"Non fate rumore si è appena addormentato" "è svenuto o sta dormendo?" "dorme" maggie annuisce e solo quando guardo am il senso di colpa mi attanaglia, non c'è l'ho fatta a non dirglielo, non riesco, so perfettamente che Andrew non voleva ma mi sentivo male non dicendogli una cosa del genere, so che lo ha fatto per il suo bene perché non voleva farla stare male e probabilmente non voleva nessuno di loro qua perché non vuole farsi vedere in quel modo.
Quando l'ho visto svenuto in quell'auto stavo andando in panico, non so cosa gli sia successo e vorrei davvero saperlo, ma ora che lo vedo sul mio divano che dorme sereno mi fa stare più tranquilla.
Ieri sera a casa di maggie Daniel era molto preoccupato ma non ci diceva perché, poi ha ricevuto una chiamata ed è andato più in panico di prima, ha iniziato a fare avanti e indietro fino a quando maggie non gli ha acceso una canna e lo ha fatto sedere sul divano, credo che Andrew ieri sera tardi era già messo così ed è per questo che ha perso molto sangue,non capisco però perché non vuole andare all'ospedale o perché Daniel non lo abbia cercato se sapeva che era ferito.
Mi tolgo questi pensieri dalla testa e vado in cucina assieme agli altri, mia sorella grace non lo conosce bene ma si è ambientata con tutti nel gruppo e continua a ripetere che se la caverà, ma questo loro lo sanno.
"Dovrei chiamare mia madre?"
"no, gli daresti solo preoccupazioni e poi se vede Andrew così probabilmente andrà a conclusioni affrettate" "e credi che io non ci abbia pensato? cazzo mio fratello ha due proiettili nel corpo e non so perché è ovvio che penso al peggio" "come cosa?" "come che sia stato lui" "conclusione affrettata, se fosse stato lui drew non avrebbe dei proiettili nel corpo ma sarebbe pieno di lividi e con qualche ossa rotta" sussurra Daniel, lei annuisce e io gli passo dell'acqua cercando di farla calmare, lo guardo mentre dorme e quasi non mi meraviglio, ho sempre saputo che lui fosse bello, lo è, ha un fascino particolare che nessuno ha è semplicemente Andrew, il modo in cui si sistema i capelli e quei suoi modi da cattivo ragazzo, il modo in cui parla mi affascina appena conosciuto credevo fosse di Londra per via del suo accento ma poi ho capito che non è così e nonostante mi sia sbagliata sul suo accento continuo a pensare che sia bellissimo il suo modo di parlare,il suo ghigno divertito o infastidito che all'inizio non sopportavo adesso è diventato come una ossessione, i suoi denti bianchi e dritti sono così belli che le poche volte in cui sorride mi ci perdo, il modo in cui ogni volta che fa qualcosa e ha l'espressione concentrata aggrotta le soppracciglia, è bello anche mentre dorme, anche quando la cosa che preferisco di lui è chiusa, I suoi occhi chiari sono chiusi e le sue labbra socchiuse, una ciocca di capelli neri gli sfiora la fronte mentre sembra che sia nel mondo delle favole, ma andrew non ne fa parte, le favole per lui sono un mucchio di cavolate raccontate per far dormire i bambini, io da piccola non riuscivo a dormire senza prima la favola della buonanotte me la raccontava sempre la mamma, mi raccontava del principe azzurro che salva la principessa e di cappuccetto rosso che va a trovare la nonna,lui non ci crede ma io prima di incontrare lui lo facevo, credevo alle favole e al principe azzurro, credevo he un giorno un ragazzo dolce e gentile mi avrebbe salvata dalla vita monotona che conducevo, ma poi è arrivato lui, non è un principe azzurro, non è dolce ma mi ha salvata dalla monotonia nel momento esatto in cui ha acceso quella sigaretta nel bagno delle ragazze ho capito che lui era diverso, che se ne fregava di tutto e tutti e che avrebbe potuto levare via da me la monotonia che continuava a soffocarmi senza che io me ne rendessi conto, era semplicemente la mia vita ogni giornata identica come quando metti una canzone in loop, le mie giornate erano quello, un enorme e monotono loop.
Il problema stava nel fatto che andava avanti da anni e che mi ero abituata a tutto quello, non mi faceva rendere conto di vivere nella monotonia perché credevo fosse tutto normale, tutto normale fino a quando ho incontrato lui e la mia favola sì è spezzata così come il mio loop, e l'unica cosa fissa che rimaneva nella mia testa era pensare a lui, al non principe azzurro che mi ha salvata senza che né io né lui ce ne rendessimo conto.
Mi ha fatto affezionare e mi ha fatto capire che la vita è più di andare a scuola e studiare per diventare qualcuno, la vita bisogna godersela, e guardandolo dormire penso solamente a quanto io possa essere stata fortunata quel giorno nell'averlo incontrato in quel bagno, a quanto la mia vita con lui sia completa più di quanto lo era prima.
