Capitolo 86

31 3 0
                                    


Una ragazza mette le mani sul mio petto mentre balliamo.
Sono ore che cerco di non pensare a altro se non a ballare e a bere.
Maggie è sparita a inizio serata proprio come tutti gli altri.
Immagino che siano al tavolo perché io non ci sono ancora stato.
Mi stacco da quella ragazza e vado in cucina per riempire un'altro bicchiere.
"Andrew giusto?" mi volto e guardo la ragazza davanti a me "saresti?" "ambra" mi sorride "Vivo con tua sorella" aggrotto le sopracciglia "giusto" mi bevo un sorso di vodka "perché sei qua?" "mi ha invitata tua sorella" annuisco Indifferente.
"Ti va di ballare?" inarco un sopracciglio ma alla fine annuisco.
Balliamo per alcuni minuti, per modo di dire era più lei che si strusciava su di me tentando di essere attraente.
Saliamo al piano di sopra e apriamo una stanza a caso mentre ci baciamo.
Lei si sdraia sul letto mentre io le sfilò il vestito e continuo a baciarla.
Mi toglie la maglia che finisce sul pavimento accanto al suo vestito.
Le sfilo il reggiseno  mentre lei inarca la schiena.
Le stuzzico il capezzolo.
Scendo fino ad arrivare a sfilarle le mutande e la sento inarcare la schiena mentre continuo a stuzzicarla.
Mi toglie i jeans e i boxer e in pochi minuti siamo entrambi nudi.
Mi infilo il preservativo e entro dentro di lei.
Appoggia le sue mani sulla mia schiena e quando mi spingo nuovamente in lei comincia a graffiarla con le sue unghie.
Appoggio il mio braccio sul materasso tenendo il peso su quello mentre continuo a uscire e a entrare dentro di lei.
Appoggio la mano sulla testiera del letto e lei continua a tenere le mani sulla mia schiena e ansimare.
"Andrew" continuo a entrare dentro di lei.
Ansima e poco dopo viene, dopo altre spinte vengo anche io e mi stacco.
Butto il preservativo nel cestino affianco.
Mi sdraio sul letto.
"Cazzo" sospira e chiude gli occhi beandosi del post orgasmo.
Mi infilo I boxer e i pantaloni, sono sudato e rilassato.
Metto la maglia e esco, avevo bisogno di tutto questo, per Almenno un pó ho smesso di pensare a tutto il resto.
Scendo velocemente le scale e cerco gli altri.
Li vedo seduti a un tavolo e mi siedo difianco a loro "Sei vivo" mi urla maggie le sorrido mentre mi appoggio con la schiena al divanetto.
Mia sorella mi guarda "Hai visto ambra?" "chi?" "ambra" annuisco "dov'è?" "al piano di sopra" "in bagno?" "in camera" Daniel scoppia a ridere e maggie alza gli occhi al cielo ridendo.
"Cazzo drew, anche ambra?" alzo le mani "mi ha chiesto lei di ballare e poi non devo darti nessuna spiegazione, poteva rifiutare e non l'ha fatto non sono cazzi tuoi con chi decide di scopare" mi manda a fanculo mentre io bevo.
Si avvicina a noi "parli del diavolo" "smettila andrew" "datti una calmata era solo una battuta" ghigno e mi passo una mano fra i capelli.
Solo dopo mi rendo conto della ragazzina con affianco Rick.
Mi guarda e scuote la testa con disapprovazione, ma lei che cazzo vuole da me? anzi che cazzo vogliono tutti.
"Torno a ballare" "o a scopare" guardo maggie divertito "magari entrambe" lei alza gli occhi al cielo mentre mi passa un'altro bicchiere.
Un'ora dopo ritorno al tavolo più ubriaco di prima.
Barcollo e mi siedo nello stesso posto mentre continuo a bere.
"Il concetto di divertimento ti è sfuggito di mano?" guardo emily "cazzo qua di mano non mi sta sfuggendo proprio niente" "ah no?" scuoto la testa e indico il drink difianco a lei, alza gli occhi al cielo e me lo passa.
"Maggie" urlo il suo nome senza una ragione in particolare mentre lei scoppia a ridere  guardandomi
"scusa emily, ti rubo maggie per un pó" la prendo per un polso e la trascino in pista iniziando a ballare con lei.
Il tempo che doveva essere qualche minuto si trasformano in ore e i bicchieri che avevo bevuto si moltiplicano facendo diventare la mia sobrietà inesistente.
