Capitolo 56

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Mi sdraio su quel lettino e osservo il cielo, è tranquillo, sereno come se tutte le disgrazie e la merda che ci sono nel mondo lui non le vedesse.
Mi accendo una sigaretta e chiudo gli occhi, cerco di rilassarmi perché addosso ho fin troppo stress, gli altri stanno mangiando di là ma io non ho fame e resto fuori a fumare, spengo la sigaretta poco dopo.
Sento dei passi e quando mi giro per capire chi è vedo Micol, sbuffo e chiudo dinuovo gli occhi
"non voglio che fumi in barca, i miei lo capiranno" "capiranno anche se scoperai con il coglione" "Peter e non ci voglio fare niente con lui" "si beh non si direbbe" si siede sul mio sdraio "puoi anche guardarmi" "ci sono tante sdraio vai là" "mi piace questa" "stamattina non eri incazzata? che hai il ciclo?" so che sta arrossendo e quando mi da un pugno nelle costole per farmi smettere di ridere apro gli occhi "che cazzo era una battuta" "perché continui a fare lo stronzo" "cazzo una parolaccia immortaliamo il momento" "smettila"
"da me non devi aspettarti altro ragazzina, non sono come quel coglione di Peter, non sono un bravo ragazzo, sono pieno di problemi e di guai perciò abituati" mi alzo e mi appoggio alla barca
"cavolo Andrew guardati, ogni volta che io ti vedo sei pieno di ferite o sei ubriaco, non c'è una volta che non sei incazzato con qualcuno, devi darti una calmata" "che fine ha fatto la ragazzina timida?" "lo sono sempre stata, specialmente con te, ma ora sto cercando di farti capire che non puoi andare avanti così" "devi essere tu a dirmelo? lo so, ma non posso farci un cazzo, quello che hai visto tu è niente in confronto a quello che Mag e mia sorella hanno visto, è da anni che va avanti perciò tranquilla, qualche graffio non fa la differenza" lei continua a guardarmi come se mi dovesse qualcosa, come se si sentisse in colpa, ma in colpa per cosa? "smettila" "che ho fatto" "smetti di sentirti in colpa, non so per quale ragione ma tu ti senti in colpa quindi smettila perché non hai fatto niente" annuisce e gli volto le spalle "Andrew" "mh" "non ho mai visto quella" mi volto e la guardo, indica con gli occhi lucidi una cicatrice dietro la schiena, sospiro "non è niente sono caduto da piccolo" "io-" "ragazzina ti fai troppi viaggi " corre via come se avesse visto un fantasma, prendo la mia canotta e me la infilo, scendo le scale e entro nella specie di salotto dove stanno giocando a qualcosa, mi siedo difianco a maggie che mi sorride e appoggia la sua testa sulla mia spalla
"vieni di là? parliamo " annuisco e mi alzo in piedi, e vado con lei nella sua camera, si siede sul letto e mi guarda, ha gli occhi lucidi  " ehi calma, che succede " la faccio sedere sulle mie ginocchia e la abbraccio mentre singhiozza sulla mia spalla  "credo-credo che mio padre sia a casa, da mia madre e credo che sia venuto per me, sai come faceva quando ero piccola" la stringo forte a me mentre le accarezzo i capelli "sei qui con me ok? non ti succederà niente fino a quando ci sono io" "mia madre è a casa, vuol dire che scoprirà che lui mi ha chiesto di andare a vivere da lui" "non glielo hai detto?" "no perché sapevo già che volevo restare qua" sospiro "tranquilla risolvo tutto io, devi solo tranquillizzarti e fidarti di me" annuisce e si stacca, con gli occhi arrossati per il pianto mi guarda "non fare casini" "stai tranquilla mag, risolvo tutto io, non c'è bisogno che tu ci pensi ora ok? sei su una splendida barca da ricconi" "ci sono stata mille volte su una barca" "beh io no perciò goditela per me" sospira "che hai intenzione di fare" "non devi perforza saperlo" le  faccio l'occhiolino e mi accendo un'altra sigaretta che ci passiamo "non voglio sembrare lagnosa ma è tutto uno schifo in questo periodo, non c'è un momento tranquillo, il mio sporco padre pieno di soldi si ripresenta dopo anni, mia madre non lo sa e lo verrà a scoprire e poi c'è la scuola, devo iniziare a mettere i crediti per il college " annuisco "ogni cosa ha una soluzione" "si ma non credo che con tutti i miei problemi riuscirò a andare avanti" "ti ho già detto che risolvo tutto io" "si ma i crediti per il college? e poi non so nemmeno che cosa mettermi per andare al colloquio di mia madre la settimana prossima" sospiro "mettiti un vestito nero e sei apposto mag" mi alzo "vado a fare delle telefonate tu non pensare al college e al vestito ok?" salgo ancora e mi metto in un posto isolato, non voglio che nessuno senta il mio discorso "pronto?" "sono Jones, ho bisogno di un favore e si, farò un incontro se mi aiuti" "che tipo di favore" "in questo momento non posso svolgere niente perciò puoi andare a spaventare un uomo? non con pistole o altro" "d'accordo dammi l'indirizzo" "te lo scrivo" metto giù il telefono e gli scrivo l'indirizzo di maggie per poi aggiungere il nome del padre.
