fianchi e le tocco la maglia, mi metto le mani nei capelli e me li tira leggermente, il sapore delle sue labbra mi era mancato, mi toglie la maglia e faccio lo stesso con lei, passo al collo e lo mordo, continua a toccarmi i capelli, passo una mano sulla sua pancia piatta, mi stacco e la osservo, cazzo se è bella, affondo la faccia nel suo collo che ha il suo profumo, lo bacio e lo mordo, mi fermo quando mi rendo conto di quello che stiamo facendo "aspetta" "cosa c'è" "non voglio" "cosa?" "non voglio che la tua prima volta sia nel bagno di maggie, insomma almeno per te deve essere bello, credo" mi guarda "si anche se sono parecchio tentato" sorride, mi bacia e cerca la sua maglia e se la mette "ti è tornata la lucidità" "sono meno lucido di prima" ride "ok, tutto apposto?" "mi stai chiedendo se sembra che stavi per scopare con me nel bagno?" "esatto" "si, è devo dire che il tuo collo è venuto bene" gli faccio l'occhiolino "anche il tuo non è male dai" la guardo e corro allo specchio "porca troia ragazzina questo è essere cannibali" la guardo malissimo sorride e esce dal bagno scendendo le scale "oh ma deve ci eravate cacciati" "oh, scusate ma Andrew aveva male all'occhio e ho pensato di mettergli il collirio ma non stava fermo" alzo gli occhi al cielo per la scusa pessima che ha usato "ah si il collirio" Daniel ci
guarda e so che ha capito, mi siedo sul divano di maggie insieme agli altri "partita alla play?" "ci sto" "dieci dollari che ci ce drew" "altri 10 che vince Daniel" "oh grazie tante per la fiducia ragazze" "scusa Liam ma fai schifo a giocare" sorrido per poi concentrarmi nel gioco.
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"Mi dieci dollari" sorrido "avete scommesso su di me come minimo mi dovete il 2 percento" sbuffa "col cazzo" "dai piccola mag non fare la tirchia" sorride per il soprannome "no" sbuffo, il cellulare di Amanda suona, so già chi è, divento seria mentre la guardo "si?" sospiro, la stanza si fa silenziosa "ciao, si tutto bene, siamo a casa di Mag, te la saluto?" ironico il fatto che voglia salutare la mia migliore amica e non me "emh, c'è anche Andrew qua, te lo passo" alzo gli occhi al cielo perché so già la sua risposta "ah, si d'accordo come vuoi, ti passiamo a prendere stasera" la guardo confuso,mette giù e mi guarda, si volta verso Mag "ti saluta nostra mamma" "tua madre" mi alzo e mi accendo una sigaretta, la madre di Mag mi guarda male, apro la finestra "che ha detto? me lo puoi dire o è un segreto di stato" "torna a casa stasera, la andiamo a prendere io e Daniel" "ma c'è un problema vero?" annuisce "torna non vi sono problemi, solo che continua con la sua teoria" "la teoria che io e Daniel dobbiamo prendere una casa perché non stiamo mai nella sua?come pensa che io possa trovare i soldi?" "non lo so" "non c'è problema dille che prima che lei arrivi mi levo dal cazzo" "non ha detto questo" "ma è quello che vuole" esco da casa di Mag e salgo in moto.
Appena parcheggio davanti casa salgo le scale e prendo lo zaino, ci metto dentro dei vestiti a caso e lo chiudo.
la sua intenzione è sempre stata quella di vivere da sola con Sam e Amanda, lho sempre saputo e questo è semplicemente un pretesto per farmi comprare casa con Daniel, tutto sommato la cosa non mi dispiace perché sto comprando casa con il mio migliore amico ma non me la posso permettere in questo momento, sbuffo, non so dove cazzo andare, salgo in moto e parcheggio davanti al lago, c'è una casetta di legno con un letto e il necessario per stare qua per un pó, sbuffo, il letto è sempre stato scomodo, mi siedo e guardo il telefono che suona "dimmi Daniel" "dimmi dove sei, vengo con te, poi pensiamo alla casa" sbuffo "al lago" "c'è ancora la casetta?" "si ma è rimasto un letto" "è matrimoniale" "si" "d'accordo allora dormiamo assieme" sbuffo "come ti pare" mi siedo sul letto "porta qualcosa da mangiare e da bere qua non c'è niente" "vabene, a dopo" metto giù e guardo questa casetta di legno, da ragazzino venivo qua ogni giorno e non nego che è venuta qua anche qualche ragazza,ricordo tutti i festini fatti qua insieme ai ragazzi e ricordo tutte le nostre prime volte, la prima volta che abbiamo fumato, la prima volta che abbiamo bevuto e ci siamo ubriacati, il primo bacio di Mag, abbiamo vissuto praticamente tutta un adolescenza qua in questa casetta, sbuffo perché mi ricordo anche quando c'era lei, le piaceva da morire questo posto, lo amava, non voglio pensarci, guado il telefono che suona dinuovo "Andrew, hai un momento?" "si, dimmi" "riesci a venire da me stasera? non mi va di dirtelo al telefono" "io posso venire ma di sera tardi non riesco prima" "verso che ora?" "alle tre massimo, se non sei sveglia ne parliamo domani a scuola" "no, vabene ma non fare rumore perché mia zia dorme" "e come pensi che io faccia a entrare senza far rumore?" "sai scassinare qualsiasi cosa puoi farcela" sbuffo "vabene, ci vediamo stasera, se ti addormenti ti sveglio" "a dopo" la ragazzina mette giù e io apro la porta a Daniel che ha bussato "cazzo non è cambiata di una virgola" "già " "dai siediti parliamo della casa" sorrido "hai preso le birre?" annuisce "infondo abbiamo passato 3 mesi qua dentro cercando di non farci prendere possiamo farcela no?" "sono stati tre mesi di merda" "direi che il finale non è stato un lietofine ma ci so accontenta" annuisco e bevo la birra insieme a lui.
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nel modo in cui brillano le stelle
ChickLitCi si sofferma sempre a pensare al futuro, al domani e a cosa accadrà. A pensare a quando e a come conosceremo l'anima gemella. Cosa sarà di noi fra anni, mesi, giorni. Ci soffermiamo talmente tanto su tutto questo che non pensiamo al momento che...