Capitolo 11

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Entro in casa distrutto,sento delle voci che provengono dalla cucina, le ignoro, sbatto la porta che provoca un rumore che si espande in tutta la casa, per far capire che sono arrivato, non guardo chi c'è in casa e mi sdraio sul divano per poi chiudere gli occhi.
Sono in uno stato di dormiveglia quando sento dei mormorii
"sta dormendo?" "non lo so, adesso lo sveglio" apro gli occhi e guardo mia madre confuso, difianco a lei una donna con degli enormi occhiali da vista che le circondano il viso mi fissa, io faccio lo stesso per poi sdraiarmi dinuovo
"ciao?" "come sei cresciuto...probabilmente non ti ricordi di me, sai eri molto piccolo, forse ti ricordi di mia figlia frequentavate le elementari assieme, Marika te la ricordi? oh eravate adorabili" continua a parlare, questa donna è logorroica.
Mi ricordo sua figlia mi è stata incollata dalle elementari alle medie solo perché mia madre e la sua sono amiche, abbiamo scopato qualche volta  nell'estate della terza e poi mi sono levato dal cazzo senza più sentirla, era meglio così "ah si Marika" faccio un sorriso falso e mi alzo "scusate ma devo andare da Liam, sto già facendo tardi" loro annuiscono e vanno in cucina, in realtà sia Mag che Liam sono impegnati, Liam è fuori con mia sorella.
È passata più o meno una settimana e non ho ancora accettato del tutto il fatto che mia sorella e il mio migliore amico stanno insieme e probabilmente scopano.
Del disgusto si propaga in me.
Micol è parte del gruppo ormai quella ragazzina timida che arrossisce per tutto inizia a incuriosirmi, scaccio via i pensieri dalla testa e prendo il borsone con dentro la divisa per poi andare a scuola per gli allenamenti.
Scrivo un messaggio a Micol
"sto andando agli allenamenti se non sei occupata e vuoi venire ti aspetto"
"si certo, mi fa piacere"
parcheggio davanti a scuola e aspetto la ragazzina, che arriva dopo pochi minuti, entriamo e lei si siede sugli spalti mentre io vado nello spogliatoio a cambiarmi.

Faccio l'ultimo tiro e esulto quando centro perfettamente il canestro,  mi giro verso Micol, le faccio segno di aspettarmi e che vado a cambiarmi e lei annuisce sorridente.
Il coach oggi è stato diabolico abbiamo fatto venti giri di campo e poi ci ha diviso in due squadre per simulare una partita.
Esco dallo spogliatoio con ancora i capelli bagnati che gocciolano sulla maglietta nera.
"Allora, come ti è sembrato?" lei si gira "molto bello, eri molto concentrato in quello che facevi e devo ammettere che sei  bravo" sorride
"modestamente" rispondo sarcastico, lei alza gli occhi al cielo per poi darmi uno scapellotto dietro la testa "hai fame? c'è un posto qua vicino che cucina cinese" io odio il cinese ma in questo momento mangerei qualsiasi cosa "si adoro il cinese" risponde contenta le sorrido ma credo che assomigli più a una smorfia infatti mi chiede"a te no?" "non proprio ma mi va bene qualsiasi cosa in questo momento muoio di fame" "e se andiamo a mangiare un hamburger?" mi giro "va decisamente meglio"

Ci sediamo al tavolo per poi ordinare, dopo un paio di minuti ci servono gli hamburger e la prima cosa che faccio è aprirlo e togliere i cetriolini.
"non li mangi?" chiede sconcertata "i cetriolini fanno schifo" "ma sono la parte più buona" dice allungando la mano verso il mio piatto per poi mangiare i miei cetriolini "come fai a dire che la parte migliore sono i cetriolini? sono sicuramente le salse con la carne" la fisso divertito, arriccia il naso ed è davvero carina mentre lo fa.
Ma che cazzo dico?
"ok per adesso posso fare finta di non aver sentito una tale scemenza uscire dalla tua bocca, ma solamente se mi fai fare un giro in moto" sorride
"e io cosa ci guadagno?" "ci guadagni... non basta la mia presenza?"  "stai cercando di corrompermi?" "ci sto riuscendo?" "ho una brutta influenza su di te ragazzina" "mh si può darsi" mi sorride per l'ennesima volta in questa serata "ti ho insegnato bene, a quanto pare, vieni vado a pagare il conto e ti faccio fare un giro" lei saltella sul posto, credo che per certe cose sia rimasta una bambina, in senso positivo, la sua innocenza  è una cosa bella.
Facciamo un giro per le strade di LA fino a casa sua dove la faccio scendere e le tolgo il casco dalla testa, ha i capelli tutti scompigliati, li sistemo e appoggio il casco dietro di me
"buonanotte drew"
"notte ragazzina" mi saluta con la mano e se va.

Apro la porta di casa con il borsone in spalla
"la mamma dorme" mi avverte mia sorella, annuisco per poi sedermi sul divano insieme a lei, noto che ha un vestito nero che le arriva a metà coscia sono più che sicuro che glielo abbia prestato Mag.
"Tutto bene?" annuisce per poi voltare il viso verso di me "sono appena tornata dall'appuntamento più bello della mia vita" io la guardo , preferirei non ascoltare i particolari, lei si appoggia alla mia spalla per poi iniziare a raccontare con gli occhi che le brillano "Miha portato in un ristorante in spiaggia, a mangiare il pesce, abbiamo parlato e mangiato tantissimo, poi mi ha portata in spiaggia  mi ha baciata e ha detto che mi ama" non so esattamente cosa dire in queste situazioni " e tu? lo ami?" mi guarda "si drew credo proprio di amarlo" annuisco e chiudo gli occhi "io ho portato Micol agli allenamenti e poi siano andati a mangiare un panino" dico per fare conversazione "oh dio, ti piace Micol?" domanda euforica, mi giro di scatto "che stronzata, no am non mi piace è solo un'amica di Mag, sta entrando nel gruppo e devo farmela andare bene, è a posto" rispondo atono, alza gli occhi al cielo "pensala come vuoi" dice chiudendo gli occhi e addormentandosi, la prendo in braccio e apro la porta di camera sua, che però è un disastro totale, piena di vestiti, non avendo voglia di mettere a posto la porto in camera mia e le dó una mia maglia per poi sdraiarmi difianco a lei.

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