Capitolo 104

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Mi alzo dal letto e la fisso mentre dorme tranquillamente.
Vorrei svegliarla e dirle che è tardi ma è così bella mentre dorme che non credo di avere il coraggio di farlo.
Mi accendo una sigaretta mentre vago con lo sguardo per la stanza.
Lei si gira nel letto e socchiude gli occhi fissandomi.
"Già sveglio?" "sono le undici" "le undici? cavolo drew" si alza di scatto camminando velocemente verso il bagno, ma da una smorfia di dolore.
Aggrotto le sopracciglia e spengo la sigaretta avvicinandomi a lei.
"Ti senti bene?" annuisce.
"Che ti prende?" appoggia la sua mano sul suo fianco.
"Niente, emh sto bene" "no, non è vero" la prendo in braccio e la faccio sedere sul letto.
"Non scendi da qua fino a quando non mi dici cosa hai" lei sospira.
"Mi sono alzata solo in fretta -" "non sai dire le bugie mic" sbuffa.
"Credo... emh si credo che dopo ieri -" "ti fa male qualcosa?" annuisce.
"Ma dev'essere normale" annuisco.
"Si, credo di si" Aggrotto le sopracciglia.
"Scusa, forse non è stata una buona idea-" "non è vero, sono stata bene e poi è sopportabile, insomma non succede solo a me" la guardo.
"Non lo so Micol, non sono mai stato con una vergine prima di te" arrossisce.
"Tu non -" "io ero fottutamente ubriaco" "oh" scuoto la testa.
"Dai facciamo colazione e tu ti prendi qualcosa magari ti passa" annuisce.
"Devo cercare mio padre, è il suo compleanno oggi" merda.
Io non sono bravo in queste cose.
Lei fa per alzarsi ma io la blocco.
La prendo in braccio e scendo le scale.
"Le senti anche tu queste voci?" mi volto verso Micol e annuisce.
"Chi cazzo urla così la mattina?" "emh, credo che le amiche di mia sorella si siano fermate a dormire" "vuoi dirmi che resteranno qua tutto il tempo?" lei annuisce.
Ho voglia di ritornare in quella camera.
Sospiro e con ancora lei un braccio entro in cucina.
Mi rendo conto solo ora che lei ha la mia maglia e che io sono a petto nudo.
Davanti a un branco di ragazzine arrapate.
Faccio una smorfia e mollo mic mettendola a sedere.
Sua sorella mi fissa.
Poi fissa il mio collo.
Inarco un sopracciglio e la guardo male.
"Hai qualche problema?" grace mi fissa.
"No, nessuno" "bene" dio quanto mi sta sul cazzo.
Se non fosse per il fatto che è la sorella di Micol l'avrei già mandata a fanculo.
Micol mi passa il caffè con aria schifata.
Alzo gli occhi al cielo e inizio a berlo.
"Come ti chiami ?"  guardo la ragazza bionda difronte a me scocciato.
Perché cazzo mi parla di prima mattina? sto bevendo il mio caffè e se lei ora mi parla prima ancora che io lo finisca giuro che la strozzo.
La ignoro mentre bevo.
"Allora?" sbuffo.
"Ci riesci a stare in silenzio?" fa una risata, a me pare più uno di quei versi che fanno le galline quando le tirano il collo.
È sarà più o meno la sua stessa fine se non mi lascia in pace.
Micol sospira.
Io la guardo mangiare quella schifezza di cereali e quando finalmente finiamo io mi alzo.
Mi volto verso di lei.
"Vado a fumare, vieni?" "no, vado a prepararmi ti va di accompagnarmi a prendere il regalo di mio padre?" annuisco.
Lei cammina piano.
Ghigno, cristo guardandola non faccio altro che pensare al sesso sfrenato di stanotte .
Scuoto la testa e esco in giardino.
Mentre mi accendo una sigaretta chiamo maggie.
" Sei una testa di cazzo" sbuffo.
Me l'aspettavo.
"Come cazzo hai fatto a saperlo così in fretta?" "ho le mie fonti" alzo gli occhi al cielo.
'Le mie fonti' sarebbe Micol.
"Avevi detto che non facevi stronzate" mi passo una mano sulla faccia.
"Lo so, cristo ma lei si è spogliata e io..." "il resto lo so già" aspiro il fumo.
"Non voglio che tu crei casini drew" "lo so piccola mag lo so, ma sono pieno di problemi e non riesco a stare lontano da lei." "non ti ho mai detto che devi starci lontano, ma non voglio che tu la faccia soffrire perché ti voglio bene sei il mio migliore amico ma lo sai che se voi due litigate io non saprei dove andare" "da lei Mag, seriamente non devi pensarci due volte anche perché la maggior parte dei nostri litigi sono a causa mia" la sento sbuffare.
"Sei un coglione" "grazie per tutto questo amore" "quando torni?" "ti manco?" "no, sei antipatico io lo dicevo per mic" alzo gli occhi al cielo.
"Cos'è questo rumore?" "ah, sto provando a cucinare dei biscotti.... adesso che ci penso forse sono lì da troppo" dalla sua frase si sente solo silenzio fino a quando non sento che strilla.
"Che cazzo stai facendo?" "merda li ho bruciati" rido.
"Non c'è niente da ridere! mi sono impegnata parecchio è colpa tua mi hai distratto" è fuori di testa.
"Si ovvio colpa mia" "stronzo ora mi tocca mangiare biscotti bruciati" "cosa ti aspettavi Mag, non sai cucinare un bel niente" "ero ispirata e poi non è affatto vero" "vogliamo ricordare di quando hai quasi bruciato casa mia e di Daniel?" "è stato tempo fa, non rimuginare sul passato drew" alzo gli occhi al cielo.
"Realmente era un mese fa, ma come ti pare" "sono dettagli inutili, devo sistemare il casino che ho fatto ti chiamo dopo?" "devo accompagnare Micol a prendere il regalo per suo padre, ti chiamerò io quando ho un attimo" "ok, e perfavore non scoparla troppo la voglio tutta intera quando torna" "non ti assicuro niente "potrei giurare che in questo momento ha la faccia di chi vorrebbe tirarmi una scodella in testa.
Alzo gli occhi al cielo.
È pazza.
Ma non ha tutti i torti.

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