Maggie mi trascina al tavolo e mi prende sotto braccio quando si rende conto che non mi reggo in piedi.
"Direi basta alcool" "riesce ancora a formulare una frase?" Amanda mi guarda contrariata.
Ghigno, non ho voglia di discutere con lei solo perché mi sono scopato una ragazza.
Non devo fregargliene e non può giudicarmi.
Ore dopo io e maggie usciamo dal locale, abbiamo ballato per tutto il tempo.
Non so che fine abbiano fatto gli altri ma molto probabilmente sono a casa e gli unici rimasti a fare festa alle quattro del mattino siamo noi due.
Passo le chiavi a maggie quando mi rendo conto di non riuscire ad aprire la porta e entriamo in casa di Christopher perché la più vicina.
Se fossi stato sobrio sarei tornato a casa mia con Daniel.
"Resti?" annuisce e mi volto per salire le scale ma mi appoggio a qualcosa cercando di non perdere l'equilibrio urtando quello che credo sia un vaso e facendolo cadere.
"merda" la risata di maggie si sente in tutto il salone "ti avevo detto di non fare rumore drew" mi sussurra.
Salgo le scale ma senza accorgermene faccio ancora rumore mentre provo a non cadere.
La luce si accende mostrando Christopher in vestaglia.
Faccio una smorfia "cazzo sembra un coglione" "lo hai detto ad alta voce drew" continua a sussurrarmi maggie.
"Andrew" mi appoggio alla spalla di maggie "hai bevuto?" alzo le spalle mentre lui sospira "ti porto dell'acqua tu aspettami in camera tua" "col cazzo" "Andrew perfavore" "vaffanculo" "potresti portarlo in camera sua perfavore?" maggie lo guarda "non vuole andare quindi non andiamo" "oh così se lui dice una cosa si fa?" "non costringo una persona a fare quello che non vuole" faccio un'applauso a maggie che però mi blocca "svegli tutti drew" "meglio, li facciamo vedere quanto quest'uomo sia ipocrita" mi avvicino a lui "no aspetta, ha proprio paura che loro lo vengano a scoprire, che scoprano che persona di merda lui sia" "non ti permettere" "mi spiace per ellie sai? la sua esistenza sarà basata sulla consapevolezza di essere cresciuta difianco a una merda" "crescerà meglio di te andrew, guardati" non finisce la frase perché mi piego in due per via di un conato di vomito.
Mi circondo lo stomaco con le mani e quando finisco mi pulisco la bocca con una salvietta che mi ha portato maggie.
Christopher sospira "prendo il mocio" me ne vado in camera fregandomene con maggie che mi segue.
"Non è vero che sei cresciuto male drew, è un coglione" non l'ascolto.
Mi fa entrare in bagno e mi toglie la maglia "so farlo" sbuffa e si siede sul letto mentre io mi sciacquo la faccia.
Me ne frego dell'ora e mi faccio una doccia lunga un'ora.
Esco dal bagno in boxer e mi sdraio sul letto dove maggie dorme.
Prendo il suo telefono e mando un messaggio a sua madre dicendole che è restata a dormire da me.
Mi sdraio di fianco a lei e chiudo gli occhi entrando in uno stato di dormiveglia.
Pochi minuti dopo  guardo la bambina ai piedi del letto, si sdraia difianco a me e maggie e chiude gli occhi "ci stai prendendo l'abitudine" torno a chiudere gli occhi e questa volta torno a dormire.
                                 *
La mattina dopo mi sveglio per via delle voci intorno a me.
Maggie e ellie stanno parlando come nulla fosse "è vivo" "menomale" ride maggie.
Mi passo una mano fra i capelli e mi metto seduto.
"che ore sono?" "le dieci" annuisco e mi infilo un pantalone della tuta.
"la tua schiena sembra un campo da guerra" alzo gli occhi al cielo e mi alzo "che fai tu qua?" "mi hai fatto dormire" sospiro perché non mi ricordo di questo.
Scendiamo in cucina e ci sediamo al tavolo, appoggio la testa sulla mano "stai meglio?" alzo lo sguardo su Desirée "come?" "ho sentito che non sei stato bene questa notte" guardo maggie confuso "hai vomitato in mezzo al corridoio" mi volto verso di lei "sto da dio" "il mio vaso non la pensa come te" lo indica "se ti consola faceva schifo" maggie ride.
Appoggio le mani sullo stomaco mentre la fisso, credo sia incazzata ma onestamente non mi interessa più di tanto.
