Capitolo 46

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"Vieni drew?" "dove?"
"Amanda e la mamma dormono, pausa sigaretta?" sorrido e annuisco a mia sorella, credo sia l'unica che abbia accettato il fatto che fumo.
Mi siedo con lei sul balcone, ci stiamo sempre delle ore è come se fosse il nostro posto per estraniarci dal mondo solo io e lei, voglio bene a mia sorella.
Nonostante non abbiamo la stessa età siamo sempre stati uniti io e lei, anche se sono più piccolo di due anni per lei sono il fratello maggiore e la cosa mi piace perché voglio sempre proteggerla sia lei che Amanda.
Abbiamo una sorta di tradizione, appena si accende la sigaretta al primo tiro dobbiamo dire qualcosa, di solito esprimiamo un desiderio.
"Che cosa esprimi stasera?"
"esprimo che non voglio che parti per il College"
"non puoi esprimere sempre la stessa cosa "
"se la desidero si" lei sbuffa e accende la sigaretta
"perché parti? mi lasci qua da solo in mezzo a am e la mamma" ride
"c'è sempre Daniel con te e poi Mag saprà aiutarti" sbuffo
"non voglio che vai" sembro un bambino di tre anni, sorride.

Io e lei abbiamo sempre avuto tanto in comune, ci sono sempre piaciute le stesse cose e mi ha sempre sostenuto anche quando faccio cazzate, la maggior parte delle volte si unisce al gruppo e ci aiuta nell'intento di farne altre.
Le voglio bene e mi costa ammetterlo ma mi mancherà quando andrà al college.

"Che cazzo Sam, se tu parti ci vediamo massimo a natale che è costituito da parenti invadenti ciò significa che non staremo assieme e poi con chi mi sostituisci? la pausa sigaretta?"
"esiste FaceTime" "fanculo FaceTime" sorride, mi sopporta sempre.
"Apparte gli scherzi drew, non ti lascio sopportare tutto ciò da solo, Michael è ancora qua e so che andandomene la situazione peggiorerà ma non voglio rovinarmi il futuro per colpa sua, per la questione di white devi uscirne, non so come ma devi trova un'altro modo per pagare l'affitto "
sbuffo" ci sono dentro e non posso uscirne anche se a te non piace tutto ciò devi fartene una ragione" spengo la sigaretta.
Mi abbraccia nonostante sia io che lei non siamo tipi da abbracci, non lo farò per un pó di tempo e mi conviene sfruttare l'occasione.
"Ti voglio bene drew"

Mi alzo quando Daniel mi sveglia "coglione  dobbiamo studiare, deve essere tutto perfetto se ci beccano siamo nella merda" mi passa I fogli che ci ha dato white.

"Che ore sono?"
"è l'una di notte" "ho tempo fino alle 3"annuisce e ci mettiamo a studiare il piano.

"Ci vediamo domani mattina, se porti qualche ragazza ti ammazzo stanotte vorrei dormire" annuisce, salgo sulla moto e parto verso casa di Micol, spero che non dorma.
Mi fermo una quindicina di minuti dopo davanti casa sua  e cerco di capire da dove entrare, dalla porta è fuori discussione.
Non conosco bene le camere e se ce ne sono a piano terra sentiranno la porta aprirsi.

Guardo l'albero affianco a me e mi arrampico, avanzo verso una finestra che mi auguro sia quella di Micol, prendo un coltellino che ho in tasca e faccio pressione sulla finestra, la alzo e entro.

Guardo la stanza notando che è la sua, mi siedo sul letto dove lei dorme.
"Ragazzina sei bella mentre dormi ma mi sento un maniaco quindi svegliati" apre un occhio e mi guarda, sorride "sei riuscito a entrare"
"non sottovalutarmi" "e chi lo fa" "sono un pó in ritardo ma ho avuto da fare comunque ora sono qua che devi dirmi?" arrossisce.
"Si emh, niente di così eccezionale in realtà solo che se volevi ho una camera degli ospiti e-"
" ragazzina ho dove stare" sorride "in ogni caso quando vuoi c'è una stanza che ti aspetta" "non è molto il mio ambiente casa tua " annuisce e si mette seduta sul letto.
"Avrei bisogno di un favore però" "Andrew Jones che chiede favori" sbuffo "non vorrei farlo ma ne ho bisogno" annuisce "ti ascolto"
"mia sorella la vedrò solo a scuola e raramente perciò avrei bisogno che tu la tenessi d'occhio, solo per sapere come sta, puoi farlo? " sorride per la millesima volta in questa serata.
"Certo ma voglio una cosa in cambio" "e cioè?" si avvicina a me
"tu cosa credi?" mi avvicino anche io "non saprei" la guardo negli occhi poi guardo le sue  labbra.
Lei annuisce, non so perché lo fa, le metto una mano dietro alla nuca e le sfioro le labbra "è questo quello che vuoi in cambio o preferisci altro?" "altro"
"e con altro cosa intendi?" "lo sai" "mh, si lo so" sorrido e mi butto sulle sue labbra.