"Dovremmo svegliarlo?" "no, è stanco" annuiscono e Liam si passa una mano fra i capelli "cazzo il mio migliore amico non sa stare lontano dai guai" maggie sbuffa "non ha mai saputo starci lontano, è una calamita naturale, attira guai da tutte le parti" mi appoggio al muro "cazzo" "che succede?" "dimmi che per natale non sarà convalescente" "perché? tanto non viene a casa"
"perché ha un impegno e non può saltarlo" "che impegno?" "segreto del mestiere" sbuffo e per poco non mi prendo un colpo quando lo vedo alzarsi, barcolla e si appoggia ovunque per poi guardarsi intorno, è così carino quando è appena sveglio, ha la faccia assonnata e i capelli scompigliati , è ancora pallido e ha le occhiaie che gli circondano i suoi occhi, ma rimane sempre bello, sorrido e mi avvicino a lui "ei dove pensi di andare" "al cesso" "è al piano di sopra" adoro il fatto che anche da appena sveglio ha il suo solito broncio con le sopracciglia aggrottate, si guarda intorno e nota sua sorella "non ti arrabbiare ma non mi sembrava giusto che non lo sapesse" annuisce e probabilmente è ancora stanco perché non mi spiego la sua reazione calma, lo aiuto a salire lentamente le scale e con calma "se non ci sbrighiamo mi piscio addosso Micol" "se ti sbrighi saltano i punti" "scommetti?" "come ti pare ma quando saltano non ti lamentare che dovrai rimetterli" "non avrai occasione di rimettere un bel niente perché non salteranno" lascia la mia mano e sale le scale velocemente ma si fermo di colpo e appoggia la mano sopra al fianco facendo una smorfia di dolore, faccio per aiutarlo ma se ne frega e continua a salire le scale, barcolla appena le ha finite, e probabilmente ha ancora la febbre perciò lo aiuto a portarlo in bagno, lui mi guarda e so che gli costa chiedere aiuto a me perché non vuole essere aiutato ma non mi interessa, voglio farlo, voglio aiutare lui si appoggia al lavandino "vuoi guardarmi mentre piscio?" "no, voglio vedere se sono saltati i punti" "torno fra poco e me li controlli, infermiera sexy" "smettila di chiamarmi così ogni volta che ti fai male" "io dico solo la verità" "mi fa sentire a disagio" mi guarda serio in volto "non devi sentirti a disagio con me" "annuisco e esco dal bagno per lasciargli la sua privacy.
Esce e io lo aiuto a scendere le scale facendolo sedere sul divano, i ragazzi si spostano dove siamo noi e lo guardano, sua sorella piange e maggie continua a ripetere insulti nei suoi confronti, lui comincia a ridere ma si ferma non appena il fianco inizia a fargli male, mi siedo affianco a lui "i pantaloni" arrossisco e lui lo fa, li tira giù e rimane in boxer facendomi togliere la garza, fortunatamente non sono saltati i punti
"possiamo parlare?" "mhmh" sembra stanco nonostante abbia dormito si alza e cammina verso quella che è la cucina in modo da parlare in privato con Daniel, non so cosa si dicano ma quando escono Daniel è molto più tranquillo di prima che era in completo panico "facciamo qualcosa?" "tipo?" "devo andare a lavoro, ci vediamo, grazie mic" gli sorrido ma quando sto per dirgli che è meglio se salti il lavoro am lo guarda male e parla" sei uno stupido, non so cosa hai fatto stanotte ma so che ti hanno tolto due proiettili e non hai pensato nemmeno un secondo a me o alla mamma, ora ritorni a lavoro come se nulla fosse? sei forse rincoglionito?" Andrew alza gli occhi al cielo e gli si avvicina, sua sorella lo abbraccia, Geme perché gli ha sfiorato il fianco, lei piange fra le sue braccia e lui le accarezza i capelli " questo l'ho fatto proprio per te e la mamma, devo chiudere una questione quindi ora non preoccuparti perché sto bene, vai a casa e fai qualcosa per distrarti "
" non andare" "devo" "ho già perso lei drew, non voglio perdere anche te" non capisco a chi si riferisca e sono abbastanza confusa ma mi basta vedere am piangere e Andrew stringere i pugni "non mi perderai, ok? ti ho fatto una promessa e io le mantengo sempre " lei annuisce sul suo petto mentre io li guardo e non posso fare altro che pensare al loro rapporto, è davvero molto bello, lui sospira e si stacca da lei, gli sorride ma come sempre quel sorriso non gli illumina gli occhi.
Esce assieme a Daniel e non posso smettere di pensare al fatto che oggi è una delle poche volte che ho visto andrew indifeso e vulnerabile e mi fa strano, perché so che non avrebbe voluto farsi vedere in quel modo ma so anche che ne aveva bisogno e a me è piaciuto aiutarlo.
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nel modo in cui brillano le stelle
ChickLitCi si sofferma sempre a pensare al futuro, al domani e a cosa accadrà. A pensare a quando e a come conosceremo l'anima gemella. Cosa sarà di noi fra anni, mesi, giorni. Ci soffermiamo talmente tanto su tutto questo che non pensiamo al momento che...