"Ellie ha dormito ancora in camera tua?" annuisco "dovreste evitare di mettere quelle bambole inquietanti nella sua camera nessuno vorrebbe dormirci è inquietante" ignora il mio commento sarcastico "potresti evitare di fumare in camera? se lei viene a dormire da te sentirà l'odore" alzo gli occhi al cielo "tu potresti evitare di rompere i coglioni?" continua a ignorarmi "è una bambina di cinque anni finirà che ripeterà le tue parole evita anche le parolacce" "faccio prima a farmi prete" Faccio segno a maggie di aspettarmi qua.
Salgo le scale e mi vesto velocemente scendendo poi le scale e accompagnando maggie a casa.
                                   *
Rientro dopo ore a casa di Christopher, ignoro le voci squillanti e salgo al piano di sopra.
Ho portato il sacco da boxe qua e no, non ho intenzione di restare in questa casa.
Mi tolgo la maglia e senza mettere le fasce prendo a pugni quel sacco da boxe sfogandomi.
Mi accendo una sigaretta e scendo le scale velocemente per bere qualcosa.
Mi sono allenato per un'ora e mezza e nonostante le mie nocche ne risentsno mi sono rilassato.
Aspiro il fumo mentre entro in cucina ma mi fermo quando noto tre donne sedute al tavolo con la moglie di Christopher.
Le ignoro e prendo un bicchiere d'acqua.
"Chi è?" "Andrew il -" "non pronunciare quella parola" la interrompo, mi volto e osservo quelle donne che nonostante il fatto che potrebbero essere mia madre e che hanno dei figli  mi fissano.
"Quindi?" "Andrew è momentaneamente qua" sbuffo "togli il momentaneamente stasera me ne vado" "Christopher non vuole-" "non me ne frega un cazzo, tornerà a scordarsi di me come ha fatto in questi anni e io torno a casa mia" lei sospira "spegni la sigaretta puzza" aspiro il fumo "ti dà fastidio?" annuisce "ragione in più per continuare" lo so di starmi comportando come un bambino viziato di cinque anni, ma non mi importa.
"Che hai fatto?" guardo quella donna bionda come fosse un'alieno quando indica la mia schiena, le persone non sanno farsi i cazzi loro vero? " ho scopato, sai ancora cosa vuol dire o ti sei scordata il significato proprio come ti scordi di farti i cazzi tuoi? " esco da lì sentendo la moglie di Christopher scusarsi e seguirmi.
Mi ferma e mi fa voltare.
"Cosa vuoi?" "sono felice che tu te ne vada, era molto meglio quando Christopher se ne fregava di te" "complimenti, stai con un uomo esemplare, siete all'altezza l'uno dell'altra scommetto che lo hai conquistato facendogli una Sega" mi guarda sconvolta mentre io salgo le scale e prendo la mia roba uscendo da quella merda di villa.
Salgo in moto e guido fino a casa di Daniel, so bene che i servizi sociali non ci metteranno più di un giorno a capire che me ne sono andato ma non me ne frega un cazzo né di loro né di Christopher.
                                    *
Appena entro in casa chiudo gli occhi "se tu e Amanda siete nudi vestitevi perché sto entrando" "coglione" apro gli occhi e guardo Daniel seduto sul divano che gioca alla play con mia sorella che lo fissa mentre parla con maggie e Micol.
Butto il borsone in camera mia e entro in doccia.
Esco solo mezz'ora dopo e esco dal bagno entrando in camera mia.
mi volto e guardo Micol seduta sul mio letto, arrossisce quando si rende conto che ho solo un asciugamano intorno alla vita.
"perché sei triste? " "non lo sono" inarco un sopracciglio "ah no? e per quale ragione hai gli occhi di chi ha appena finito di piangere?" alza lo sguardo su di me "sei sempre attento ai minimi dettagli " infilo I boxer da sotto l'asciugamano e mi siedo difianco a lei.
"parliamo" "non lo so, non voglio causati altri problemi" "Micol sono tuoi i problemi non miei il massimo che faccio è aiutarti" annuisce "mi sembra di impazzire, Rick continua a ripetere che dovrei cambiare amicizie e mia zia continua a ripetere che Rick non le piace" "Rick non può dirti chi frequentare, nessuno può farlo, lui non piace nemmeno a me ma a tua zia non piacevo nemmeno io dalle del tempo" annuisce "non è vero che non le piacevi" ride.
"Che altro succede Micol?" lei alza lo sguardo su di me e un cenno di sorriso "ma come fai?" "a fare cosa?" "a notare ogni cosa" "le persone che ti guardano e non capiscono che qualcosa non va non ti guardano davvero" "stiamo ancora parlando di me?" "che altro c'è?" si passa una mano fra i capelli e si guarda intorno a disagio "non devi essere a disagio, non devi vergognarti" si schiarisce la voce "i miei come ti ho detto sono tornati a new york con mia sorella,mi hanno chiamato e vorrebbero che io tornassi con loro" "e tu vorresti farlo?" la guardo perché so già la sua risposta "no, odio new York" "e allora perché ti torturi tanto? se odi new york e non vuoi tornare là non farlo" "perché sono sempre i miei genitori e non voglio ci rimangano male" "capiranno, ti vogliono bene e se tu non te la senti non sei costretta" mi sorride "sei proprio bravo"
Mi alzo e mi infilo un pantalone della tuta mentre metto il sacco da boxe a posto.
"vieni?" indica il salone "fra un pó" annuisce e mi lascia solo.
Continuo a allenarmi e quando finisco mi accendo una sigaretta e torno in sala dove ci sono tutti.
"Fame?" "no" mia sorella annuisce e io mi siedo difianco a Daniel e fumo mentre lui mi passa un joystick.
Suonano alla porta ma blocco maggie "non aprire maggie" "perché no?" "non aprire" guarda all'occhiello e si allontana dalla porta.
Ignora il campanello e si siede difianco a me che continuo a giocare.
"perché non aprite?" "è mia madre" Amanda apre e io alzo gli occhi al cielo.
"Ciao tesoro" le dà un bacio sulla guancia.
Saluta le ragazze e mi ignora.
Alzo gli occhi al cielo mentre fumo "stavo facendo da mangiare, hai fame?" annuisce e si siede a tavola mentre parla con maggie e Micol.
"Pensa di ignorati per molto?" sussurra Daniel "non lo sai? sta battendo il record " "e tu pensi di ignorarla per molto?" annuisco e faccio un tiro dalla sigaretta.
"Penso di continuare per molto" "sa di Christopher?" "come pensi che sia successo? lo ha chiamato lei" alza gli occhi al cielo "tipico, se non fosse che è la madre del mio migliore amico e della mia ragazza probabilmente l'avrei mandata a fanculo" "fosse per me non ci sarebbero problemi, ma credo che amanda ti lascerebbe" "per qualche strana ragione ci tiene a lei" "a quanto pare l'affetto è ricambiato da tutte e due le parti" sospira "così mia sorella è la tua ragazza?"
"no cioè -" "cazzo Daniel in difficoltà non me lo perdo" ghigno "non sono in difficoltà, credo che stiamo insieme" "credi?" "si insomma stanotte -" "preferisco non avere i dettagli Daniel" ride "chiarisci le cose se vuoi qualcosa di serio" annuisce "non abbiamo più continuato con quel discorso" "preferisco non farlo" alza gli occhi al cielo "Drew prima o poi dovrai chiarire" "l'ho già fatto" "e che ti ha detto" "non ho voglia di parlarne Daniel" "non hai mai voglia di parlarne" "dovresti saperlo" mi alzo e dopo aver spento la sigaretta entro in camera mia e mi vesto.
"Dove vai?" "Ho un appuntamento" "con chi?" "con il tatuatore" "posso venire?" guardo maggie e annuisco "se non vuoi restare con mia madre e Amanda si" "fidati tua madre è un ottima compagnia ma chissà perché ho voglia di venire con te" mi passo una mano fra i capelli e mi guardo intorno, andiamo.
Usciamo da casa mia e saliamo in moto fino a quando non arriviamo dal tatuatore.
"È da tanto che non ci venivo con te" alzo le spalle "sai già che vuoi fare?" "no, avevo solo voglia di tatuarmi"
Mi sdraio sul lettino e guardo il tatuatore mostrarmi il disegno.
Aspetto che l'ago entri a contatto con il mio braccio .
Amo la sensazione di dolore che mi provoca l'ago a contatto con la mia pelle.
Non è grande il disegno, maggie mi guarda "fa male? " "un pó" "mi fermo?" interviene il tatuatore "no, vai avanti" "cos'è?" "filo spinato" "sempre allegro" ride e mi porge la mano "non ne ho bisogno" alza gli occhi al cielo e mi ruba una sigaretta.
Sbuffo "ho letto che se si parla di qualcos'altro il dolore è meno forte" "che cosa vuoi sapere?" "sai già l'argomento" sbuffo "l'altra sera alla festa ti sei ubriacato e ti sei scopato ambra" "cazzo" guardo male il tatuatore.