"che fai?" "niente" spengo la sigaretta di prima e guardo mia sorella, mi sorride "verrai a natale?" scuoto la testa in segno di negazione "è natale Andrew, pensavo che almeno a natale facevi un eccezione" "mi dispiace ma ho da fare" "come no, ogni anno a natale hai da fare?" "non riesco a venire am" "cazzo ho bisogno che tu venga, la mamma ha bisogno, la nonna e tutta la tua famiglia" mi esplode la testa " devi lavorare a natale? e quale lavoro? non ho mai capito che cazzo di lavoro fai" non c'è la faccio più, mi metto le mani fra i capelli "cazzo am basta"  "perfavore vieni abbiamo tutti bisogno di te" se ne va e il mio cuore credo sia accelerato "merda" urlo e calcio quella sdraio che si ribalta e fa un rumore assurdo, entro nella mia camera, vado avanti e indietro per la stanza, non ho il sacco da boxe e non so che cazzo fare se non tirare pugni a quel fottuto muro cercando di calmarmi.
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Mi siedo al tavolo insieme a tutti che ridono e scherzano, cerco di sorridere anche io ma finisco comunque per rimanere serio, mia sorella e Liam si limonano su quella sedia "prendetevi una stanza cazzo" "ci vediamo dopo" si alzano e vanno in camera, la mia faccia disgustata fa ridere gli altri e mentre rubo la sigaretta a Daniel penso che infondo sono fortunato, sono fortunato in mezzo a tutta questa merda.
"Avete presente James?" "chi quello che ci vendeva l'erba?" "esatto, è finito dentro, credete che dobbiamo andare a salutarlo?" "quell'erba era scadente" "si ma ce la vendeva a buon prezzo" "resta il fatto che faceva schifo" maggie ride e io la seguo "cazzo dite che si mette a vendere erba anche in riformatorio?" "sicuramente" "Micol tu frequenti questa gente?" ci voltiamo verso quel coglione con il cardigan color merda "qualche problema?" Micol mi fa segno di stare zitto "sono i miei amici" "sono dei drogati dei bassi fondi" "questo ha voglia di essere affogato" maggie ride "non hanno un soldo e sono pieni di tatuaggi e piercing" "l'unico con tatuaggi qua in mezzo è Andrew" "giudicare le persone solo perché hanno tatuaggi fa capire la tua mentalità" "è  meglio della tua" "tutto ciò dimostra che sei solo un gran coglione" "e tu che saresti" "io sono uno che se non chiudi quella fottuta bocca ti affoga" ghigno "non ti conviene" "ah no?" "no perché ho più soldi di te e perché posso denunciarti" "per me I tuoi soldi e la tua denuncia puoi ficcartela su per il culo" "maniaco" "non sono io quella che fissa le tette di Micol come se fossero di mia proprietà" "veramente-" "Daniel" alza le mani in segno di resa e questo Peter torna a guardarmi
"se fosse per me sarei a casa mia senza di te quindi vedi di non rompermi troppo il cazzo perché alla fine la testa sott'acqua te la trovi sul serio" "casa tua? abiti in una topaia, circondata da tossici e siringhe" "ne ho una se vuoi te la vendo" "credi che sia un tossico" "dalla tua faccia pare di sì" "vivi nella miseria Jones e fidati se ti dico che una come Micol merita di meglio" "meglio di me saresti tu? un coglione che dorme con la cravatta?" "non dormo con la cravatta" alzo gli occhi al cielo "io e Micol non stiamo assieme e non me la merito ma di sicuro nemmeno tu che vai a giudicare persone che non conosci " e se non fosse per la ragazzina che mi dice di smetterla gli avrei già tirato un pugno, Daniel mi passa l'erba e non me ne fotte un cazzo se gli dà fastidio, rollo la canna e aspiro il fumo" ah si giusto ti da fastidio "passo la canna a Daniel che ride" poi toglietela che se i miei la trovano mi ammazzano" sia io che Daniel annuiamo "questa Barca è una noia dovremmo dare una festa o cose simili" "cazzo si" "pessima idea"
