Capitolo 17

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Accendo l'ennesima sigaretta, devo calmarmi magari sono tutte paranoie che mi sto facendo e magari non è successo nulla.
Faccio un tiro, maggie e Micol stanno dormendo, troppo stressato decido di richiamare mia madre.
Uno squillo, due squilli, tre squilli, non risponde.

porca puttana.

E se prendessi il primo taxi e tornassi a casa? aspetto che mi richiami ma non lo fa, magari sta dormendo e non sente il telefono.
"Che fai sveglio?" mi giro trovando Micol che mi fissa davanti alla porta vetri
"non riesco a dormire tu?"
"non mi sento tanto bene"
"che hai?"
"influenza credo" annuisco
"apri la valigia di Mag è la persona più ipocondriaca del mondo sicuramente troverai una tachipirina" rispondo serio mi sorride
"come mai sei così serio?"
"sono sempre serio"
"vero anche questo, ma quella è la quarta sigaretta c'è qualcosa che non va"
"niente ragazzina prendi la tachipirina e torna a dormire" lei sbuffa ma fa come le ho detto.
Spengo la sigaretta e entro in camera, cammino avanti e indietro rischiando di svegliare quelle due che ne frattempo sbavano sul cuscino, se non fossi così stressato gli avrei fatto una foto.
Mi siedo sul letto e mi passo nervoso una mano tra i capelli, e se non mi risponde perché le è successo qualcosa?
"porca puttana" sussurro, non so cosa fare, non ho il controllo della situazione e io odio non avere il controllo.
Guardo l'ora sul telefono sono le cinque del mattino è possibile che non risponde perché sta dormendo, anzi molto probabilmente è così.
Nonostante il fatto che mi sono dato una spiegazione sul fatto che non risponde non riesco a capire il suo comportamento, mi sento un dannato psicologo mentre analizzo i dettagli per capire che cosa ha, peccato che io non sono uno psicologo ma sono un coglione che è più nervoso del dovuto, mi sdraio sul letto e fisso il soffitto cercando di darmi spiegazioni per tutta la notte.

Mi alzo, non ho dormito per trovare spiegazioni e per aspettare una sua chiamata, ma ancora adesso alle otto del mattino mia madre non risponde ai messaggi e al telefono.
Sospiro meglio se vado a fare una doccia, apro la porta del bagno ma noto che Micol è piegata in due davanti al water, mi avvicino e le tengo i capelli, dopo poco smette e si lava la bocca.
"Tutto bene?" annuisce
"ti vado a prendere un the caldo vai a metterti qualcosa di più pesante stai tremando"
"non ho nulla di pesante sai siamo a Miami" la prendo in braccio e la poggio sul mio letto per poi prendere una mia felpa e mettergliela.
"Ti cerco un termometro e un the, tu stai ferma qua" mi sorride.
Scendo le scale in fretta per arrivare in cucina "può farmi un the caldo, so che non si può ma la mia compagna di stanza sta male"
"si aspetta due minuti" annuisco, prendo il telefono in mano e mando quella che sembra il ventesimo messaggio a mia madre "mamma non vorrei sembrare il figlio preoccupato, ma non mi rispondi ai messaggi e sono le otto tu disolito sei già a lavoro, se vedi il messaggio rispondimi" prendo il the che brucia un sacco per poi portarlo alla ragazzina infreddolita sul mio letto.
"Non ho ancora preso il termometro ma credo che hai la febbre"
"da cosa lo intuisci?"
"sei tu quella vuole studiare medicina non io"
"dai, rispondi alla ragazzina malata" dice facendo gli occhi dolci, sbuffo "hai freddo quando io sto morendo di caldo, sei pallida e hai vomitato, hai starnutito per tutta la notte e ti girarvi in continuazione perché morivi di freddo"
"come hai fatto a vedere che starnutivo per tutta la notte?"
"ho fatto il medico di guardia" rispondo sarcastico.
In autobus oltre a aver dormito mi ha fatto vedere sette puntate di grey's anatomy, prendo il termometro dalla valigia di Mag che intanto dorme ancora.
Alzo la felpa e metto il termometro sotto all'ascella lei rabbrividisce non so se per il contatto o per il fatto che è malata.
Aspettiamo un paio di minuti fino a quando non suona.
"39.3" leggo
"cazzo, ok allora adesso ti fai una bella dormita e poi vediamo se la febbre è scesa ok? ti ho dato dei farmaci spero quelli giusti dovresti stare meglio tra un pó"
"in che senso speri quelli giusti"
"di tutto il mio discorso hai sentito solo quello?" annuisce.
"Vai a dormire ragazzina" dico, lei si stende sul mio letto per poi coprirsi, esco in terrazza mi squilla il telefono, è mia madre, cazzo finalmente.
"porca puttana stai bene?"
"emh, sei il figlio?"
"che cazzo? si sono io che succede?"
"scusami, sono solo una barista, tua madre si è scordata il cellulare qua ieri"
"aspetta, che faceva ieri era con qualcuno?"
"no era sola, è venuta ha preso una brioche ha pagato ed è uscita, nel mentre che pagava ha appoggiato il telefono e se lo è scordato " sospiro
"ok grazie mille, probabilmente se ne accorgerà,verrà a riprenderlo" metto giù, tiro un sospiro di sollievo.
Entro in camera e trovo Mag sveglia
"perché Micol è nel tuo letto?"
"pensi sempre male?"
"quando si tratta di te e una ragazza nel tuo letto si" alzo gli occhi al cielo "ha 39 di febbre e ha vomitato, tu dormivi e occuparvi tutto il letto così l'ho messa sul mio"
"e perché ha la tua felpa?"
"perché aveva freddo e non aveva un cazzo in valigia" annuisce
"lasciamola dormire, andiamo a fare colazione? Liam e am ci aspettano giù" annuisco e mi infilo un pantalone della tuta e una maglia a maniche corte per poi raggiungere liam e mia sorella insieme a Mag.
"Micol?"
"non sta bene in questo momento sta dormendo" annuiscono
"se provi a chiamare la mamma lascia stare ha dimenticato il telefono al bar"
"stai bene? sei pallido"
"non rompere il cazzo am sto bene" "quanto siamo acidi stamattina"
"dai lasciamolo stare" mi siedo e incomincio a mangiare un cornetto al cioccolato, scrivo un messaggio a Micol nel caso si svegliasse e non vedesse nessuno "siamo scesi a fare colazione"
"che facciamo oggi?"
"non lo so potremmo visitare Miami" "e Micol? la lasciamo da sola in hotel?" chiede Mag
"non possiamo restare, abbiamo il giro con quella di economia" alzo gli occhi al cielo
"tranquilli rimango io, non rovinatevi la media, ditegli che sia io che Micol abbiamo preso l'influenza e che non possiamo esserci" loro annuiscono per poi andare a raggiungere la prof.
Entro in camera e mi siedo sul letto "come va?"
"ho la nausea, perché sei ancora qua? non dovresti fare il giro?"
"sono il medico di guardia ricordi?" chiude gli occhi
" ritorna a dormire" annuisce per poi sdraiarsi sul mio letto e annusare il mio cuscino.
Mi siedo per terra e la guardo è bella anche con l'influenza, vedo che sta sudando, la sveglio anche se non vorrei.
"Ragazzina devi togliere la felpa"
"ho solo il reggiseno sotto" sospiro
"se continui a sudare la febbre non diminuirà togli la felpa "
"sono stanca" sospiro cercando di mantenere l'autocontrollo quando le sfilo la felpa, rimane in reggiseno, chiudo gli occhi, non posso fissare le tette della ragazzina.
"Ok adesso copriti con la coperta, non-"
"sei bello"
"ragazzina è meglio se ti copri " chiude gli occhi e sorride, non so cosa stia pensando in questo momento ma so che se non avessi quel briciolo di autocontrollo che mi rimane me la starei già scopando.

"Drew" mi volto verso di lei
"credo di star per vomitare" si alza di scatto e corre al bagno, la raggiungo e le tengo i capelli, le accarezzo la schiena e le faccio sciacquare la bocca. "Che schifo" sussurra lei
"vado a prendere qualcosa da mangiare, non nel hotel perché probabilmente mi ammazzano se  chiedo un'altro favore ci metto dieci minuti e torno tu intanto riposati" esco dalla camera per poi chiamare un taxi, dopo poco arriva.
"Portami al ristorante cinese più vicino" ci arriviamo, ordino qualche cosa a caso per micol , dio  odio mangiare cinese.
"Grazie" dico dandogli il conto, salgo dinuovo sul taxi
" mi riporti dove mi ha preso " annuisce e parte.
Pago il tassista, e entro nell'hotel, salgo le scale, e apro la porta della camera dove Micol dorme.
"Ragazzina sveglia ho comprato cinese" lei apre gli occhi che le si illuminano quando vede quello che ho fra le mani.
Le passo il suo contenitore per poi aprire i miei spaghetti di soia, la guardo mentre mangia quegli spaghetti con qualcosa di aromatico sopra con le bacchette "non si usano così"
"maestrina"
"devi metterle incrociate fra le dita non così" alzo gli occhi al cielo "fanculo non so usarle"
"perché hai comprato cinese, lo odi" "a te piace" dico alzando le spalle, mi sorride e continua a mangiare.

Verso pomeriggio tardi entra Mag, fissa le scatole del cinese.
"sei riuscita a convincere drew a prendere cinese? miracolo"
"ha fatto tutto da solo non ho convinto nessuno"
"ha fatto la faccia da ragazzina malata" dico in mia difesa
"funziona sempre" dice alzando le mani in segno di resa.
"Che avete fatto voi?"
"nulla di che siamo stati un pó in spiaggia e abbiamo costretto liam a fare shopping, dice alzando due sporte piene di roba.
"Come fai a far entrare tutto in valigia? "
" sono magica "dice facendo l'occhiolino
" come ti senti? "
" bene, Andrew è un bravo medico "
" modestamente, te la lascio ho bisogno di fumare ci vediamo dopo" dico uscendo da quella camera.
Fisso il mio cellulare, guardo confuso il messaggio quando vedo quello che c'è scritto.

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