"Non ci trovo niente di male, lei mi ha chiesto di ballare io ero ubriaco e anche se non lo fossi stato lo avrei fatto, volevamo scopare entrambi maggie è abbastanza grande per decidere da sola" "non parlavo di lei" aggrotto le sopracciglia "non ho bisogno del consenso di nessuno se voglio scopare" "lo so drew, ma -" "non capisco il senso di questa conversazione maggie, abbiamo mai discusso per chi ci scopavamo?" "no e non voglio farti la predica, ma credevo avessi smesso con il
'mi scopo chiunque perché ho paura dei sentimenti' drew" "non ho paura dei sentimenti semplicemente non voglio qualcosa di serio con qualcuno, è tanto difficile da capire?dovevo farmi perdonare ma non sono fidanzato e lei sta con un'altro quindi non credo che io debba fermarmi se non voglio una cosa seria" annuisce "è Amanda che ti ha detto di parlarmi vero? non le va giù che me la sia scopata?" "non le va giù che eri riuscito a mettere la testa a posto e ora stai tornando a fare cazzate" "non ho mai messo la testa a posto maggie e tu lo sai, mia sorella pensa di sapere tutto ma la verità è che non sa un cazzo" annuisce "lo so, non sai stare con la testa a posto" si passa una mano fra i capelli "c'è posto per me?" guardo maggie "ti vuoi tatuare? finirò nella lista nera di tua madre" ride "probabile" lui annuisce e lei mi sorride "sei sicura? non è che te ne penti?" lei alza le spalle e io le lascio il mio posto "allora farò qualcosa di cui non mi pentirò" inarco un sopracciglio "una frase"
Restiamo in quello studio fino alla sera, la mia mano è stata quasi un'ora a formicolare per via di maggie che me l'ha stritolata.
Ha deciso di farsi una frase sulle costole, decisione davvero saggia.
È finita per urlare e stritolarmi la mano "sei la persona più drammatica di questo mondo" "ha fatto malissimo" alzo gli occhi al cielo "è bello però" ride "riderai poco quando lo vedrà tua madre" "cazzo, vieni con me?" "mi ammazza" alza le spalle "almeno non ammazza me" "fanculo" saliamo in moto e l'accompagno a casa sua.
Mi fa entrare e la seguo in cucina dove sua madre prepara la cena.
"Ciao mamma" "maggie è tardi dove sei stata?" "ho accompagnato drew a tatuarsi" "oh, fa vedere" alzo la maglia e le mostro il tatuaggio "la metà dei tuoi tatuaggi non mi piacciono" ride "mamma vuoi vedere una cosa?" "cosa?" maggie di alza la maglia e sua madre spalanca gli occhi come se avesse appena visto un cadavere.
"Gli hai masso in testa tu questa cosa drew?" annuisco, se se la prende con me magari sua figlia non finisce per strada.
Si avvicina e mi tira uno schiaffo.
Del sangue esce dalla mia bocca per via degli anelli sulle sue dita.
Tocco il labbro "si sente meglio?" scuote la testa e me ne dà altri due ma non credo che gli basti.
Maggie la sposta e gli sorride "mamma è tutto apposto, è solo un tatuaggio" sua madre respira "è venuto anche bene guarda" "cristo maggie mi vuoi morto?" lei alza gli occhi al cielo "è sicuramente più bello del tuo" ride, e si siede.
"Scusa drew, vuoi del ghiaccio?" "no, non fa niente" "ti sanguina il labbro" "prossima volta magari si tolga gli anelli" sorride.
Mi suona il telefono e io rispondo a Daniel "Christopher è qua" sbuffo "digli di andarsene" "ha detto che non se ne va fino a quando non ti parla" "arrivo" riattacco e saluto maggie e sua madre.
Credo che domani avrò il livido.
Salgo in moto e guido fino a casa dove mi aspetta Christopher.
"Cosa vuoi?" "torna a casa?" "sono a casa" lui si guarda intorno "non fare finta che ti importi di me, levati dal cazzo e non farti più vedere stavo bene quando non c'eri" "non me ne vado" "abbiamo parlato, decidi o ti levi dal cazzo o ti sbatto fuori a calci" "gli manchi a Eleonor" "mi dispiace per quella bambina, ha dei genitori di merda" gli sbatto la porta in faccia e mi butto sul divano.
Daniel mi guarda "andiamo a bere?" "dove?" "a una festa?" annuisco e mi alzo per andare a prepararmi.

nel modo in cui brillano le stelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora