Mi giro nel comodo letto di Micol, ci ha lasciato dormire qua, metto una mano sul suo fianco trascinandola verso di me, verso le sei andiamo via così nessuno ci vede, maggie e Daniel dormono nel divano letto e io sono quello privilegiato.
" Mio dio" strilla qualcuno, me ne frego e metto la testa fra i capelli di Micol, ha un buon odore
"oh cazzo" "stai zitta Mag, smettila di strillare" borbotto.
"Andrew" "mh" "alzati" "no" la ragazzina si volta e si mette a sedere "drew" "mh" "c'è mia madre" "ma che cazzo" apro gli occhi e una donna con la faccia sconvolta e vestita tutta in tiro.
Mi strofino un occhio "ma che ore sono" "le nove" "cazzo" mi alzo in piedi "ora tu ti siedi" guardo male la donna davanti a me.
Non sopporto chi mi fa ordini."Micol, ora spiegami con calma perché questi senza tetto sono in camera tua, intendo i ragazzi, lei mi sta già simpatica" "non sono senza tetto" "più o meno" "Daniel muto"
"e poi con gentilezza spiegami perché questo è a petto nudo"sbuffo.
" C'è caldo" lei mi guarda male.
"Mamma stai tranquilla, lui è Andrew Jones, è un mio amico" sogghigno alla parola amico "lei è maggie, abita nella casa affianco alla nostra ed è la mia migliore amica, ti ho parlato tanto di lei" annuisce per poi sorridere a maggie "mentre lui è Daniel" "e si può sapere perché sono in camera tua?" "perché maggie aveva dimenticato le chiavi di casa e sia Andrew che Daniel erano con lei quindi li ho fatti salire e dato che era tardi hanno dormito qua" annuisce "vestitevi e sistematevi voglio conoscervi,tuo padre è di sotto non so quanto sarà felice" esce dalla porta.
"Quella donna mi mette ansia" "sono in tempo per scappare? non sono pronto a un incontro familiare" "porca troia ti ha puntato, probabilmente ti odia" "ragazzina, là sotto c'è tuo padre dimmi che è più simpatico di tua madre, senza offesa" sorride "avete cose in comune punta su quelle e gli starai simpatico" sbuffo e cerco la mia felpa "dov'è finita la mia felpa?" "è mia" "che pensi di farmi mettere a me?" ci pensa un pó "questa" mi lancia un'altra felpa sempre mia "perché c'è lhai tu?" "mi piaceva" sbuffo "pronto?" "no" "se mi chiami ragazzina davanti a loro ti uccido" "come vuoi che ti chiami? Micol?" "mic, è più normale"alzo gli occhi al cielo e mi avvicino al suo orecchio.
" Credo tua madre sia incazzata con me perché mi eri appiccicata questa notte, e io e te, non siamo amici "gli faccio l'occhiolino e con una mano sulle spalle di maggie scendo le scale.Arriviamo a piano terra e sua madre ci fa sedere sul divano, io mi siedo affianco alla ragazzina, per poi squadrarci e iniziare con l'interrogatorio mentre suo padre è affianco a lei che ci guarda.
" Andrew, raccontami di te" "che vuole sapere?" non mi piace farlo.
"Ad esempio che hai fatto alla faccia" "incidente in moto" "vai in moto?" guardo ovvio il padre di Micol
"si" "mi piacciono molto le moto, dimmi te ne intendi?" annuisco.
"Le aggiusti anche?" "Andrew è sempre con la testa fra i motori potrebbe aiutarti a aggiustare la tua" "certo se a lui fa piacere" annuisco "raccontami altro" "a d'esempio?"
"non so, il tuo nome non mi suona familiare e non ti ho mai visto alle cene importanti" "il mio nome non è nella lista di persone importanti"
"e come mai?" "non vivo in questo quartiere" "oh, e dove?" sospiro "dall'altra parte, credo che lei abbia già capito" annuisce "come hai conosciuto mia figlia?" "ci sono varie opzioni per questa storia, ufficialmente me l'ha presentata maggie, ma l'avevo già incontrata nei bagni della scuola"
"se possibile vorrei che rimanete a pranzo e magari dato che Andrew mi aiuta con la moto anche a cena" dovrei dirgli che dopo io e Daniel dobbiamo andare a lavoro? non credo perché chiederebbero che tipo di lavoro faccio e il ladro non è una professione che a loro piacerebbe.
"Non c'è problema" strilla maggie, la guardo male e lei mi fa una linguaccia, gli faccio segno che mi ha rotto il timpano e lei comincia a ridere.
"E invece tu? Daniel come l'hai conosciuta" gli faccio segno di omettere certi particolari "anche io a scuola, merito di Andrew siamo amici da tanto" "come vi siete conosciuti?" stringo i pugni, raccontare quella storia non mi piace affatto, la ragazzina lo nota e anche se perplessa mi dà la mano.
Cerco di calmarmi per non esplodere davanti ai suoi genitori, mi squilla il telefono e non sono mai stato più contento di mia sorella che mi chiama, rispondo.
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nel modo in cui brillano le stelle
ChickLitCi si sofferma sempre a pensare al futuro, al domani e a cosa accadrà. A pensare a quando e a come conosceremo l'anima gemella. Cosa sarà di noi fra anni, mesi, giorni. Ci soffermiamo talmente tanto su tutto questo che non pensiamo al momento che...