Capitolo 91

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"Metti questa" "no" "non puoi venire vestito così" "è già tanto se vengo Micol" sbuffo e mi siedo sul suo letto dove maggie e Amanda hanno sparso i loro vestiti.
È da più o meno un'ora che pensano a come vestirsi e che continuano a dirmi che non posso venire a cena  così.
È casa di mia madre, non la volevo vedere e non volevo andare a quella fottuta cena ma Amanda ha continuato a pregarmi di andare e mi ha portato all'esasperazione percui alla fine ho accettato controvoglia.
"Cazzo è una cena, si mangia e basta perché dovete farvi così eleganti per mia madre?" "perché tua madre è gentile e ci ha invitate tutte da lei e voglio ringraziarla" sbuffo "fanculo cosa centro io" "centri perché sei suo figlio" "ho detto di sì solo perché hai insistito io detesto andare a queste cene" lei alza gli occhi al cielo e finalmente poco dopo finiscono di prepararsi.
"posso sistemarti? questo zigomo non ha un bell'aspetto" alzo gli occhi al cielo "mi spiace ma dobbiamo rimandare l'infermiera sexy per almeno due ore, sono costretto a portarvi a questa cena del cazzo e siamo in ritardo quindi muovete il culo e salite in auto" lei alza gli occhi al cielo per come l'ho chiamata e insieme alle altre sale in auto.
Detesto le cene che fa mia madre e in generale le cene che non comprendano stare da solo con daniel a giocare alla play o guardare game of trhones.
"togli questa musica mi sta uccidendo i timpani" "la tua frase è insensata" parcheggio solo poco dopo davanti casa di mia madre.
Sospiro perché anche se non sono ancora entrato voglio già andarmene.
"staremo qua poche ore e poi c'è ne andiamo, resisti" annuisco e salgo le scale.
"Amore, come sei bella" faccio una smorfia e entro dentro casa.
Mi siedo sul divano e non la saluto mentre lei abbraccia tutte continuando a dire frasi fatte.
"Avete fame? è quasi pronto intanto servitevi da bere" alzo gli occhi al cielo e mi verso del vino nel bicchiere.
"Andrew magari tu non bere" inarco un sopracciglio e bevo il vino dentro al bicchiere.
Lei sospira e io sussurro un 'cin' mentre mi verso altro vino.
Non avevo intenzione di bere stasera perché devo guidare, ma dicendomi di non farlo mi ha fatto venire voglia di fare il confratio.
Maggie si siede difianco a me e appoggia la sua mano sul mio braccio.
"Non combinare casini andrew tua sorella ci tiene a questa cena" annuisco e mi alzo per evitare di esplodere.
Entro in camera mia e mi guardo intorno, non cambia mai niente qua è sempre tutto uguale.
Mi piace questa camera e il problema è proprio questo, se mi piace è perché è piena di ricordi.
"È pronto, sedetevi a tavola" torno in sala quando sento la voce di mia madre.
Micol si siede difianco a me e io sospiro, ha un buon profumo.
"Amanda com'è la famiglia?" lei sorride "è molto bella, hanno una casa enorme e mi piace molto, ho una stanza più grande di questa sala" "oh, dovrei venire a trovarti ogni tanto, mi piacerebbe incontrarli" sospiro "non credo sia il caso" "come?" "ho detto non credo sia il caso" "e perché no?" "perché è là per un motivo e sarebbe stare lontano da te" mi guardano tutti ma non mi interessa, io sto guardando solo lei.
"Non è per questo che è lì e non mi sembra che lei stia male" "è proprio perché è lontana da te che sta bene" lei mi guarda e aggrotta le sopracciglia.
"Mi dispiace che tu non sia capitato in una famiglia andrew davvero ma-" rido e mi passo una mano fra i capelli.
Micol appoggia la sua mano sulla mia sotto al tavolo, la stringe per un'attimo e io sospiro.
Bevo altro vino fregandomene se devo guidare io.
"Allora com'è andato il progetto a lavoro?" "Molto bene in realtà, mi hanno messo a capo e ha portato molti profitti proprio per questo sono riuscita a recuperare i debiti" mi va di traverso il vino.
"Hai un lavoro?" lei annuisce "da mesi Andrew, tua sorella non te lo ha detto?" mi volto verso Amanda "a quanto lo stipendio Amanda?" lei si schiarisce la voce e guarda il suo piatto a disagio.
"Tanto" "tanto abbastanza da pagare l'affitto?" lei annuisce.
Mi alzo da tavola e entro in bagno cerco di stare calmo per non rovinare la serata.
Tiro un pugno al muro e prendo contro l'armadietto facendo cadere una busta.
La prendo in mano e guardo le pasticche, cerco di respirare ma alla fine le lancio contro il muro e torno in salone.
"Hai ricominciato?" alzo la voce "Come? di cosa parli" "sai bene di cosa parlo" lei si avvicina a me e mi prende per il colletto della giacca.
"Guardami negli occhi e dimmi che non hai ricominciato" "non ho ricominciato" vaga con lo sguardo per la stanza, non mi guarda negli occhi "sei una fottuta bugiarda" mi tira uno schiaffo "fottutissima bugiarda hai usato i miei soldi vero?" un'altro schiaffo, lei piange e il le urlo in faccia.
"Sei una madre di merda" un'altro schiaffo seguiti da tanti altri mentre lei continua a piangere.
Mi allontano "Continua pure, non sono sorpreso era prevedibile, vai a fare in culo mamma" lei si avvicina e cerca di tirarmi un'altro schiaffo ma mi allontano.
"Tornate in macchina" Amanda mi guarda ma io la ignoro.
"Stai qua in mezzo alla tua merda" "non andartene andrew sono piena di debiti" mi passo una mano sulla faccia.
"Non ne posso più cazzo, sono sempre io che devo pagare i vostri debiti porca puttana" " fanno sul serio Andrew, sono già venuti a casa perfavore aiutami" "vaffanculo" esco dal palazzo e entro in macchina senza dire una parola.
"Che sta succedendo? perché ce ne siamo andati?" fermo l'auto a metà strada e scendo.
Mi piego in due e vomito,probabilmente per il senso di schifo che provo verso di lei, non ne posso più.
Mi appoggio con la schiena all'auto e mi prendo la testa fra le mani.
"Drew" respiro con calma e no, non piango.
Ho solo bisogno di metabolizzare.
Mi alzo  e entro in auto.
"vi porto a casa" "stai bene?" "ti porto a casa Amanda" lei mi guarda e scuote la testa.
"Non lo ha fatto vero?" non le rispondo e guardo la strada.
Che cazzo di merda è questa?
Sospiro e le accompagno tutte con la consapevolezza che tra poco potrei esplodere come una cazzo di bomba.
                                   *
" Ne sei certo" annuisco "c'erano le pasticche e non sono quelle che vende white" "vuoi dire che è in debito con persone che vendono droga non per conto di white? cazzo andrew quelli fanno sul serio" sospiro e mi accendo una sigaretta "lo so, non ho soldi Daniel non posso pagare i suoi debiti" "cazzo" "farò il colpo" "non hai scelta ma pensaci due minuti" "ci ho pensato, anche con tutti quei soldi non riuscirei a pagare"
Non so come uscire da questa fottuta situazione "Amanda potrebbe chiedere ai genitori affidatari hanno un sacco di soldi potrebbero fare un prestito" "non farebbe mai una cosa del genere e poi dovrei restituire tutto e non riuscirei comunque"  sbuffa "siamo nella merda ancora vero?" "solo io, tu non centri un cazzo" mi passo una mano fra i capelli.
"facciamolo e basta" usciamo da quell'auto e entro dentro quel supermercato.
"Vogliamo solo i soldi, li metta nello zaino"sono le prime parole che dico appena entro.
Non ci penso nemmeno e getto velocemente i soldi dentro e me lo metto in spalla, poi guardo le poche persone all'interno del supermercato.
All'inizio non sopportavo l'idea di puntare una pistola contro a qualcuno, è una cosa che non avrei mai voluto fare.
Non mi voglio giustificare dicendo che non avevo scelta perché io la scelta l'avevo, ho preso solo quella che credevo fosse la migliore.
Ho pensato di pentirmi tante volte, ma non voglio mentire a me stesso.
Per quanto penso che tutto questo sia una merda non mi sono mai pentito di aver preso questa strada anche se ho avuto parecchie possibilità per cambiare idea non l'ho fatto.
Non dico di non aver provato a fare lavori onesti, l'ho fatto ma nessuno di questi portava abbastanza soldi e quando ho capito che avrei potuto prendere un'altra strada, una migliore che portava profitti me ne sono fregato se fossero cose illegali.
A quindici anni non puoi trovare un lavoro onesto che porti  soldi, sopprattutto se vivi in un quartiere come il mio.
Molti pensano che sia semplice, che la nostra sia la via più semplice ma tutti quelli che lo pensano non hanno mai mai dovuto pensare a due possibilità.
E non sanno quanto ci si possa sentire delle merde con una pistola in mano o rubando.
Non lo sanno e non lo vogliono nemmeno sapere.
"Muoviti" mi volto verso Daniel e corro verso l'auto.
Lasciamo questo posto il più velocemente possibile e  torniamo a casa con un borsone pieno di soldi.
Non ne ho comunque abbastanza per saldare i conti con quegli stronzi che vendono droga a mia madre.
Sospiro e nascondo il borsone.
"Quanto manca?" "non sono nemmeno a metà" "se white ci scopre -" "siamo nella merda lo so ma nel caso lo venga a sapere non farò il tuo nome" "non è questo il problema drew" "il problema è mio è già tanto se sei venuto con me Daniel, stasera era la prima e l'ultima volta" sbuffa perché so bene che sta cercando di aiutarmi ma così finirà lui stesso nei casini e io non voglio che per colpa mia e di mia madre lui ci rimetta.
"Ok cazzo mi sta bene che tu non voglia coinvolgermi" "non ti voglio coinvolgere per ovvie ragioni e tu lo sei già troppo" annuisce e si butta sul divano.
"Tua madre dovrebbe smetterla di creare problemi e farli risolvere a te" "dovrebbe, ma non lo farà mai" annuisce perché lo sa bene "cazzo tutto questo non finirà mai" "pensavo avesse smesso" "lo pensavo anche io ma a quanto pare non è così" "ci stai male?" "non me ne frega un cazzo di mia madre, mi frega che Amanda ci sta male e che io debba pagare i suoi merda di debiti" sospiro.
Non lo nego se fosse successo anni fa ci sarei stato di merda perché nonostante tutto avevo ancora speranza per mia madre e mi fidavo di lei nonostante non avessimo un rapporto.
Ma è successo ora e io ho perso la speranza da anni e non mi interessa più di niente, l'unica cosa che è rimasta nei suoi confronti è l'indifferenza quell'emezione totalmente neutra.

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