"mic, rilassati se facciamo una festa non lasciamo la barca in disordine" "se succede qualcosa e i miei lo scoprono noi non ci vediamo più" "guarda Liam secondo te perché i suoi non hanno mai scoperto dei festini in casa sua?" "perché?" "perché abbiamo ripulito tutto in tempo" sbuffa e sorride "muovete il culo e chiamate le persone" "hai l'alcool?" "c'è uno scaffale pieno di alcolici sotto" "non si accorgeranno se li finiamo?" "se usiamo la vodka basterà metterci dell'acqua e per il resto li possiamo comprare" annuiscono tutti e nel frattempo mag e am iniziano a chiamare gente mentre io e gli altri prepariamo la casa mentre quel coglione di Peter non vuole dare una festa e se ne sta sul divano "nella tua vita fai altro oltre a studiare? dare una festa non è un crimine" Daniel cerca di fargli alzare il culo da quel divano ma non si smuove così mi avvicino e ghigno per la sua faccia "muovi il culo da questo divano oppure vai nella tua stanza che non si può chiudere a chiave quindi entrerà chiunque e anche gente che scopa sul tuo  letto e se non vuoi assistere hai due opzioni" "o tu ti alzi e ci aiuti o tu torni in camera col rischio che qualcuno ci scopi dentro" Daniel si allaccia la camicia "allora me ne vado, Micol frequenti delle persone di merda, probabilmente questo finirà in prigione e l'altro assieme a lui, spero che una come te non diventi come loro" esce dalla barca e sale sul porto, Daniel scoppia a ridere e io rido per la faccia che ha fatto, Liam mi lancia una camicia e io lo guardo male perché non so per quale ragione non è stato felice di Peter che se n'è andato "che c'è Liam, il tuo amico Peter ti manca? se vuoi corri da lui" "c'è che sei già fatto e la festa non è ancora iniziata e c'è che Micol è più incazzata di prima con te, complimenti coglione" "non mi riguarda che lei sia incazzata con me, Peter o come cazzo si chiama non ci aiutava e ci insulta a è basta e non non mi dispiace che so sia levato dal cazzo" "cazzo Andrew complimenti il tipo che ti ha venduto l'erba è bravo perché sei completamente andato" sbuffo e mi allaccio la camicia lasciando scoperta una parte di petto.
La gente incomincia a entrare e la musica si alza al massimo mentre io me ne sto sui divanetti con una sopra di me, ho già perso i miei amici perché dentro questa cazzo di barca è piena di persone.
La ragazza si sdraia sul tavolino con del lime in bocca e la pancia piena di sale con un bicchierino di alcool sulla pancia, lo bevo in un sorso e le lecco la pancia piena di sale per poi prendere il lime dalle sue labbra,la ragazza si alza e inizia a ballare, la festa è appena iniziata e io sono già fatto e ubriaco, cazzo iniziamo bene.

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