Ho ancora la mano sulla sua nuca mentre lei sul mio petto, ci limoniamo per minuti, penso di essere in paradiso.
Sorride sulle mie labbra e continua a baciarmi.

"Il suo desiderio è stato esaudito mademoiselle?" "da quando sai il francese?" "so dire solo due parole in francese" la sua risata invade la camera.
"Se fai rumore ci scoprono" "vuoi dire che scoprono te, non sono io quella che è entrata in una casa alle tre di notte, potrei dire che cercavi di rapirmi o peggio"
"o peggio?" "molestarmi" risponde ironica.
"La molestatrice qua sei tu lo sai?"
"chi ti crederebbe mai? è la mia parola contro la tua, ricordati che ti sei intrufolato in casa mia"
"hai capito la piccola Micol? adesso è diventata una truffatrice professionista non me l'aspettavo da te"
"non credi che per una persona del mio livello bisogna usare il lei?"
"ah si? " scoppia a ridere quando provo a fare una specie di inchino, sorrido anche io, questa ragazza mi migliora la giornata.

Sono sdraiato sul letto di Micol mentre lei ha le mani sul mio petto, le accarezzo i capelli e le sorrido, non mi sarei mai sognato di fare cose simili con una ragazza che non fosse mia sorella.
Con le ragazze ci andavo a letto e andavo via subito dopo, ma con lei è tutto diverso e la cosa mi spaventa.

Ho pensato di provare a dimenticare il suo viso perfetto con altre ragazze ma nessuna di loro era alla sua altezza, così sono passato a cercare di dimenticare il suo corpo che tanto mi attrae andando a letto con altre, ma nessuno mi attrae come fa lei.
Poi sono passato a provare di togliere dalla mia mente quei maledetti occhi con l'alcool ma il giorno dopo erano impressi nella mia mente, così alla fine ci ho rinunciato, ho rinunciato a provare di dimenticarmela e ho ceduto alla tentazione, l'ho baciata.
Ho assaporato le sue labbra e ho imparato a conoscere questa ragazzina che è entrata nella mia mente e che non ha intenzione di andarsene, la situazione è peggiorata, quando c'è lei affianco a me sono più tranquillo.
L'unica cosa che conta quando la vedo siamo io e lei, il resto del mondo scompare per me esiste lei e le mie fottute paranoie, non penso a altro, e questo proprio non riesco a spiegarmelo.
Non riesco a spiegarmi troppe cose, non mi spiego come cazzo lei abbia fatto a entrare nella mia mente, come lei faccia a calmarmi quando sono incazzato e quando ho attacchi di panico, non mi spiego come mai penso solo a lei e non mi spiego come mai io riesca a pensare solamente alle sue labbra e ai suoi occhi, come cazzo lei ha fatto a farmi impazzire così.

"Sono le 5 drew, tra poche ore comincia la scuola che pensi di fare? sei abbastanza lucido da fare il test?" "parli nel sonno? pensavo dormissi" "mi sono svegliata perché sento il criceto nella tua testa che gira fino a qua" sospiro e evito di ridere per la sua stupida metafora.
"A cosa pensi?"
"penso che devi dormire perché quella che non sarà lucida sarai tu e non io"sbuffa
" se mia zia ti becca in casa ti uccide perciò vai via prima che si svegli" annuisco "adesso dormi ragazzina" sbuffa.

"Finiscila di chiamarmi così" "ti si addice" sbuffa e chiude gli occhi senza ribattere perché sa che continuerò a chiamarla in quel modo, l'unica ragione per cui lo faccio è perché mi piace vedere il broncio che fa quando la chiamo in quel modo.

nel modo in cui brillano le stelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora