"Giochiamo a non ho mai?" "quando la smetterai con questi giochi il mondo sarà un posto felice" "fanculo drew" faccio una smorfia mentre lei mi spinge.
La guardo male a mia volta la spingo.
Continuamo così per minuti.
Sembriamo dei bambini.
È passato un giorno da quando ci siamo sbronzati su una montagna russa.
Micol si è fatta due ciuffetti fucsia, abbinati ai capelli di maggie giusto per onorare la scommessa.
Quando su madre lha vista ha urlato per due minuti poi si è resa conto che sono due ciuffetti e che infondo non sta male.
E io, beh io credo che con quel piccolo particolare lei sia ancora più sexy.
È non posso negare di aver fatto i peggio pensieri.
Siamo in camera di Micol mentre continuamo a ripetere a maggie che non vogliamo giocare.
Credo Amanda sia tornata a Los Angeles, o forse è da Astrid al college.
Realmente non me ne frega un cazzo.
Può fare come le pare io voglio solo fare stronzate come qualsiasi adolescente e non mi interessa del suo parere.
Astrid sta dalla sua parte ma solo perché la sua mania dell'essere protettiva ha preso il sopravvento e in questo momento è leggermente incazzata.
Ma lo sarebbe qualsiasi sorella maggiore dopo che suo fratello ha mischiato alcool e erba.
Non la biasimo e so che in qualsiasi caso ha capito perché l'ho fatto.
Diciamo che probabilmente le è passata ma che non lo dice perché vuole farmi ragionare.
Il punto è che lo so da me che non bisogna farlo, ma voglio che lei capisca che voglio solo divertirmi e sinceramente questo mix è la cosa meno grave che io abbia mai fatto.
Se solo mi vedesse ai festini a Los Angeles probabilmente mi rinchiuderebbe in casa.
Ma credo che in realtà sospetta già le cose che faccio.
Sopprattutto perché sa bene che non sono per niente un tipo tranquillo.
"Giochiamo almeno la smette" alzo gli occhi al cielo ma annuisco.
Apriamo la bottiglia di gin e ci versiamo da bere.
"Parto io, non ho mai fatto sesso a tre" "scontato" bevo in un sorso.
Micol mi guarda.
Io alzo le spalle.
"Non ho mai, fatto sesso nei bagni della metro"continua Daniel.
Maggie ride e beve, anche io con lei
"emh, non ho mai preso palo" maggie beve e anche Micol.
"Non ho mai fatto il bagno nuda" "bisogna rimediare ragazzina" lei arrossisce e io bevo.
"Non ho mai avuto una relazione duratura" "no, non hai mai avuto relazioni è diverso" Micol beve e anche maggie e Daniel.
Rimango fermo.
"Chi era il ragazzo?" "mh uno che conoscevo qua a new york" "che stronzo si è fatti scappare una come te" "ad ogni modo è stato meglio così, era come dice drew" "uno stronzo?" "si" bevo altri tre bicchieri per i turni seguenti e quando mi rendo conto di essere brillo mi fermo.
"Tra meno di un'ora abbiamo l'aereo, non avrei voluto andare via al contrario di quanto pensassi new York non è male" strilla maggie.
"Perché andate già?" "realmente siamo venuti per un caso eccezionale ma mi hai chiesto di stare dietro a tua madre e-" "ha fatto casini?" "no, ma non siamo a la e non credo che tua madre sia affidabile " " stiamo parlando di mia madre Daniel probabilmente non sarei dovuto venire nemmeno qua" maggie sbuffa "hai fatto bene a venire invece, non puoi stare sempre a preoccuparti di lei" "ma io non mi preoccupo le sto dietro solo perché Amanda e Astrid ci tengono a lei" "e ci devi rimettere tu?" "fanculo no" sbotto.
Mi alzo.
"Facciamo un giro e fottiamocene di mia madre" "e dove vorresti andare? noi dobbiamo iniziare a prepararci" sbuffo.
"Forse è meglio se torniamo in hotel, ci vediamo a la" abbracciano Micol e io li saluto con un cenno della testa.
"Daniel" "mh? " "se mia madre crea problemi chiamami" lui annuisce e esce da questa casa con maggie.
Mi sdraio sul suo letto.
"Che vuoi fare?" "luna park?" "scommetto che qua non è così bello come a los Angeles" "no in effetti" si volta verso di me e mi sorride.
"chi va per primo in doccia?" "potremmo limitare il tempo e farla assieme" lei arrossisce e io rido.
Anche se realmente ero serio.
Vorrei davvero andare sotto la doccia con lei.
Anzi vorrei affondare la faccia fra le sue gambe,di nuovo.
Ma questo è un'altro discorso.
Probabilmente sono un coglione ma non mi spiego come questa ragazzina mi faccia sembrare un ragazzino in piena crisi ormonale.
Sopprattutto non mi spiego tutti i pensieri su di lei.
Perché cristo santo quando dopo un'ora, esce da quel bagno indossa una gonna scozzese e un dolcevita nero che le si adatta perfettamente al corpo.
E ringrazio dio che abbia scelto di vestirsi così, probabilmente se non smetto di fissare lei e il suo culo facendomi film mentali osceni su di lei rischio di avere un'erezione.
Entro velocemente in bagno e apro il getto d'acqua.
Mi spoglio velocemente ma mi fermo.
La sento chiamarmi dalla sua stanza.
E non credo che lei si sia resa conto del fatto che sono sotto alla doccia.
Apre la porta di scatto.
"Drew tutto b-" si blocca e si volta.
"Oddio -" diventa rossa e fissa il muro come se gli stesse chiedendo di sparire in tutte le lingue del mondo.
"Ragazzina?" "oh, emh si scusa io-" scoppio a ridere.
Mi piace metterla in imbarazzo.
È non ho ancora capito per quale ragione mi piaccia tanto.
Apro la tenda e mi nascondo dietro.
"Scusa, ho dimenticato i trucchi -" ghigno.
"Ammetti che cercavi una scusa per vedermi nudo" "oh dio, no!" la guardo mentre lei arrossisce.
E per quanto lei possa sembrare innocente non credo lo sia, il suo sguardo scivola nel mio basso ventre coperto dalla tenda.
Rido.
"Micol se continui a guardarmi così non resisterò un'altro secondo a prenderti in questa vasca" lei rimane un'altro minuto a fissarmi, poi si schiarisce la voce.
"Emh, sisi, chiaro" è pazza completamente pazza.
"Ti senti bene?" "io? ah si certo, divinamente" fa un sorrisino.
"oddio" si passa un mano fra i capelli.
"Certo scusa me ne vado" fa una risata isterica e corre in camera sua.
Alzo gli occhi al cielo, non ha nemmeno preso i trucchi.
"Mic" urlo.
Lei torna in bagno e le indico l'astuccio con i trucchi.
"Oh, si certo" praticamente scappa nell'altra stanza come se il potessi mangiarla fa un momento all'altro.
E in effetti non ha tutti i torti.
Dio, ma che problemi ho?
Lo sento il mio telefono suonare, ma me ne frego.
Mi sciacquo il sapone dal corpo e esco.
La vedo che mi fissa e penso che quella ragazzina di innocente non ha proprio niente.
Mi vesto il più in fretta possibile, voglio uscire prima che sua madre ci blocchi perché è troppo tardi per uscire.
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nel modo in cui brillano le stelle
ChickLitCi si sofferma sempre a pensare al futuro, al domani e a cosa accadrà. A pensare a quando e a come conosceremo l'anima gemella. Cosa sarà di noi fra anni, mesi, giorni. Ci soffermiamo talmente tanto su tutto questo che non pensiamo al momento che...