Cap 47

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Un rumore mi sveglia.
"Micol, alzati è pronta la colazione" sento dire da qualcuno.
"Cavolo drew alzati ti sei addormentato" apro gli occhi di colpo "cazzo" mi alzo "nasconditi sotto al letto mia zia sta arrivando"  faccio come dice solo perché voglio evitare di dare spiegazioni a sua zia.

Mai mi sarei aspettato di finire schiacciato fra il pavimento gelido e il letto della ragazzina.
Difianco a me c'è un reggiseno, quasi non scoppio a ridere ma prima di farlo mi rendo conto che sua zia è entrata in camera.
"Buongiorno tesoro, dormito bene?" "benissimo direi" "bene, ora alzati però o fai tardi" sua zia si avvicina alla finestra e apre le tende che la sera prima mic aveva chiuso.
"Di chi è quella moto? perché è nel nostro giardino?" merda.
"Non so zia, sarà del vicino probabilmente ha sbagliato giardino" inventa, sono sempre più stupito dalla poca capacità delle ragazzina nel saper dire le cazzate "si può darsi" "molto probabilmente la porterà via presto" sento dei passi, poi si siede sul letto.
"Micol, ieri mi ha chiamato tua madre" "come sta?" vorrei evitare di sentire perché sono cose che non mi riguardano ma alla fine la privacy va a puttane e finisco per ascoltare sentendomi una di quelle vecchie pettegole.
"Sta molto bene, un pó impegnata con il lavoro ma tutto alla grande" "immagino, dille che quando ha tempo di chiamarmi ci sono" sono confuso, ha avuto il tempo di chiamare sua zia ma non lei, sua figlia? e Micol è tranquilla e pacata? a quest'ora io mi farei delle domande o probabilmente sarei incazzato.
Una telefonata per sentire tua figlia puoi farla, insomma Micol è una ragazzina intelligente che non fa male a una mosca e sua madre non ha motivo per non telefonarla.

Ma Micol e io siamo due persone diverse e queste non sono cose che mi riguardano così me ne frego,sento dei movimenti sul letto.

"Adesso mi vesto e scendo aspettami giù, facciamo colazione assieme?" "certo" I tacchi della zia di mic si sentono per tutta la casa e appena esce dalla porta posso tornare a respirare, esco dal mio nascondiglio  e le mostro il reggiseno.
"Davvero molto bello questo" arrossisce  "dammelo" "a tuo rischio e pericolo ragazzina" si rende conto del doppio senso solamente dopo averlo detto e se possibile arrossisce ancora di più.
Mi siedo sul letto "e così hai dormito benissimo?" "e tu? " "benissimo direi" rispondo sfacciato, ed è la verità, ho dormito benissimo, non ho fatto incubi e non mi sono svegliato male, direi che dormire affianco alla ragazzina mi fa bene e questa cosa è da aggiungere alla lista, effetti collaterali della ragazzina.

Sbuffa e mi fa alzare, mi strappa il reggiseno dalle mani e mi spinge verso la finestra "speravo che me lo regalassi" "perché non ti butti?" alzo le spalle e mi avvicino a lei, le dó un bacio a stampo e scendo dalla finestra arrampicandomi sull'albero, scendo e cercando di non farmi vedere salgo in moto e parto verso quella che attualmente è casa mia e di Daniel.

Parcheggio la moto affianco all'auto di Daniel che è ancora lì, entro in casa e noto che dorme assieme a una ragazza, la frase 'non portare nessuna qua' non gli è entrata nel suo micro cervello.

"Sveglia deficente abbiamo il test" si alza di colpo mentre cerco una maglia da mettere, ne prendo una nera, infilo i jeans e la giacca di pelle "muoviti" "non esiste un bagno in sta cazzo di casa?" "no, credo che dobbiamo comprarne una,questa basta per dormire e fare sesso" "ci pensiamo stasera adesso ci dobbiamo muovere" annuisco e faccio uscire la ragazza sconosciuta dalla casa.
La caccio praticamente via.

Daniel esce due minuti dopo per poi correre verso la sua auto mentre io salgo in moto.

Accellero perché se faccio tardi a questo test probabilmente posso dire addio alla squadra di basket, non me ne fregherebbe un cazzo di questo test se non fosse per il basket.
Parcheggio  velocemente davanti a scuola, tolgo il casco e rimango a cavalcioni sulla moto mentre metto a posto i capelli e cerco con lo sguardo i miei amici che mi aspettano davanti a scuola.
Scendo dalla moto e cammino velocemente verso l'entrata "Andrew" mi volto guardandi perplesso la ragazza che mi ha fermato "ciao" continuo a fissarla non capendo chi sia "sono selen" inarco un sopracciglio quando mi mette una mano sul braccio.
Me la tolgo di dosso infastidito dal suo tocco.
"Mh non ti conosco" "ah emh, la ragazza della doccia?" "continuo a non ricordare" "abbiamo scopato nella doccia" "ah, quindi?" "quindi, mi aspettavo una tua chiamata" "mh evidentemente non è arrivata, vabene ora ho da fare a mai più" mi afferra ancora il braccio e sto perdendo la pazienza, mi volto sospirando e cercando di ricordarmi che difronte a me ho una ragazza.
"Che cazzo vuoi ancora?" "che tu mi chiami" "e io che tu ti levi dal cazzo ma non si può avere tutto perciò se tra due secondi non ti sposti possono accadere due cose, o perdo la pazienza che sta già andando a puttane o ti prendo di peso e ti faccio levare dal cazzo io, decidi" mi guarda e si sposta "ottima scelta" "ci vediamo?" "no, vai da qualcun'altro a scopare rispondo ormai innervosito.
Finalmente arrivo davanti ai miei amici che mi guardano e mi ripetono che devo muovermi per arrivare in tempo, entriamo dentro la classe e scegliamo i posti più vicini.

"Ci siamo tutti? direi di sì, bene possiamo iniziare" ci distribuisce i test sul banco e io comincio a guardarlo, nel complesso non è troppo difficile. Comincio a svolgerlo e dopo poco mi volto verso Daniel senza farmi vedere dal prof, mi passa il test, copio il mio facendo qualche errore volontario per non renderli troppo simili.
Mi volto verso maggie e le sussurro un "hai fatto" risponde con "non capisco un cazzo" sbuffo e facendo finta che mi sia caduta la matita le rubo il foglio, è la scusa più palese e ridicola del mondo ma non mi veniva in mente altro.
Il prof continua a mangiare il suo yogurt alla fragola seduto alla cattedra non rendendosi conto che ho appena fatto copiare maggie e Daniel, finisco di copiare tutto in pochi minuti e gliela ridò.

Mi alzo e consegno il test "è sicuro? " chiede il professore.
Annuisco e vado a sedermi, maggie e Daniel subito dopo si alzano e consegnano il compito.

"Avete ricontrollato?" "no" esclamano entrambi " vi conviene farlo "
" non c'è bisogno mi fido della mia mente " ghigno, so che si riferisce a me.
" Come vi pare "risponde il professore con un cipiglio annoiato sul volto.
È chiaro che vorrebbe essere ovunque ma non qua.

Sorridono e si siedono ai loro posti " se non mi piacessero le ragazze ti bacerei Andrew jones"alzo gli occhi al cielo "stessa cosa amico" ghigno e aspetto che quest'ora passi non vedendo l'ora di andare a mangiare.

"Ok parliamone seriamente, prendiamo una casa io e te, una casa che magari abbia il cesso"
"e dove pensi di trovare i soldi?  tu devi pagare i soldi per tua madre e tuo fratello e io per mia madre e mia sorella, perciò non so come cazzo fare a sostenere l'affitto di un'altra casa" "potremmo chiedere degli extra a white"
"hai Mai fatto gli extra che ti propone white?"
"no" "vuoi che te lo spieghi? significa fare rapine nei supermercati in pieno giorno, significa fare i colpi grossi, paga bene ma sai che ci infiliamo sempre di più nella merda"
"non ho intenzione di vivere in una baracca di legno solamente perché non posso permettermi un'altra casa mi sta bene anche una casa da niente basta che abbia un cazzo di cesso per pisciare"
"tu vuoi davvero rischiare? io non ho niente da perdere tu hai una famiglia e sei libero io tecnicamente sono comunque nella merda e la mia famiglia è a puttane la scelta è tua Daniel" ci riflette per un paio di minuti per poi guardarmi convinto.
"Cazzo Andrew facciamolo" sorrido "se ci beccano, non ti lascio nella merda ok? ti prometto che farò in modo che tu ne esca pulito" mi sorride "appena usciamo da scuola ci vediamo da white" entra con me a mensa e ci sediamo a tavola dove due vassoi pieni di cibo per me e Daniel.

"la mamma ti saluta" rido per la Cazzata che ha appena detto Amanda "stai tranquilla, non c'è bisogno che tu dica cazzate solo per coprire il fatto che mia madre non voglia parlare con me am" sospira "non sentirti in colpa, la situazione si è creata per colpa mia, e comunque  non importa, mi sta bene così "
" Dove stai dormendo? "
" provvisoriamente nella casetta di legno che c'è al lago insieme a Daniel, ma abbiamo intenzione di comprare un appartamento per noi due" mia sorella mi guarda perplessa.
"Dove li trovi i soldi?"
"a questo ci penso io tu non preoccuparti" le faccio l'occhiolino iniziando a mangiare la pasta.

Il mio sguardo si ferma sulla ragazzina, è concentrata nel mangiare la sua pasta e a parlare con Mag di qualcosa che sinceramente non ascolto troppo impegnato a guardarla,questa ragazza mi ha fottuto il cervello.

nel modo in cui brillano le stelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora